MotoGP | Dall'Igna: "Pecco o Martin campione? Dipenderà da loro"
Il direttore generale di Ducati si gode il tris delle meraviglie che ha dominato la scena a Misano e che sta facendo la differenza su tutti anche nel Mondiale. In un'intervista concessa alla Gazzetta dello Sport ha assicurato che non ci saranno giochi per favorire la squadra ufficiale e che alla fine vincerà il migliore.
Il weekend di Misano ha scaldato la lotta per il titolo della MotoGP, che però al momento sembra riservata ai piloti della Ducati. Jorge Martin è stato bravissimo ad approfittare dei problemi fisici di Pecco Bagnaia e di Marco Bezzecchi per fare bottino pieno in Romagna e riportarsi a soli 36 punti di distanza dal campione del mondo in carica. Più staccato, ad una sessantina di lunghezze, c'è Marco Bezzecchi e anche il portacolori della Mooney VR46 non va sottovalutato. Con ben 8 gare tutte nello spazio di appena 10 settimane, può succedere ancora di tutto.
Il direttore generale di Ducati Corse, Gigi Dall'Igna, si gode questo dominio Rosso e non nasconde la candidatura al titolo di Martin, anche se in un'intervista rilasciata alla Gazzetta dello Sport ha voluto sottolineare anche il grande lavoro che ha fatto Bagnaia a Misano, perché era tutt'altro che scontato che potesse essere tanto competitivo ad appena una settimana da quando la KTM di Brad Binder gli è passata sopra alla gamba destra a Barcellona.
"Jorge sicuramente può vincere, è fuori di dubbio. Ma i punti che Pecco avrebbe potuto perdere, potenzialmente, mi aspettavo potessero essere molti di più. Per me ne ha persi veramente pochi rispetto a ciò che sarebbe stato normale accadesse", ha detto Dall'Igna.
L'ingegnere veneto, vero e proprio guru tecnico della MotoGP negli ultimi anni, ha anche precisato che se è vero che Pecco è il portacolori della squadra ufficiale di Borgo Panigale, non ci saranno favoritismi, perché l'importante è che alla fine a vincere sia una Ducati.
"Finché sono qua io, darò sempre ai miei piloti la miglior moto per giocarsi le posizioni che meritano. Poi dipenderà da loro. Io credo che il clima di fiducia che c'è oggi in Ducati sia una delle componenti che ci ha portato così in alto. Non avessimo avuto fiducia uno nell'altro, non saremmo qui. Per cui voglio che Martin continui ad avere fiducia in Ducati e in me".
Jorge Martin, Pramac Racing
Photo by: Gold and Goose / Motorsport Images
Se si guarda la classifica, ora il margine in classifica sul quarto, che è Brad Binder della KTM, si è aperto a dismisura, perché il sudafricano è distante 110 punti da Bagnaia. La lotta per il titolo quindi sembra ristretta ai tre ducatisti, anche se Dall'Igna preferisce andarci cauto: "La parola impossibile non esiste. L'anno scorso abbiamo recuperato 91 punti, ma erano 25 punti a gara. Ora sono 37, quindi...".
Tornando ai suoi tre pupilli, ha raccontato quali sono le caratteristiche che gli piacciono di più di ognuno: "Martin sembra che non prenda niente sul serio. Pecco è esattamente l'opposto: per lui tutto è importante e deve essere ben definito. Di Bezzecchi mi piace la simpatia verso il mondo".
A Misano, ma non solo, abbiamo assistito a dei teatrini divertenti tra Bagnaia e Bezzecchi, ma a Dall'Igna questo clima piace: "E' bello come i tre lo facciano, anche Jorge non mi sembra uno che si tira indietro".
Anzi, è proprio convinto che sia uno delle chiavi del momento di successo della Ducati, quindi spera che i rapporti non finiscano per incrinarsi ora che tutti lottano per un'obiettivo importante: "Uno deve essere sufficientemente intelligente da distinguere quello che succede in pista da quel che accade nel mondo reale. Il rischio che qualcosa si possa rovinare c'è sempre, ma io mi auguro che non avvenga. In questo momento è davvero bello lavorare con loro. Ti dà serenità proprio il fatto che nessuno è nemico dell'altro".
Luigi Dall'igna
Photo by: Gold and Goose / Motorsport Images
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