F1 | Vasseur: "Weekend difficile, tutta colpa del graining"
Frederic Vasseur ha analizzato il deludente weekend del Cavallino in cui sono arrivati solamente pochi punti, dato anche il problema accusato sulla Rossa di Carlos Sainz, costretto a dare forfait per un danno al serbatoio. Il Team Principal della Ferrari ha ammesso che è stato un fine settimana difficile su cui ha pesato tanto il graining accusato sia nella sprint che in gara, il che ha pesato in maniera importante sul passivo accumulato dalla McLaren. Tuttavia, Vasseur crede che sarà Austin a fornire un quadro più chiaro in merito al valore della SF-23.
La Ferrari è tornata a casa con un quinto posto e altri due punti persi su una Mercedes che, dopo i primi metri, aveva una macchina in fondo alla classifica e l’altra ferma nella ghiaia a causa di un contatto in curva uno. Con il passare dei giri, tuttavia, George Russell è stato in grado di scalare verso l’alto la classifica con l’unica W14 superstite, fino a sopravanzare la Rossa di Charles Leclerc e riportarsi al quarto posto finale, anche se condito da diversi rimpianti.
Il monegasco della Rossa ha potuto fare ben poco per arginare la rimonta del britannico, anche se sul finale ha sperato che una possibile sanzione da 5 secondi al pilota della Mercedes per aver ricevuto tre avvertimenti sui track limit potesse in qualche modo ribaltare la classifica. In realtà, alla fine Russell è rimasto all’interno del numero di infrazioni concesse dal regolamento, evitando così una penalità e confermando il quarto posto finale.
Per la Rossa si è trattato di un fine settimana complesso e torna a Maranello con un bottino piuttosto magro. Nella sprint la scelta della soft non pagato particolarmente, mentre in gara solamente una vettura è potuta scendere in pista a causa di un problema riscontrato prima della corsa sulla vettura di Carlos Sainz.
Charles Leclerc, Ferrari SF-23, Esteban Ocon, Alpine A523
Photo by: Sam Bloxham / Motorsport Images
“Nel complesso è stato un weekend molto difficile, non solo per la storia dei cordoli e delle gomme, ma direi anche che il vento e le temperature siano state molto alte. C’è stata anche la sabbia al venerdì. Nel complesso è stato molto difficile. Non possiamo lamentarci al muretto perché, se guardiamo ai piloti, per loro è stata ancora più complessa a livello fisico”, ha spiegato Frederic Vasseur ai microfoni di Sky Sport F1.
A fermare lo spagnolo ancor prima del via è stato un perdita di carburante con il serbatoio, di cui i meccanici si sono accorti solo nel momento in cui hanno inserito la benzina per i classici controlli prima della corsa come da regolamento. Una volta che i tecnici hanno individuato il problema hanno tentato di trovare una soluzione, ma nel momento in cui si sono resi conto di quanto fosse esteso il danno hanno realizzato che vi fosse poco da fare. Infatti, con il poco tempo a disposizione non vi era la possibilità di cambiare fisicamente il serbatoio.
“Sì, ma c’è un regolamento e dobbiamo rispettarlo. È stato quando abbiamo messo la benzina che il problema che è comparso, non prima. Si può dire che potevamo mettere il carburante prima ma non funziona così. Sicuramente non c’è stato abbastanza tempo per cambiare il serbatoio”, ha spiegato Vasseur quando gli è stato chiesto se potevano accorgersi prima del problema, suggerendo che potrebbe essere dovuto all’impatto sui cordoli.
“Onestamente non lo so, dobbiamo investigare. Non c’è stata ancora tempo per tirare via il serbatoio, ma probabilmente sì [è dovuto ai cordoli], perché la perdita sembra molto grossa e quindi c’è un danno importante. Probabilmente deriva dagli ultimi giri di ieri”.
I meccanici Ferrari sulla griglia di partenza
Photo by: Steven Tee / Motorsport Images
“I cordoli erano troppo aggressivi. Penso che la decisione presa nel corso del weekend è stata buona perché è stata per via della sicurezza. Abbiamo trovato una soluzione per fare la gara, ma non è certa la soluzione ideale per gestire il weekend, cambiando i track limit. Io mi concentravo sui numeri dei giri per i pit stop per seguire le regole”.
Guardando alla McLaren, il passivo dalla MCL60 di Oscar Piastri è di oltre trenta secondi. Un gap che ha lasciato sorpreso anche lo stesso Charles Leclerc, ma il Team Principal della Rossa ha sottolineato come parte di questo distacco, per quanto vi fosse effettivamente un deficit di passo, sia nato in una determinata fase della corsa.
“Il divario è importante, però abbiamo perso il 90% di questo distacco nel secondo stint, nel quale siamo rimasti un po’ nel traffico e abbiamo sofferto il graining sulle gomme. Abbiamo avuto anche un deficit di passo, ma non da rappresentare un gap così ampio alla fine”.
Charles Leclerc, Ferrari SF-23
Photo by: Zak Mauger / Motorsport Images
Sia in Giappone che in Qatar la McLaren si è confermata la seconda forza in campo, cosa che non si era verificata a Monza e a Singapore, che presentavano caratteristiche sostanzialmente differenti dagli ultimi due appuntamenti. Un concetto rimarcato anche dallo stesso Vasseur, il quale ha sottolineato che Austin fornirà un’immagine più chiara dei valori in campo, dato che racchiude diverse tipologie di curve, sia veloci che lente.
“Se guardiamo gli ultimi due eventi, direi che sono dietro le Red Bull, ma Qatar e Suzuka hanno caratteristiche in comune, con una successione di curve ad alta velocità. Noi probabilmente siamo in una condizione migliore rispetto a loro a Monza e a Singapore, ma vediamo le prossime gare a cominciare da Austin, che è un mix un po’ di tutto per capire dove saremo. Ma ripeto, le condizioni erano molto estreme, per i meccanici, per i piloti e anche per le gomme. La prossima gara ad Austin troveremo delle condizioni normali”.
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