F1 | Ferrari: si cercano risposte e un risarcimento per Sainz
Il Team Principal Ferrari Formula 1, Fred Vasseur, ha dichiarato che parlerà con le parti interessate al GP di Las Vegas in merito al risarcimento per i danni subiti dalla vettura di Carlos Sainz nelle FP1. Tuttavia, la squadra del Cavallino è alla ricerca di risposte, come ad esempio perché non sia stata esposta la bandiera rossa prima dell'arrivo dello spagnolo, dato che i commissari di percorso avevano già notato degli oggetti lungo il tracciato.
La prima volta del Gran Premio di Las Vegas sul nuovo tracciato che comprende la Strip ha riservato tante luci e ombre. Indubbiamente la gara si è rivelata piuttosto movimentata, dati anche i lunghi rettilinei che hanno offerto una concreta chance per effettuare un sorpasso, ma l'inizio del weekend non è andato altrettanto bene.
Durante le libere uno, infatti, un coperchio metallico della valvola dell'acqua che si era staccato dall'asfalto ha distrutto il telaio, il motore, il cambio e la batteria della sua SF-23, costringendolo a sostituire numerosi elementi, tra l'altro finendo in penalità. Allo stesso modo, anche Alpine è stata suo malgrado costretta a sostituire il telaio della A523 di Esteban Ocon, rimasto danneggiato dopo che anche il francese era passato sul coperchio da poco colpito da Sainz.
Il Team Principal del Cavallino ha subito fatto comprendere il suo nervosismo a riguardo, non solo per la penalità, che la Scuderia ha provato a ribaltare chiedendo una deroga, la quale è poi stata respinta, ma anche per gli ingenti danni riportati nell'incidente. Tra le varie ipotesi, si è fatta avanti anche quella per cui Ferrari avrebbe potuto chiedere un risarcimento alla Formula 1, diretto promotore dell'evento.
Photo by: Zak Mauger / Motorsport Images
Carlos Sainz, Ferrari SF-23
La questione risarcimento e l'impatto sul budget
In realtà vi è un precedente a riguardo, quando nel 2017 ha la Haas venne risarcita per i danni provocati in seguito all'impatto di una delle sue vetture con un coperchio di scarico allentato in Malesia. Passò del tempo ma, dopo aver raggiunto un accordo con l'ente assicurativo del tracciato, la squadra americana riuscì a riavere una compensazione per il telaio danneggiato.
Quando è stato chiesto a Vasseur se la scuderia italiana chiederà un risarcimento a Liberty Media, il Team Principal ha confermato che vi sarà una discussione con tutte le parti coinvolte: "Sarà una discussione privata che avrò con le parti interessate".
Ulteriori costi aggiuntivi saranno sostenuti dalla necessità di far volare un telaio di riserva dall'Italia ad Abu Dhabi il prossimo fine settimana, che la squadra di Maranello ha iniziato a preparare subito dopo l'incidente. "Non c'è alcuna disposizione nel budget per escludere gli incidenti. Sicuramente ci sono molti costi aggiuntivi. Non possiamo riparare il telaio, persino il sedile è rimasto danneggiato. Il cambio è stato danneggiato, la batteria è stata danneggiata, il motore è morto".
"Abbiamo molte conseguenze dal punto di vista finanziario, sportivo e anche per quanto riguarda le scorte di pezzi di ricambio, e dal punto di vista del budget non è certo facile", ha aggiunto il Team Principal.
Photo by: Mark Sutton / Motorsport Images
Frederic Vasseur, Team Principal e General Manager, Scuderia Ferrari
Vasseur ha fatto sapere che solleverà anche la questione dei danni derivanti da incidenti simili, al di fuori del controllo della squadra, da collocare al di fuori del massimale del budget cap: "Ci sarà una discussione. La decisione è un'altra cosa".
La bandiera rossa esposta tardi
L'incidente si è verificato dopo otto minuti dall'inizio della prima sessione di prove, quando era stata esposta una bandiera gialla ancor prima dell'arrivo di Sainz in quella zona. Diversi piloti erano passati nell'area prima che Sainz arrivasse e colpisse il coperchio rotto. Tuttavia, in quel momento si era ancora solo in regime di bandiere gialle, con la rossa esposta solo dopo l'incidente del madrileno.
Secondo Vasseur, una volta che i commissari di percorso avevano notato un oggetto vagante lungo la pista, il direttore di gara sarebbe dovuto intervenire più rapidamente neutralizzando immediatamente la sessione. Con la bandiera rossa, infatti, i piloti avrebbero dovuto mantenere un'andatura inferiore, dato che Sainz è passato in quella zona a circa 320 km/h.
"Dovremmo discutere anche delle circostanze dell'incidente. Perché non si tratta solo del coperchio che è uscito, ma anche del fatto che c'è stato un minuto tra la bandiera gialla e la bandiera rossa. Significa che quando hanno messo la bandiera gialla hanno visto qualcosa in pista. E si sono presi un minuto prima di mettere la bandiera rossa. Penso che sia troppo".
Photo by: Francois Tremblay
I lavori di riparazione del tombino colpito da Carlos Sainz durante le Libere 1
"La questione principale per me in questo caso è che quando si mette la prima bandiera gialla significa che si è visto qualcosa, non si mette la bandiera gialla a caso. Significa che chi ha messo la bandiera gialla, così come quella esposta dal race control, ha visto qualcosa, e poi si è preso un minuto prima di mettere la bandiera rossa, quando è il rettilineo, e hai una parte metallica, e sei a 340 km/h".
Vasseur ha confermato che i team non hanno ricevuto alcun messaggio che avvisasse della presenza di detriti in pista, quindi era anche impossibile avvisare i piloti in merito a come comportarsi sulla pista e quale fosse il pericolo: "No, non ne hanno parlato affatto. Non sapevamo il motivo della bandiera gialla".
La mancata deroga
Il Team Principal ha fatto pressione sui commissari per ottenere una deroga in merito alla penalità di Sainz, sottolineando che, a differenza di una Power Unit completamente sostituita, una nuova batteria non avrebbe dato un vantaggio dal punto di vista competitivo, tanto che il regolamento ne permette solamente due per stagione. "Non è facile dare un set di pneumatici o un motore, perché si tratta di un guadagno di prestazioni. Ma la batteria? Non c'è prestazione nella batteria".
"Considerando che abbiamo perso le FP1, che siamo a un paio di milioni di danni, che i meccanici hanno lavorato come dannati per rimettere in sesto la macchina e così via, penso che non sia stato troppo stupido considerare il caso di forza maggiore".
Photo by: Simon Galloway / Motorsport Images
La vettura di Carlos Sainz, la Ferrari SF-23, rientra ai box dopo il danneggiamento di un tombino
Tuttavia, anche se i commissari sportivi sono stati comprensivi, tanto da sottolineare che avrebbero concesso una deroga nel caso avessero avuto l'autorità, hanno allo stesso tempo sottolineato che il regolamento deve essere applicato così come è scritto. Il Codice sportivo internazionale e il regolamento sportivo della F1 contengono diversi riferimenti in termini di causa di forza maggiore, che nel primo caso è definita come un "evento imprevedibile, imprevedibile ed esterno".
Tuttavia, ciò riguarda prettamente aree come la cancellazione e il rinvio di Gran Premi, cambi di pilota e i regolamenti sui test aerodinamici e delle Power Unit. L'amministratore delegato di AlphaTauri Peter Bayer, che in precedenza ha lavorato per la FIA, ha confermato che sono stati anche gli stessi team a bloccare una possibile revisione in merito a questo aspetto, perché vi era il timore che qualcuno potesse forzare una clausola per motivazioni di "forza maggiore" a proprio vantaggio.
"Sono stati i team di F1, nella loro ricerca della perfezione e anche nella loro assoluta paranoia, a pensare che se qualcuno fosse in grado di innescare una causa di forza maggiore, quella persona avrebbe molto potere, perché molte persone probabilmente reclamerebbero una causa di forza maggiore in molte occasioni."
Be part of Motorsport community
Join the conversationShare Or Save This Story
Top Comments
Iscriviti ed effettua l'accesso a Motorsport.com con il tuo blocco delle pubblicità
Dalla Formula 1 alla MotoGP, raccontiamo direttamente dal paddock perché amiamo il nostro sport, proprio come voi. Per continuare a fornire il nostro giornalismo esperto, il nostro sito web utilizzala pubblicità. Tuttavia, vogliamo darvi l'opportunità di godere di un sito web privo di pubblicità e di continuare a utilizzare il vostro ad-blocker.