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F1 | Piastri: "Gara dura, abbiamo fatto 57 giri da qualifica"

Dopo il successo nella sprint di ieri, Oscar Piastri ha conquistato un altro bel podio concludendo al secondo posto in una gara che si è rivelata particolarmente dura a livello fisico. Sfruttando l'incidente alla partenza tra le due Mercedes, l'australiano è riuscito immediatamente a recuperare quattro posizioni salendo al secondo posto, che ha poi mantenuto fino al traguardo. Il pilota della McLaren ha ammesso che con le tre soste obbligatorie non c'è stato tempo per respirare, dovendo spingere per 57 giri come se fosse una qualifica.

Oscar Piastri, McLaren MCL60, George Russell, Mercedes F1 W14, Carlos Sainz, Ferrari SF-23

Dopo la vittoria nella sprint race di ieri, anche nella gara di domenica è arrivato un bel risultato per Oscar Piastri, il quale ha concluso al secondo posto a meno di cinque secondi. Dopo il primo podio in carriera conquistato solo due settimane a Suzuka, l’australiano si è quindi ripetuto anche nel corso di questo weekend, centrando il suo miglior piazzamento in un Gran Premio.

Dopo l’eliminazione del tempo in qualifica a causa del superamento dei limiti della pista, il pilota della McLaren era stato costretto a prendere il via dalla sesta casella sulla griglia di partenza, con una gara che si preannunciava in rimonta per tentare di battere le due Mercedes e puntare al podio. Tuttavia, proprio il contatto tra le due vetture della Stella, che ha poi generato confusione anche in mezzo al gruppo, ha permesso a Piastri di trovare un pertugio in cui inserirsi all’interno per scalare verso l’alto la classifica fino al secondo posto.

Nello spazio di pochi metri, l’australiano si è così ritrovato dal sesto posto, con l’obiettivo di dover superare le due W14, a una seconda posizione in cui poteva essere lui a dettare il ritmo per centrare il secondo podio del fine settimana. Da quel momento in poi, il team ha seguito il piano prestabilito rispettando la sequenza e le varie finestre in cui effettuare le soste, seguendo anche le indicazioni fornite dalla FIA e da Pirelli nel pre-gara.

Anticipando le soste data la scelta di prendere il via con i set più usati, a ogni pit stop Piastri è stato in grado di recuperare qualcosa rispetto al leader della corsa, fino a trovarsi nella situazione in cui nell’ultimo stint Max non è stato davvero in grado di sfruttare la media nuova, il che ha poi fatto sì che il distacco rimanesse entro i cinque secondi.

Oscar Piastri, McLaren MCL60

Oscar Piastri, McLaren MCL60

Photo by: Andy Hone / Motorsport Images

Al di là delle situazioni strategiche, McLaren si è comunque dimostrata particolarmente rapida e consistente, distanziando l’unica Ferrari superstite di oltre trenta secondi. Inoltre, il doppio podio ha permesso di chiudere il gap della Aston Martin nella classifica costruttori a meno di quindici punti, con la possibilità di effettuare il sorpasso nel prossimo fine settimana.

“Sono molto, molto contento, ovviamente. La prima curva è stata bella. Era sicuramente nei piani prima della gara”, ha spiegato Piastri riferendosi a come è riuscito a risalire la classifica dopo la partenza.

“Ma sì, un ritmo davvero impressionante. Sicuramente la gara più difficile della mia vita”.

Con soli 18 giri per stint, i piloti hanno spinto riducendo la gestione gomma che si vedrebbe con una gara con meno pit stop. Questo ha messo i piloti anche in una condizione di dover mantenere sempre alta la concentrazione, che si è aggiunta alla fatica fisica per il gran caldo e l’alta umidità: “Faceva caldo. Credo anche che, come ha detto Lando, con le tre soste si sia andati praticamente a tavoletta. Si trattava di 57 giri di qualifica, che mi sembra di aver fatto bene. Sì, è stata una bella gara. Una gara davvero buona. Sono contento che tutti gli pneumatici non abbiano avuto problemi. È stato un bene. Ovviamente sono anche felice di portare a casa un altro trofeo”, ha poi aggiunto l’alfiere della McLaren.

 

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