F1 | Ferrari in altalena: finalmente un podio che dà morale
La Scuderia trova un terzo posto a Spa-Francorchamps che permette al Cavallino di andare in vacanza dopo un risultato positivo che cancella le delusioni di Silverstone e Budapest. La SF-23, con l'assetto portato da casa, è riuscita a mostrare il suo vero potenziale: escludendo le imprendibili Red Bull, la rossa è stata la più competitiva riportandosi davanti a Mercedes, Aston Martin e McLaren. Peccato che siano mancati i punti di Sainz costretto al ritiro dopo la toccata con Piastri alla Source.
“Sette giorni fa eravamo qui a dire che la McLaren volava, mentre noi eravamo in una situazione difficile. Oggi siamo sul podio e la McLaren è dietro, quindi credo che si debba mantenere saldamente i piedi per terra, lavorare con calma e affrontare gara dopo gara. Dietro le Red Bull il confronto è così serrato da passare dalla seconda alla decima posizione per due decimi”. Frederic Vasseur ha commentato così la terza posizione conquistata da Charles Leclerc a Spa, un piazzamento che ha confermato la Ferrari come seconda forza su una pista che alla vigilia non sembrava essere il terreno di caccia ideale per la SF-23.
Charles Leclerc festeggia il podio di Spa-Francorchamps con i piloti Red Bull
Photo by: Andy Hone / Motorsport Images
È un podio importante quello conquistato da Leclerc, arrivato al termine di una fine settimana complicato, in cui si è corso senza i soliti riferimenti delle prove libere e con condizioni di pista che sono passati da full-wet, intermedie e slick. Di fatto si è corso con il setup di base risultato dal lavoro di preparazione che ogni squadra fa in sede alla vigilia della trasferta, e nel caso della Ferrari il compromesso che richiede il circuito di Spa è stato corretto.
Leclerc ha confermato una buona velocità di punta e un passo altrettanto buono nel temuto secondo settore. Prima del via era abbastanza chiaro che la Ferrari sperasse in una gara asciutta, condizione che avrebbe tolto dai giochi la McLaren (come puntualmente accaduto) ma restava l’incognita legata alla gestione delle gomme.
Leclerc non ha però avuto problemi, è partito con un set di soft, passando alle medie al giro 13 per concludere con un secondo treno di soft montato alla ventottesima tornata. La stessa strategia scelta da tutti gli avversari diretti, e la Ferrari questa volta non ha accusato guai.
“Non credo sia un problema di gestione in assoluto – ha spiegato Vasseur – quando hai ritmo non devi spingere sempre al massimo, e riesci a gestire le gomme. Quando il passo di gara non è buono si finisce con spingere troppo per tenere il ritmo degli avversari, e finisci con l’essere troppo aggressivo con gli pneumatici”. Leclerc nelle fasi finali ha alleggerito un po' il piede, ma è stata una scelta precauzionale per evitare problemi di consumo.
Prima della pausa estiva la Ferrari si è portata a cinque punti dall’Aston Martin nel mondiale Costruttori, mentre il gap dalla Mercedes resta di 56 lunghezze. Nel bilancio di tappa sono mancati i punti di Carlos Sainz, che ha compromesso le sue possibilità concrete di disputare una buona gara alla temuta staccata della prima curva dopo il via in un contatto con Oscar Piastri.
Oscar Piastri, McLaren MCL60, tocca la fiancata della Ferrari SF-23 alla prima curva di Spa
Photo by: Steven Tee / Motorsport Images
“Credo che Oscar sia stato molto ottimista visto che non era nemmeno di fianco a me quando ha provato quella manovra, che qui a Spa è sempre una mossa azzardata”, ha commentato Sainz. Non ci sono stati investigazioni, e il tutto è stato archiviato come un incidente di gara, ma chi ha da recriminare di più è il ferrarista, arrivato in frenata a ruote bloccate perdendo la direzionalità della monoposto. Spa è nota per offrite ottime chance di sorpasso, e prendersi rischi alla prima curva non è una buona idea soprattutto quando lo scenario promette di poter far bene.
Sainz ha riportato danni che hanno inciso molto sul suo ritmo di gara, ed ha lentamente perso terreno scivolando nelle retrovie fino alla chiamata arrivata dai box per ritirare la monoposto al ventitreesimo giro.
“Abbiamo lasciato Carlos in pista nella speranza che l’arrivo della pioggia potesse comportare una sospensione della corsa con bandiera rossa – ha rivelato Vasseur – in quel caso avremmo avuto la possibilità di intervenire sulla monoposto. Ma in realtà è arrivata solo pioggia leggera, ed a quel punto abbiamo ritirato la macchina”.
Dopo la sosta estiva il calendario ripartirà con un tour de force di tre Gran Premi in quattro settimane. L’altalena di risultati rende difficile ipotizzare una stabilità di gerarchie dietro la Red Bull, e ancor più difficile capire a quali obiettivi potrà puntare questa Ferrari nelle dieci gare ancora in programma.
“Questa prima metà di stagione è vissuta di molti alti e bassi, ma oggi ho visto una bella reazione alle ultime gare che non erano andate come avremmo voluto. Stiamo iniziando ad avere un quadro migliore della situazione, sappiamo dove siamo deboli e quali sono i punti di forza, ma non entrerò nel dettaglio. Posso però dire che il quadro adesso è molto più chiaro rispetto a un po' di gare fa”.
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