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Analisi
Formula 1 GP di Las Vegas

F1 | Red Bull: ecco perché Perez ha subito il sorpasso di Leclerc

La squadra campione del mondo prima delle qualifiche ha deciso di scaricare l'ala posteriore di Verstappen nella speranza di contrastare la velocità massima della Ferrari di Leclerc. La scelta dell'olandese si è rivelata vincente, mentre Perez è rimasto con una soluzione più carica che è costata a Checo quasi 10 km/h nei confronti della SF-23 del monegasco. Il messicano si è visto infilare da un sorpasso strepitoso del ferrarista proprio all'ultimo giro: recriminerà la scelta tecnica fatta sabato?

Confronto tra le ali posteriori della Red Bull Racing RB19, GP di Las Vegas

F.1 analisi tecnica di Giorgio Piola

Giorgio Piola è l’esperto di tecnica di Formula 1 che segue i Gran Premi dal 1964. Il giornalista italiano è considerato il più autorevole divulgatore dei segreti delle monoposto: i suoi disegni e le animazioni permettono di scoprire le novità introdotte dai team ai Gp.

La Red Bull prima delle qualifiche ha diversificato le scelte aerodinamiche sulle due RB19: Max Verstappen ha puntato su una configurazione più scarica rispetto alle prove libere, per avere una migliore velocità di punta, mentre Sergio Perez è rimasto ancorato a una soluzione più conservativa utile a garantirgli una buona percorrenza in curva.

L’olandese ha deciso di prendere qualche rischio per contrastare la velocità di punta della Ferrari di Charles Leclerc, mentre il messicano probabilmente ci ha rimesso il secondo posto per aver preferito un assetto un po’ meno estremo.

Le ali Ferrari per Las Vegas: in gara è stata usata quella di Monza, sopra, mettendo da parte quella di Spa, in basso

Photo by: Giorgio Piola

Le ali Ferrari per Las Vegas: in gara è stata usata quella di Monza, sopra, mettendo da parte quella di Spa, in basso

Verstappen e Perez avevano cominciato il weekend in Nevada con scelte diverse da quelle del Cavallino: a Maranello avevano puntato sulle ali di Spa-Francorchamps, per poi passare al sabato mattina alla configurazione più scarica di Monza con il profilo principale piatto, cercando un bilanciamento della SF-23 con la beam wing dotata del doppio elemento, dopo aver provato se ne poteva bastare una.

La Red Bull, invece, ha mantenuto il cucchiaio nel profilo principale di entrambi i piloti, diversificando le soluzioni del flap mobile. Checo ha mantenuto quello con più corda a parità di incidenza, mentre l’olandese ha deliberato quello “trimmato”, vale a dire tagliato nel bordo d’uscita. Per assicurare la necessaria downforce nelle curve lente i tecnici di Pierre Waché hanno deciso di montare un nolder che lavora solo alle basse velocità e che, invece, viene scavalcato dal flusso al crescere delle velocità.

Verstappen ascolta Perez e Leclerc sulla battaglia all'ultimo giro

Photo by: Sam Bloxham / Motorsport Images

Verstappen ascolta Perez e Leclerc sulla battaglia all'ultimo giro

Charles Leclerc, stando ai dati ufficiali diffusi dalla FIA, ha sfondato in gara il muro dei 350 km/h, arrivando a un picco di 350,5 km/h sfruttando il DRS aperto e la scia della Red Bull di Perez, mentre il messicano non è riuscito ad andare oltre 340,8 km/h. Quei quasi 10 km/h hanno fatto una grande differenza nell’ultimo giro, quando il ferrarista ha portato l’attacco decisivo alla tornata finale, sorprendendo Checo che, forse, ha lasciato troppo la porta aperta alla SF-23 del monegasco.

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