F1 | Stroll spiega le difficoltà: "Ora l'auto è troppo nervosa"
Non è stata una stagione semplice per Lance Stroll, ma è innegabile che nell'ultimo periodo il pilota della Aston Martin abbia incontrato maggiori difficoltà al volante della AMR23 rispetto a inizio campionato. Il canadese ha ripercorso il suo mondiale, parlando della sfortuna in alcuni episodi così come dei problemi nati da quando il team ha iniziato ad aggiornare la vettura: con le novità tecniche, la monoposto è diventata più nervosa e imprevedibile, il che gli ha ulteriormente tolto fiducia al volante. La spirale negativa da metà anno in poi non ha aiutato, ma Stroll crede che in cantiere ci siano degli accorgimenti che possano aiutarlo a migliorare.
Dopo un inizio di stagione scoppiettante, in cui era stata in grado di raggiungere anche diversi podi nei primi appuntamenti del calendario, Aston Martin non è riuscita a mantenere il medesimo livello di competitività scivolando all’indietro. A farne le spese non è stata solo la situazione di classifica del team, che chiaramente ha visto la squadra britannica finire alle spalle della Ferrari e, molto probabilmente, anche della McLaren nei prossimi appuntamenti.
Chi ha pagato l’involuzione della vettura sono stati anche i piloti, con Fernando Alonso costretto a lottare per conquistare un posto in zona punti, posizione che ormai Lance Stroll non vede da prima della pausa estiva. La stagione del canadese, infatti, non è stata delle più semplici, ma è evidente che nell’ultimo periodo sta vivendo un periodo di forma molto complicato. Negli ultimi quattro appuntamenti Stroll non è riuscito a superare la Q1 in qualifica, vedendosi così sempre costretto a partire dal fondo vanificando il suo punto di forza, ovvero la costanza sul ritmo in gara.
Un’involuzione preoccupante, perché, al netto di una prima parte di campionato non al livello del compagno di casacca, il fatto che il canadese ormai non vada a punti dal Gran Premio del Belgio, tenutosi oltre tre mesi fa prima della pausa estiva, ha comunque complicato la situazione di classifica del team di Silverstone, per quanto comunque il sorpasso dalla McLaren sembri ora quasi inevitabile.
Lance Stroll, Aston Martin F1 Team, arriva in griglia di partenza
Photo by: Zak Mauger / Motorsport Images
Ripercorrendo il suo mondiale, Stroll ha comunque sottolineato che non si è trattato di un anno semplice, anche quando la vettura era più competitiva: “È stata una stagione difficile fin dalle prime gare. Sono successe tante cose: problemi di affidabilità e circostanze sfortunate. Anche la velocità, a volte, non è stata all'altezza", ha detto Stroll durante il weekend del Qatar spiegando le difficoltà incontrate recentemente.
"Ci sono sicuramente anche cose sotto il mio controllo, cose su cui posso lavorare e migliorare per essere più veloce. Ma c'è stata anche una grande quantità di circostanze sfortunate nel corso dell'anno", ha poi aggiunto Lance, sottolineando diversi episodi sfortunati che hanno pesato in alcuni momenti critici.
Ad esempio, in Arabia Saudita era stato autore di un’ottima partenza con un bellissimo sorpasso all’esterno su Carlos Sainz all’esterno di curva 13, ma un problema al motore lo ha messo fuori gioco quando si trovava ancora in una buona posizione per portare punti preziosi alla squadra. Nelle qualifiche a Miami, Aston Martin era talmente sicura dei propri mezzi da voler mantenere un set in più per la Q3, ma quella decisione di non uscire nuovamente per sfruttare il miglioramento della pista ha portato all’eliminazione di Stroll già nella prima manche. In Canada, con condizioni meteo variabili in cui bisognava reagire velocemente, il team ha sbagliato il timing e la tipologia degli pneumatici da montare, giungendo così a un’altra esclusione nel Q2.
“In Arabia Saudita, dove ero in quarta posizione, ho avuto un problema al motore. In Austria stavo facendo bene ma la Virtual Safety Car è uscita nel momento sbagliato. In Canada, abbiamo montato pneumatici sbagliati in qualifica, perché invece di un set nuovo, abbiamo messo per sbaglio un vecchio treno di intermedie, il che ha fatto un'enorme differenza nei risultati finali”, ha raccontato Stroll.
Lance Stroll, Aston Martin AMR23
Photo by: Zak Mauger / Motorsport Images
“E poi tante altre cose del genere... Cose che succedono e che ci fanno perdere l'opportunità di ottenere punti importanti. A volte è così. Ma ci sono sicuramente cose che posso migliorare e che possiamo migliorare come gruppo per essere più forti". A ciò si aggiungono le ultime quattro prove sottotono in qualifica, incluso il brutto incidente del sabato a Singapore che lo ha poi portato a non prendere parte alla gara, in modo da riprendersi e riposare in vista del Gran Premio successivo in Giappone. Questa serie di delusioni, prestazioni insufficienti ed episodi sfortunati turberebbe qualsiasi pilota.
Per quanto spingere il preparatore atletico nei box sia stato un comportamento deplorevole, allo stesso tempo Stroll non è il primo a gettare il volante dopo un’incidente o una sessione negativa come successo in Qatar, tanto che gli ingegneri chiedono sempre di trattarlo con cura proprio perché rappresenta uno sfogo abbastanza comune in Formula 1. Si tratta comunque di uno sport in cui scorre tanta adrenalina e, come spesso hanno raccontato gli stessi piloti, non è semplice mantenere una perfetta compostezza nei momenti di forte stress.
Seppur sia vero che anche nella prima parte della stagione Stroll non sia stato in grado di raggiungere il livello di Alonso, dall’altra parte è anche evidente che nell’ultimo periodo il canadese stia incontrando ancor più difficoltà, che sono coincise non solo con un calo della AMR23, ma anche con il fatto che siano cambiate alcune caratteristiche della vettura che lo hanno portato a sentirsi meno a suo agio in macchina. Elementi che influiscono negativamente come in una sorta di spirale negativa, specie se le prestazioni iniziano a calare in maniera significativa.
“Penso che ci sia stato anche un elemento importante: come squadra, non siamo stati competitivi come all'inizio della stagione, e questo rende sempre la vita più difficile. Anche il margine di errore in Q1, Q2, Q3, in passato c’era maggior margine. Ora non ne abbiamo più tanto. Dobbiamo apportare alcuni aggiornamenti per cercare di recuperare questo aspetto nell'ultima parte della stagione", ha spiegato Stroll, sottolineando come in effetti non avere più quel margine competitivo in più rispetto ai rivali chiaramente spinge a prendersi maggiori rischi, con l’eliminazione nelle prime fasi sempre sullo sfondo.
Lance Stroll, Aston Martin F1 Team
Photo by: Zak Mauger / Motorsport Images
Tuttavia, a livello di sensazioni in macchina, le novità portate nel corso della stagione per aumentare il carico complessivo hanno reso la AMR23 una vettura meno prevedibile e più nervosa, soprattutto al posteriore. Indipendentemente dal set-up scelto, a basso o ad alto carico, anche lo stesso Fernando Alonso ha iniziato a incontrare sempre maggiori difficoltà nella gestione del retrotreno, specie sulla lunga distanza. Elementi che a Stroll hanno tolto ancor più fiducia.
"Penso che abbiamo preso alcune direzioni con la filosofia della vettura, apportando aggiornamenti aerodinamici, che non credo ci abbiano fatto fare il passo avanti che speravamo. Stiamo quindi cercando di capire il perché e di apportare alcune modifiche alla vettura nel corso della stagione per risolvere il problema e migliorare le caratteristiche che avevamo all'inizio dell’anno, in cui la vettura era più prevedibile, più facile da guidare e più indulgente. Credo che abbiamo perso un qualcosa su questo aspetto”.
"Si tratta solo di capire perché. In teoria, si vuole che la macchina vada più veloce. Credo che abbiamo aumentato il carico complessivo, rendendo però la macchina più difficile da guidare. Quindi credo che l'obiettivo principale sia quello di tornare al punto di partenza, quando mi sembrava che la macchina fosse più facile da guidare e si comportasse meglio", ha aggiunto Stroll, in quello che sembra quasi il percorso inverso rispetto alla Ferrari, che sta cercando di curare una monoposto che, soprattutto all’inizio, aveva fatto dell’imprevedibilità uno dei suoi tratti distintivi. Nel complesso, la AMR23 è diventata sì più nervosa, ma anche più puntata sull’anteriore di quanto non lo fosse in precedenza.
Da una parte, il canadese ha spiegato che ci sono ulteriori progressi in arrivo nei prossimi appuntamenti, con diverse cose in cantiere e nuove idee per migliorare la situazione. Aggiornamenti confermati anche dal Team Principal Mike Krack, anche se in realtà ha cercato di dare una visione più cauta sulla questione legata allo stile di guida: “Credo che prima dobbiamo dimostrarlo. Il fatto è che ha perso un po' di competitività e questo è qualcosa che dobbiamo capire. Abbiamo dei sospetti e delle indicazioni e credo che Lance si riferisca a questo, ma poi dobbiamo apportare le opportune modifiche e verificare che, se questo viene confermato, se si migliora questo aspetto, migliorerà anche lui”.
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