F1 | Verstappen: "Dovremo discutere il format della gara Sprint"
Il campione del mondo olandese anche se ha firmato la 30esima pole della carriera, non rinuncia a mettere in risalto una pecca che dovrà essere discussa nel futuro: "Non è giusto che un eventuale errore nelle scelte di setup fatto nell'unico turno di libere - ha detto Max - non possa essere corretto e lo si debba pagare per tutto il weekend perché l'assetto è bloccato entrando in parco chiuso. Un conto è voler rimescolare le carte e un altro non poter correggere uno sbaglio".
Nella conferenza stampa tenutasi nella tarda serata di ieri, Max Verstappen ha parlato del format dei weekend sprint. Se l’appunto arriva dal pilota che ha ottenuto il miglior tempo nelle prove libere e la pole position in qualifica, non si può dire di essere davanti al classico alibi mirato a giustificare una giornata storta.
Nelle due ore a disposizione per l’analisi dei dati raccolti nella sessione FP1, gli ingegneri della Red Bull hanno deciso di ridurre l’altezza delle due monoposto dopo aver verificato un problema nel secondo settore. Il tutto con un po' di apprensione in vista delle qualifiche, visto che non sarebbe più stato possibile tornare indietro. Tutto ha poi funzionato come previsto (con Verstappen) e l’allarme è rientrato, ma Max ci ha tenuto a sottolineare i rischi che comporta il format dei weekend sprint.
“Con le condizioni di pista che abbiamo visto nelle prove libere è difficile anticipare quella che sarà l’evoluzione – ha spiegato – abbiamo fatto del nostro meglio considerando tutto e, alla fine, posso dire di essere abbastanza soddisfatto della macchina che ho guidato in qualifica. Ma in passato ci è capitato di prendere delle decisioni che non si erano rivelate corrette compromettendo il fine settimana, e trovo che sia un peccato ritrovarsi in questa situazione. Credo che sia un aspetto che dobbiamo valutare in chiave futura, posso capire che il tentativo di rimescolare le carte funzioni per lo show, ma non trovo sia giusto negare la possibilità di poter correggere un eventuale errore, ed oggi è così”.
Max Verstappen, Red Bull Racing RB19, nel garage con i meccanici
Photo by: Andy Hone / Motorsport Images
Il format sprint riduce da tre ore ad una il tempo dedicato alle prove libere, ma soprattutto obbliga le squadre a congelare il setup delle monoposto prima della qualifica, ovvero due ore dopo il termine della sessione FP1.
Lo scorso anno nel fine settimana di Interlagos la Red Bull commise un errore nell’assetto delle sue monoposto, e finì con condizionare l’intero weekend, conclusosi con la sorprendente doppietta della Mercedes.
In uno scenario come quello visto ieri gli ingegneri sono stati costretti a deliberare il setup definitivo (che sarà utilizzato fino a domenica sera) ipotizzando quelle che saranno le condizioni di pista nella gara in programma domenica. Se nella corsa sprint in programma oggi emergessero delle criticità, non sarà comunque possibile (come da regolamento) apportare delle modifiche.
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