F1 | Crash di Stroll: due segnali di allarme per la sicurezza
Stroll tornerà nel GP del Giappone con una AMR23 completamente ricostruita dopo il terribile incidente durante la Q1 del GP di Singapore. Il canadese è uscito praticamente incolume dal botto, ma il crash all'ultima curva di Marina Bay sarà messo sotto inchiesta dalla FIA: un cono anti-intrusione laterale si è spezzato nella barriera TecPro e i cavi di ritenzione di una ruota si sono strappati nell'impatto. Due allarmi che non devono essere trascurati perché forse si è arrivati di nuovo al limite della sicurezza.
Lance Stroll tornerà regolarmente in pista a Suzuka e parteciperà al GP del Giappone. Il pilota canadese sarà nell’abitacolo dell’Aston Martin AMR23 che dovrà essere ricostruita nei garage nipponici partendo dal telaio di scorta, dopo che la “verdona” è andata distrutta nel bruttissimo incidente alla conclusione della Q1 del GP di Singapore.
Stroll è finito sul cordolo esterno della penultima curva, che si percorre in sesta marcia a circa 240 km/he, e ha perso il controllo della sua vettura finendo contro le protezioni poste all’esterno della curva 19. L’impatto contro le barriere è stato molto violento, a una velocità stimata di oltre 210 km/h.
La cellula vitale dell’Aston Martin ha retto perfettamente l’urto con una decelerazione stimata di 40 G. Il pilota è uscito incolume dal crash: Lance è venuto fuori dall’abitacolo senza aiuti esterni ed è stato accompagnato al Centro Medico solo per seguire la prassi della FIA. Stroll aveva ottenuto l’ok dei dottori per partecipare alla corsa, ma dopo un meeting con la squadra era stato deciso di rinunciare al GP sia perché il pilota era dolorante in tutto il corpo (erano comparsi i lividi con i segni delle cinture), sia perché della AMR23 si salvava ben poco ed era meglio procedere alla ricostruzione della seconda vettura con la dovuta calma.
L’incidente, per quanto spettacolare, non avrebbe lasciato strascichi se non nel prosciugare il budget che ogni squadra mette a preventivo per non sforare il limite dei costi: si parla di un danno di 1,2 milioni di dollari! In realtà la dinamica di questo incidente è sotto la lente dei commissari tecnici della FIA e sarà studiata dall’apposita commissione che lavora a Losanna.
In questo botto, che poteva avere effetti drammatici, si sono registrati due eventi che hanno alzato la soglia di allarme sulla sicurezza. Può sembrare una contraddizione di termini, visto che Lance è sceso dalla macchina sulle proprie gambe e non ha riportato altro che un evidente stato di choc, ma osservando i resti della AMR23 sono emersi due segnali di pericolo.
Stroll aveva sbattuto a Spa-Francorchamps durante le qualifiche: si vedono i cavi di ritenzione che avevano tenuto
Photo by: Sam Bloxham / Motorsport Images
La ruota anteriore sinistra si è staccata dal telaio, volando via pericolosamente: poteva finire in tribuna o nella vicina pitlane, oppure avrebbe potuto rotolare contro un’altra monoposto, visto che stava arrivando Oscar Piastri con la McLaren e l'australiano è stato bravo a evitare l'impatto. Dal 2018 la Federazione Internazionale ha reso obbligatori ben tre cavi metallici di ritenzione per ciascuna ruota in modo da assicurare la tenuta nel caso si rompessero tutti i bracci della sospensione.
I cavi di ritenzione delle ruote sono diventati tre a partire dal 2018, mentre prima ne bastavano due
Photo by: Giorgio Piola
Lo “strappo” sarebbe avvenuto negli ancoraggi dei cavi sul lato telaio, dando un’ulteriore conferma dell’energia che si sarebbe sprigionata nell’impatto, mostrando che, forse, si è arrivati a velocità di percorrenza delle curve troppo elevate per certi circuiti cittadini con vie di fughe molto limitate.
Il secondo elemento di preoccupazione riguarda il cono antintrusione laterale: l’elemento in materiali compositi ha svolto perfettamente il suo compito, ma alcune immagini ritratta del relitto della AMR23 mostrano che il cono non si sarebbe compresso, assorbendo la carica violenta, ma si sarebbe conficcato nella barriera TecPro e nella rotazione della vettura durante il crash si sarebbe spezzato. Emergerebbe, quindi, una nuova problematica da analizzare con cura.
I tecnici della FIA sono molto attenti e preparati e sapranno studiare i dati del crash di Stroll (ricordiamo che dal 2016 alla radice dell’Halo c’è anche una micro camera della Marelli che registra con immagini HD a 200 fotogrammi al secondo tutto quello che accade nell’abitacolo e dintorni), ben consapevoli che la ricerca sulla sicurezza non si deve fermare mai.
Lance non ha avuto conseguenze dal botto di Singapore, per cui i sistemi di protezione del pilota hanno funzionato tutti, ma un paio di criticità questo incidente le ha portate all’attenzione dei commissari federali, e siamo sicuri che verranno studiate con la necessaria attenzione.
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