F1 | Incredibile Red Bull: ora comincia a mancare anche Verstappen
Perez, senza il tappo di Norris, forse avrebbe potuto lottare per la vittoria con Piastri, indipendentemente da come è finito il GP nel crash con Sainz, ma a Baku si è visto un Max in difficoltà, alle prese con una RB20 che non gli ha mai permesso di trovare il passo. E vedere il tre volte campione del mondo sempre dietro al messicano è strano...
Max Verstappen, Red Bull Racing RB20
Foto di: Simon Galloway / Motorsport Images
Che succede a Max Verstappen? Che la Red Bull non stia attraversando un buon momento è noto, ma fino alla vigilia della trasferta in Azerbaijan l’unica certezza è sempre stata la capacità del suo uomo di punta di saper raccogliere il massimo possibile.
A Baku anche questa sicurezza ha iniziato a vacillare. Era da più di un anno che Max non si ritrovava a disputare un weekend con una performance inferiore al suo compagno di squadra, al punto da dare fuoco alle polveri dei complottisti che accusavano la Red Bull di portare in pista due monoposto differenti a favore del campione del mondo. Se così è, a Baku hanno invertito le macchine…
In Red Bull hanno ammesso che qualcosa non ha funzionato nel setup scelto dopo la FP3 sulla monoposto di Verstappen. “Faremo un grande debriefing – ha ammesso Christian Horner – dobbiamo capire perché delle differenze così piccole tra le due monoposto siano risultate così impattanti in termini di performance. Si è visto chiaramente che oggi Max non era a suo agio con la monoposto come Checo”.
Lando Norris, McLaren MCL38, fa da tappo a Max Verstappen, Red Bull Racing RB20
Foto di: Zak Mauger / Motorsport Images
“Abbiamo pagato il prezzo di una modifica fatta prima delle qualifiche – ha confermato Verstappen – in gara mi sono ritrovato con una macchina che saltava molto, nelle curve a bassa velocità le ruote si staccavano da terra, e quando si riduce la superfice di gomma a contatto con l’asfalto diventa molto difficile”.
Verstappen non ha attribuito responsabilità: “Si vince e si perde come squadra, pensavamo che sarebbe stata una buona direzione da prendere e alla fine non lo è stata”. La sorpresa maggiore è che una scelta errata sia arrivata in un weekend iniziato molto meglio rispetto ai precedenti. “È vero – ha ammesso Max – ma si cerca sempre di migliorare la macchina, solo che sfortunatamente noi l’abbiamo peggiorata”. Senza una monoposto dominante come nelle ultime due stagioni, anche la Red Bull si espone ad errori, e questo è un campanello d’allarme che è suonato forte a Milton Keynes.
Persa la leadership nella classifica Costruttori ora in Red Bull c’è il timore che possano arrivare cattive notizie anche in quella riservata ai piloti, graduatoria che vede Verstappen con 59 punti di vantaggio su Norris. “Singapore? Dobbiamo capire cosa abbiamo sbagliato qui – ha commentato Verstappen - non penso che sarà la nostra pista migliore, naturalmente, ma vedremo. Potrebbe sorprenderci. Il mondiale Costruttori? La lotta non è ancora finita. Cercheremo di riprenderci”.
Ciò che allarma maggiormente Milton Keynes è l’inserimento di Ferrari e Mercedes nel gap che la separa dalla McLaren. Tre settimane fa, a Zandvoort, nel gap di 22 secondi che ha separato Max da Norris sotto la bandiera a scacchi non c’era alcun avversario, e Verstappen ha concluso il weekend con 18 punti. A Baku nello stesso margine (nei confronti del leader Piastri prima dell’incidente tra Perez e Sainz) c’erano Leclerc, Perez, Sainz, Russell e Norris.
In uno scenario del genere anche il bottino di punti che oggi dovrebbe permette a Verstappen di tenere lontano l’ansia mondiale non è più una garanzia, considerando che mancano ancora sette Gran Premi (più tre gare sprint) al termine della stagione.
L'incidente tra Carlos Sainz e Sergio Perez a due giri dalla fine
A fine gara Horner ha voluto sottolineare il weekend di Perez, tornato dopo oltre un anno ad un ottimo livello di performance. “È stato frustrante vedere Checo concludere il weekend senza punti – ha ammesso il team principal della Red Bull – credo che oggi avrebbe potuto anche vincere la gara. Quando, dopo il pit-stop è tornato in pista con gomme nuove, Lando lo ha rallentato per permettere ad Oscar di mantenere la posizione dopo il pit-stop, e senza quell’aiuto Checo sarebbe sfilato dietro Leclerc, con buone possibilità di superarlo. È molto frustrante, così come l’incidente che lo ha eliminato dalla gara. Potete vedere abbastanza chiaramente che Carlos guarda nello specchietto e semplicemente si sposta sulla sinistra sapendo che Checo era lì…”.
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