MotoGP | Meregalli: "Yamaha lascia Misano con un piccolo sorriso"
Anche se Fabio Quartararo ha detto che si sarebbe aspettato qualcosa in più dalle novità introdotte dalla Yamaha, il team manager della Casa di Iwata ha cercato di guardare con ottimismo al lavoro svolto nei test di Misano, sottolineando che il motore nuovo dovrebbe essere un primo passo nella direzione giusta.
Il box della Yamaha era senza ombra di dubbio uno di quelli con più occhi puntati durante i test di Misano insieme a quello della Honda. La Casa giapponese era chiamata a soddisfare le richieste di Fabio Quartararo, che non ha mai nascosto che se nei prossimi mesi non gli sarà fornita una M1 più competitiva potrebbe seriamente pensare di cambiare aria al termine della stagione 2024, quando il suo contratto andrà in scadenza.
Indubbiamente, da Iwata è arrivato tanto materiale in Romagna, perché "El Diablo" ha avuto modo di valutare un nuovo telaio, un nuovo pacchetto aerodinamico, ma soprattutto la tanto attesa prima evoluzione del motore realizzata in collaborazione con Luca Marmorini, visto che non è un mistero che negli ultimi anni il quattro cilindri in linea sia stato indicato come il tallone d'Achille della M1.
Nonostante tutto, le prime impressioni del campione del mondo 2021 non sono sembrate esattamente entusiaste. Quando ha incontrato i media a fine giornata non ha nascosto che si sarebbe aspettato qualcosa in più, aggiungendo di non essere certo che il nuovo propulsore abbia migliorato la situazione.
Pur ammettendo che c'è ancora del lavoro da fare, ha cercato di essere più ottimista invece il team manager Massimo Meregalli, che ha detto che la Yamaha può salutare i test sul tracciato romagnolo con un "piccolo sorriso".
"Abbiamo ottenuto ciò che ci aspettavamo. Posso constatare che il nuovo motore è più veloce, come ci aspettavamo. È costantemente più veloce e sembra essere più facile da guidare. L'elenco dei test era molto lungo, abbiamo potuto fare solo pochi giri per testare il motore e altri per valutare le parti aerodinamiche", ha detto Meregalli al sito ufficiale della MotoGP.
"È difficile giudicare, è un lavoro che va fatto in Giappone e in Italia. Per un pilota valutare le parti aerodinamiche è difficile, perché le sensazioni cambiano ogni volta. È un lavoro che lasciamo agli ingegneri e noi ci concentreremo sulle prossime gare. Non eravamo soddisfatti del weekend di Misano, ma oggi possiamo andarcene con un piccolo sorriso, perché abbiamo raggiunto l'obiettivo", ha aggiunto.
M1 di Fabio Quartararo, Yamaha Factory Racing
Photo by: Lorenza Dadderio
C'è stato anche qualche inconveniente a rallentare i lavori, quindi anche questo rende più difficile dare un giudizio immediato, anche se il manager italiano preferisce guardare con ottimismo a ciò che è stato introdotto lunedì a Misano.
"Purtroppo al mattino abbiamo avuto un problema elettrico che ci ha richiesto quasi due ore per essere risolto. Abbiamo perso tempo. Non abbiamo provato tutto perché Michelin ha portato nuovi pneumatici e noi vogliamo supportarli nello sviluppo, quindi abbiamo perso tempo anche per questo. Ma, come ho detto prima, è stata una giornata positiva".
"Ci si aspettava delle velocità massime diverse rispetto al motore precedente e, da quello che abbiamo potuto vedere, sono state addirittura migliori di quanto ci aspettassimo (A fine giornata quella di Quartararo era di 295,8 km/h contro i 292,6 km/h di Franco Morbidelli, ndr). È stata una giornata positiva, niente di estremo, ma stiamo facendo un passo alla volta. I risultati sono stati quelli attesi, per noi la cosa più importante è stato il motore. Non abbiamo avuto problemi e ci è sembrato più fluido".
Ovviamente, questo è stato solo un piccolo passo ed ora è fondamentale continuare nella direzione giusta: "Naturalmente non è sufficiente, speriamo di avere altri aggiornamenti per Valencia e che in Malesia (nel 2024) ce ne siano altri. Dobbiamo migliorare il pacchetto complessivo, non solo il motore. Forse anche il telaio. Ma al momento la priorità è il motore. Se hai la potenza puoi distribuirla, migliorare l'aerodinamica, la velocità...", ha concluso.
Massimo Meregalli, Team manager Yamaha Factory Racing
Photo by: Alexander Trienitz
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