Lowe: "Brutte qualifiche nascondono parte dei progressi di Stroll"
Il direttore tecnico della Williams difende il 19enne canadese, che in gara inizia a convincere ma in Qualifica stenta. In 18 gare ha battuto appena 3 volte il compagno di squadra Massa.
Lance Stroll, Williams FW40
Sutton Motorsport Images
Nel corso della sua prima stagione in Formula 1, Lance Stroll ha fatto innegabili passi avanti. Ora il canadese ha addirittura un punto in più nella classifica piloti del suo compagno di squadra, l'esperto e ormai prossimo al ritiro Felipe Massa.
All'interno del team Williams, squadra in cui milita il 19enne proprio da questa stagione, c'è la convinzione che la sua crescita nel corso dell'anno sia stata molto più grande di quella mostrata sino a oggi.
Ad affermarlo è stato Paddy Lowe, direttore tecnico del team di Grove, il quale ha affermato che Stroll sia attualmente penalizzato dalle sue prestazioni in Qualifica - sessione in cui fa ancora fatica - che non fanno esaltare le sue prestazioni che poi sfodera alla domenica.
Non è un caso che nel corso di questa stagione Stroll abbia battuto Massa in Qualifica appena in 3 occasioni su 18. "Questa è stata una stagione in cui Lance ha avuto brutti momenti, ma anche belli. Alcuni sono stati davvero duri", ha affermato Lowe. "Certamente ha fatto molto meglio nella seconda parte della stagione".
"Lance è cresciuto in particolare dopo aver siglato i primi punti nel Gran Premio di casa, in Canada, e poi dopo il podio di Baku. Corre molto meglio di come riesce a qualificarsi e penso che le persone giudichino la velocità di un pilota da come si qualifica".
"Questo non riflette il vero valore di Lance nella maniera corrette. Lui in gara corre davvero bene ed è molto più forte di quello che fa vedere in Qualifica", ha ribadito Lowe. "Lance è consapevole di dover migliorare sul giro secco e su questo aspetto stiamo ponendo un'attenzione particolare".
Lowe ha spiegato che la difficoltà più grande del giovane americano è trovare immediatamente un buon ritmo per fare un giro veloce competitivo. "La cosa che si può notare facilmente dai suoi dati è la differenza tra il primo e il secondo run. Dopo aver preso il ritmo inizia a fare buoni tempi".
"Dobbiamo ricordare che ha solo 19 anni, dunque ha ancora un sacco di cose da imparare. Le Qualifiche sono per lui la prova più difficile, anche più della gara perché è generalmente molto più intensa".
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