F1 | Ferrari 676 virtuale: la presentazione sarà a porte chiuse
La Scuderia ha deciso che il 13 febbrario mostrerà la nuova monoposto con una presentazione a distanza: a Fiorano non ci saranno televisioni e giornalisti per raccontare il debutto della 676 nei 15 km a Fiorano. Lo show dello scorso anno aveva attizzato troppe aspettative per una SF-23 che poi ha deluso le attese, per cui Fred Vasseur preferisce adottare un profilo molto basso, sebbene nella Gestione Sportiva si respiri un clima ottimistico. Scopriremo se sarà una scelta pagante...
È un inverno freddo, gelido. E tale vuole restare, anche se in settimana è previsto un rialzo delle temperature. Ma un conto è il meteo e un altro è il clima che si respira a Maranello. La 676 sta nascendo nella Gestione Sportiva: dall’inizio del nuovo anno tutto tace nella Scuderia. Vige il silenzio assoluto. E non che ci sia pessimismo nella stagione che va a cominciare, ma un po’ di timore. Timore di replicare l’anno scorso, quando l’attesa per la SF-23 era stata accompagnata da un’aspettativa che era diventata spasmodica.
L’arrivo di Fred Vasseur al timone della squadra del Cavallino, i numeri di galleria del vento che davano la rossa come una possibile pretendente al titolo, avevano alimentato un’aspettativa e una fiducia esagerata che poi non è stata corrisposta nelle prestazioni della monoposto guidata da Charles Leclerc e Carlos Sainz.
La presentazione dello scorso anno a Fiorano, nel giorno di San Valentino, sembrava studiata apposta per riconciliare i tifosi della Scuderia con la Ferrari. Un abbraccio caldo, immersivo nel salotto di casa: sponsor, giornalisti, televisioni, super-tifosi e imbucati. Il lancio della SF-23 era diventato un evento da non perdere. Maranello, ombelico del mondo. Una mobilitazione generale che ha portato ad occupare ogni centimetro di rete ai bordi della pista per assistere a quei 15 km che la FIA concede come primo vagito di una macchina nuova.
Tutto bello, tutto perfetto tranne la rossa che ha tradito le aspettative. Macchina sbagliata, inizio di campionato in salita. Bastava osservare lo sguardo dei piloti per capire che c’era qualcosa che non quadrava. Si è dovuti arrivare a Singapore, dopo l’illusione di Monza, per assaporare la gioia della vittoria, per interrompere la marcia trionfale di Max Verstappen e della Red Bull RB19.
Photo by: Ferrari
Frederic Vasseur, Team Principal Ferrari
Quella lezione Fred Vasseur non l’ha dimenticata. Anzi l’ha metabolizzata. Già al pranzo di Natale con la stampa internazionale il francese era parso molto dimesso. Ora il team principal ha voluto creare un vero e proprio stacco. Fiorano sì, presentazione sì, ma a porte chiuse.
Il 13 febbraio la Ferrari farà cadere i veli dalla 676 come se ancora ci fosse il COVID. Dentro gli sponsor (è giusto che sia così), fuori tutti gli altri, televisioni comprese. Gli incontri con manager, tecnici e piloti saranno virtuali: sessioni di 20 minuti via Zoom. La macchina si vedrà nelle foto: non sarà quella che debutterà nei test in Bahrain, ma quella del filming day di 200 km che si terrà a Fiorano.
La Ferrari alza il muro. Cerca il basso profilo, teme le illusioni e decide di chiudersi nel fortino. Ovviamente ciascuno deve essere libero di comportarsi come crede in casa propria, ma ci sarà una via di mezzo fra lo show (strepitoso) dello scorso anno e il timore del confronto. Scopriremo se sarà un segno di forza o di grande debolezza.
La F1 ha bisogno di una Ferrari forte, competitiva, che torni a essere sfidante, se non proprio vincente. L’obiettivo è quello.
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