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Analisi
Formula 1 GP di Singapore

F1 | Ferrari: l'ala flessibile per tentare il sorpasso su Red Bull

La Scuderia nelle ultime tre gare ha raccolto meno di quanto era nei piani di Maranello: la McLaren sembra irragiungibile, mentre la Red Bull, non in un momento di forma, sembra attaccabile per il secondo posto nel Costruttori. La squadra del Cavallino scommette su una nuova ala anteriore flessibile che arriverà ad Austin.

Confronto tra le ali anteriori della Ferrari SF-24

Confronto tra le ali anteriori della Ferrari SF-24

Foto di: Giorgio Piola

Un mese senza F1, ma sarà un mese di riarmo per i top team che da Austin metteranno in campo gli ultimi pacchetti di aggiornamento della stagione 2024 per le restanti sei gare in calendario.

La Ferrari guarda al GP degli Stati Uniti con una certa fiducia, anche se la pista texana non è certo una delle più congeniali alla SF-24. La rossa, con l’ultimo aggiornamento portato nel tempio della velocità, ha fatto un deciso passo avanti, cancellando i dubbi dell’estate e riproponendosi come seconda forza all’inseguimento della McLaren che, nel frattempo, è diventata la monoposto di riferimento a danno di una Red Bull che sembra aver perso la strada dello sviluppo, salvo aver registrato un segnale di risveglio a Singapore.

La Scuderia Ferrari festeggia la vittoria di Leclerc a Monza

La Scuderia Ferrari festeggia la vittoria di Leclerc a Monza

Foto di: Sam Bloxham / Motorsport Images

Il bottino della Scuderia nel trittico di gare che doveva esaltare le doti della SF-24 (Monza, Baku e Singapore) è andato in calando: allo strepitoso successo di Charles Leclerc nel GP d’Italia, ha fatto seguito la sconfitta azera del monegasco ad opera di Oscar Piastri e, infine, c’è stato il deludente risultato di Marina Bay, dove la squadra di Maranello ambiva forse ad avere due macchine sul podio. La disastrosa qualifica che ha fatto precipitare Leclerc e Sainz in quinta fila, ha partorito un quinto e settimo posto che non soddisfa gli appetiti del Cavallino.

La McLaren in tre GP ha totalizzato 112 punti, la Ferrari 71 seguita dalla Mercedes con 54 e dalla Red Bull, quarta, con 41. I numeri dicono, quindi, che le rosse hanno perso 41 punti dalla McLaren in soli tre appuntamenti e il distacco dalla squadra di Woking è salito a 75 lunghezze.

Pensare di contendere al team diretto da Andrea Stella il titolo Costruttori è una chimera, mentre l’attacco al secondo posto della Red Bull potrebbe essere realizzabile, visto che il divario dalla squadra di Milton Keynes è di soli 34 punti, se solo i due piloti cominceranno a marcare nuovamente punti importanti.

La Ferrari SF-24 danneggiata da Carlos Sainz nella Q3 di Singapore

La Ferrari SF-24 danneggiata da Carlos Sainz nella Q3 di Singapore

Foto di: Lionel Ng / Motorsport Images

Le cifre dicono che Carlos Sainz non è più salito sul podio dal GP dell’Austria: sono trascorse sette gare e sono decisamente troppe. Certo, a Monza lo spagnolo si è messo a disposizione di Leclerc per rallentare la rimonta di Piastri, ma a Baku ha buttato alle ortiche un secondo posto nello scontro con Sergio Perez e a Singapore, grazie al botto nel giro di lancio della Q3, si è accontentato di un settimo posto dopo essere partito decimo.

Il madrileno ormai si sente un elemento estraneo alla squadra e dà la chiara sensazione si essersi assoggettato al ruolo di spalla di Charles, mentre potrebbe ancora ambire a una… zampata con una SF-24 che è decisamente cresciuta nella “cura” del direttore tecnico, Fred Vasseur, che ha coordinato il gruppo degli italiani (Diego Tondi, Fabio Montecchi, Marco Adurno) nel rilancio della rossa anche in assenza del dimissionario Enrico Cardile.

Loic Serra sarà dt dal 1 ottobre con Jerome d’Ambrosio il nuovo vice team principal

Loic Serra sarà dt dal 1 ottobre con Jerome d’Ambrosio il nuovo vice team principal

Foto di: Ferrari

Da martedì prossimo i galloni del direttore tecnico passeranno a Loic Serra che entra nel Reparto Corse portando la sua esperienza maturata in Mercedes: il francese, stando alle indiscrezioni, non metterà naso sugli ultimi sviluppi della SF-24, ma darà un suo contributo alla vettura del 2025 e, soprattutto, dirigerà il gruppo tecnico per il progetto 2026.

Anche Leclerc non è esente da critiche: il pasticcio in Q3 a Singapore ha messo fuorigioco la Ferrari dal lottare per una prima fila e per un podio, gettando alle ortiche gli sforzi che nella Gestione Sportiva avevano fatto per anticipare il debutto della nuova ala anteriore, prima interpretazione di profili in grado di deformarsi secondo una flessione programmata. A casa sia il reparto aerodinamico che quello dei compositi hanno fatto i miracoli per mettere le due rosse in condizione di lottare con la McLaren, ma i due piloti hanno pensato bene di rovinare tutto.

Austin, quindi, diventerà un appuntamento strategico: ciascun top team giocherà le ultime fiches sul tavolo per il rush finale che vale, comunque, ancora un quarto di stagione! McLaren e Mercedes la lezione delle ali anteriori flessibili l’hanno già imparata, mentre Ferrari e Red Bull cercheranno di colmare il gap proprio dal Texas.

Charles Leclerc, Ferrari SF-24

Charles Leclerc, Ferrari SF-24

Foto di: Lionel Ng / Motorsport Images

La Scuderia, avendo anticipato il debutto dell’ala a Singapore, rispetto al team campione del mondo avrà il vantaggio di poter analizzare i dati raccolti nell’ultimo appuntamento, avendo il tempo utile per raddrizzare il tiro in vista della gara americana e proporre la soluzione più estrema concessa dal regolamento.

La Ferrari, ora che ha trovato un buon equilibrio sulla SF-24, non ha in programma di toccare il fondo, ma sta definendo altri piccoli interventi utili a rendere la rossa bilanciata nei diversi tracciati che compongono la coda del calendario.

Il potenziale per vincere il “derby” con la Red Bull dovrebbe esserci. Bisognerà vedere se la squadra saprà concretizzare in punti lo sforzo che si sta facendo a Maranello: l’anno scorso la Ferrari aveva concluso terza nel Costruttori.

La Mercedes è già stata superata (c’è una forbice di 112 punti!), mentre c’è da portare a termine il sorpasso sulla squadra campione del mondo. Il salto sarebbe importante perché verrebbero scavalcati i due avversari che precedevano la rossa l’anno scorso. L’ascesa e l’esplosione della McLaren, invece, non era preventivabile, ma non sarebbe un disonore finire dietro alle vetture papaya.

Mettere nel mirino quella che sembrava una Red Bull imprendibile è illusione o speranza?

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