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Intervista
Formula 1 GP d'Azerbaijan

F1 | Sainz: "L'incidente? Non ho sbagliato io, Perez aveva spazio"

L'incidente tra Sainz e Perez è indubbiamente uno dei temi di discussione del post-gara di Baku. I due hanno dato versioni contrastanti sull'episodio, con lo spagnolo che punta il dito sul fatto che il pilota della Red Bull potesse evitare il contatto avendo ancora spazio sulla sinistra per allargarsi.

Carlos Sainz, Ferrari SF-24

Gli ultimi giri del GP di Azerbaijan sono stati forse tra i più caotici dell’intera stagione. Se per gran parte del secondo stint a rendere avvincente la gara è stata la lotta per la vittoria tra Oscar Piastri e Charles Leclerc, negli ultimi passaggi la situazione è cambiata, con il monegasco sempre più in difficoltà con la gestione degli pneumatici posteriori e la cronica carenza di grip.

Questo calo ha fatto sì che anche Carlos Sainz fosse riuscito a rientrare nella partita, inserendosi nella lotta per il podio dopo aver recuperato tanti secondi sul gruppo di testa grazie a una gestione oculata della gomma e ai tanti duelli davanti a sé. Così la lotta per il secondo posto si è trasformata in una sfida a tre, con le due Ferrari e la Red Bull di Sergio Perez protagoniste.

Una battaglia che, però, ha visto solo una di queste tre macchine arrivare fino al traguardo, dato che sia la Rossa di Sainz che la Red Bull di Perez sono finite contro il muro nel penultimo giro, con un contatto che ancora ora sta creando discussioni per comprenderne le responsabilità. Tutto è iniziato quando, a un giro dalla fine della corsa, il messicano ha provato ad attaccare Leclerc in curva 1 con il DRS, senza trovare però il sorpasso, dato che il monegasco ha difeso bene la posizione sulla linea più sporca.

Sergio Perez, Red Bull Racing RB20, Carlos Sainz, Ferrari SF-24, Max Verstappen, Red Bull Racing RB20

Sergio Perez, Red Bull Racing RB20, Carlos Sainz, Ferrari SF-24, Max Verstappen, Red Bull Racing RB20

Foto di: Simon Galloway / Motorsport Images

Ciò ha fatto sì che, a sua volta, Perez finisse su una traiettoria più larga in uscita e percorrenza di curva 1, dando a Sainz, che si trovava immediatamente alle sue spalle, la possibilità di inserirsi e guadagnare una posizione per il podio. Nella curva successiva, la due, Sainz è riuscito ad affiancarsi sull’esterno al compagno di squadra Leclerc che, nel frattempo, aveva cercato di proteggere l’interno alzando prima il piede dall’acceleratore per chiudere e prendere l’apex della curva, in modo da non essere penalizzato troppo in uscita.

Di fatto, quindi, Sainz si è ritrovato su una linea leggermente più larga e sporca, mentre alle sue spalle Perez è riuscito a preparare meglio la curva e l’uscita, in modo tale da poter provare a sorprendere Sainz sull’allungo che porta alla successiva staccata. È proprio in questo frangente che i due sono arrivati al contatto: da una parte lo spagnolo ritiene che Perez avesse ancora tanto spazio a disposizione, per cui potesse spostarsi più a sinistra, mentre il messicano è dell’avviso opposto, sostenendo che il Ferrarista gli sia venuto addosso.

Nonostante si sia reso necessario l’intervento della medical car data l’elevata forza dell’impatto registrata dalla centralina, fortunatamente entrambi i piloti stanno bene e non hanno riportato conseguenze dall’incidente. “Sto bene, ma è stato un grosso incidente, purtroppo ho colpito la barriera sul muro di cemento”, ha detto Sainz iniziando a spiegare la dinamica del contatto.

“Sinceramente stavo arrivando molto veloce dietro a Charles e Checo, avevo anche risparmiato le gomme, e sono riuscito a superare Checo mentre lottava con Charles. Siamo usciti dalla seconda curva e a quel punto ho mantenuto la mia traiettoria, ovvero quella di gara, non ho fatto alcuna manovra strana o errata. Ma per qualche ragione, che ancora non capisco, ci siamo scontrati. Credo che Checo avesse ancora molto spazio a sinistra”, ha aggiunto il Ferrarista, sottolineando quanto il realtà Perez avesse del margine sulla sinistra per allargarsi ed evitare il contatto.

L' incidente tra Pérez e Sainz

L' incidente tra Pérez e Sainz

“Non ho fatto nessun movimento strano, ma credo che le corse siano così. A volte si fanno 48 giri senza problemi e poi si arriva a due o tre giri dalla fine e succedono cose del genere”.

In uscita da quella curva, tendenzialmente i piloti si muovono verso sinistra, soprattutto perché proprio la pista è disegnata in modo che vi sia un tratto allargato che permette di portare maggior velocità in fase di percorrenza. Tuttavia, quel tratto allargato dura soli pochi metri e tende poi a restringersi, fino a portarsi quasi a livello della linea bianca. Un aspetto che ha voluto sottolineare anche Sainz nella sua disamina, sostenendo come effettivamente si sia spostato verso sinistra, ma per seguire quella che, dal suo punto di vista, è la traiettoria ideale.

“Ho seguito la mia normale traiettoria di gara e la traiettoria che facciamo tutti in ogni giro di questa pista, uscendo alla seconda curva, andiamo sempre un po' verso sinistra, ma senza fare manovre strane o irregolari. Anche Charles davanti a me va a sinistra, io ho seguito la sua scia”, ha aggiunto lo spagnolo. Al contrario, Perez ha grossomodo mantenuto la sua linea impostata in uscita ed è proprio su questo aspetto che Sainz ha posto l’attenzione.

Al di là dell’incidente, Sainz è stato autore di una gara a due facce: dopo una prima parte di Gran Premio non eccezionale, in cui era stato superato anche da Perez alla partenza, lo spagnolo ha messo in mostra un ottimo passo nella seconda parte di gara, approfittando soprattutto dei duelli nelle posizioni di testa.

“Sono stato molto veloce, onestamente. Ho perso molto tempo al pit-stop e nel giro di rientro, perché ero nella fase di calo della gomma media, quindi ho accumulato una decina di secondi di ritardo. Oggi però sono stato il più veloce ed ero in lotta per la seconda posizione, per cui è deludente tornare a casa con zero punti. Avevo un ottimo ritmo, quindi è estremamente deludente. Soprattutto in una pista dove di solito sono lento, oggi sono stato molto veloce, quindi è una delusione”.

 
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