F1 | Max: “RB20 inguidabile, pagato il prezzo del setup sbagliato”
Max Verstappen ha chiuso il weekend di Baku con un quinto posto che gli permette di limitare i danni da Norris. L'olandese ha spiegato che ha pagato il prezzo delle sue scelte a livello di setup, che hanno reso la vettura molto difficile da guidare. Per lui anche un warning per aver superato delle vetture in VSC dopo la bandiera a scacchi.
Il quinto posto di Max Verstappen è probabilmente lo specchio del suo weekend in Azerbaijan. Danni in qualche modo limitati, dato che ha perso solamente tre punti da Lando Norris, ma con il rimpianto non solo di essere finito alle spalle del più diretto rivale al titolo, ma anche di non essere riuscito a sfruttare l’incidente tra Sergio Perez e Carlos Sainz per conquistare qualcosa in più.
A ciò si aggiunge un altro elemento: l’incidente tra il suo compagno di squadra e il Ferrarista ha fatto sì che Verstappen non potesse tentare l’assalto al giro veloce che vale un punto, che è così rimasto proprio nelle mani di Norris. Questo ha fatto sì che, oltre ai due punti per la posizione in pista, il britannico abbia centrato anche il punto aggiuntivo per il giro veloce che l’olandese stava cercando di battere: al danno si è così aggiunta anche la beffa.
Tuttavia, al di là di questi elementi, il weekend del tre volte iridato è stato forse quello più sottotono del campionato, risentendo anche di quelle modifiche effettuate prima delle qualifiche che hanno reso la vettura ancor più rigida e soggetta ai saltellamenti. Se in qualifica Verstappen è quasi riuscito a metterci una pezza, quantomeno prima che quell’errore in uscita dall’ultima curva distruggesse un giro con cui avrebbe potuto centrare la seconda fila, in gara i problemi si sono amplificati.
Max Verstappen, Red Bull Racing RB20
Foto di: Zak Mauger / Motorsport Images
Poca trazione, oltre alla scarsa fiducia in frenata in inserimento e percorrenza di curva, dove la vettura saltellava, sono quegli aspetti che hanno influenzato negativamente sulla prestazione dell’olandese, che infatti ha rimarcato come le modifiche apportate prima delle qualifiche abbiano influenzato in modo decisivo anche la gara: “Credo che abbiamo pagato il prezzo delle modifiche apportate prima delle qualifiche. Questo ha reso davvero difficile guidare la vettura, era quasi inguidabile. La macchina saltellava molto. Le ruote si staccavano da terra nelle curve a bassa velocità. Quando non si ha contatto con l'asfalto, è molto difficile”, ha raccontato Verstappen, sottolineando soprattutto come nelle curve a bassa velocità non riuscisse ad avere la giusta fiducia nella vettura proprio a causa di questi saltellamenti, che di fatto hanno influenzato vari aspetti, dalla staccata fino all’uscita.
Non è un caso che, per la prima volta in stagione, Verstappen abbia accusato un gap piuttosto ampio da Perez, che l’olandese ha legato alla sola scelta del setup, perché i due hanno seguito strade differenti in termini di assetti: “La differenza nasce dal setup, ma è stata una nostra scelta. Si vince e si perde come un team. Pensavamo che fosse un passo nella giusta direzione, ma alla fine non è andata così”.
Verstappen in qualche modo ha limitato i danni da questo weekend perché, se si pensa che davanti a tutti c’è una McLaren, quella di Oscar Piastri, il fine settimana di Baku avrebbe potuto presentare un conto molto più salato. Partendo dalle ultime file, invece, Norris non è andato oltre un quarto posto. Un tema che, però, Verstappen preferisce affrontare da un punto di vista differente, perché con una corsa migliore avrebbe potuto addirittura guadagnare dei punti invece che perderne. Inoltre, anche McLaren avrebbe potuto fare un lavoro migliore, con Norris che ha pagato quanto successo al sabato.
Max Verstappen, Red Bull Racing RB20
Foto di: Sam Bloxham / Motorsport Images
“Possiamo guardarla da un punto di vista diverso. Penso che anche loro avrebbero potuto fare un lavoro migliore, no? Quindi, voglio dire, è quello che è. Penso che abbiamo imparato molto. La macchina, credo, sia un po’ meglio delle ultime gare. Perché poi, sì, con l'assetto forse abbiamo sbagliato strada e cercheremo di fare meglio”.
Verstappen è rimasto bloccato per parte della gara proprio dietro Norris, il quale a sua volta non riusciva a passare Alex Albon con una Williams estremamente efficace in termini di velocità di punta e gestione della posizione sui rettilinei. Un aspetto che hanno imparato anche altri rivali, ma che ha fatto sì che in qualche modo Verstappen non potesse esprimere un passo migliore dopo il pit stop, allineandolo a quello di Norris. Un aspetto di cui ha approfittato McLaren, che sul finale con una gomma media fresca è riuscita a rimontare e passare proprio l’olandese.
“Se si considera la mia gara, probabilmente tutto è stato il peggiore degli scenari, perché sono rimasto bloccato dietro ad Alex e Lando. Quindi sì, ovviamente non è stata una sorpresa”.
Lo sguardo è già rivolto a Singapore, dove si cercherà di ottimizzare il setup con il materiale a disposizione, dato che qui è stato portato un nuovo fondo con una soluzione intermedia in attesa che ad Austin arrivino novità più sostanziose che, nella speranza della Red Bull, dovrebbero dare nuova linfa vitale alla RB20.
Max Verstappen, Red Bull Racing RB20
Foto di: Simon Galloway / Motorsport Images
“Il comportamento generale della vettura ora è migliore. Purtroppo, sì, abbiamo preso alcune decisioni sbagliate in qualifica e ne abbiamo pagato il prezzo. Cosa posso fare per Singapore? Stiamo cercando di ottimizzare la messa a punto per capire cosa abbiamo sbagliato qui. Non credo che sarà la nostra pista migliore, naturalmente, ma vedremo. Potrebbe sorprenderci”, ha aggiunto Verstappen.
Verstappen era finito sotto investigazione per aver effettuato dei sorpassi in condizioni di Virtual Safety Car dopo la bandiera a scacchi, dovuta proprio all’incidente tra Perez e Sainz. Nel giro di rientro, l’olandese ha superato due auto, tra cui lo stesso Norris, che ha immediatamente riportato via radio l’episodio: dopo aver analizzato il caso, i commissari hanno assegnato solamente un warning a Verstappen, dato che qualcosa del genere era già successo in passato con altri piloti, ma non era mai stato penalizzato.
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