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Intervista
Formula 1 GP d'Olanda

F1 | Vasseur: "Gap troppo ampio, è stata una qualifica complessa"

La Ferrari ha concluso la qualifica con un sesto e un nono posto. Frederic Vasseur non ha nascosto che sia stata una giornata complicata per la Rossa, come dimostra anche il gap dalla vetta, ma l'attenzione è già sulla corsa, dove il francese crede che la SF-23 possa contare su un buon passo. Sull'incidente di Leclerc in Q3, il Team Principal ha aggiunto che che in un giro al limite è normale prendersi dei rischi, anche se forse il monegasco ha spinto eccessivamente.

Frederic Vasseur, Team Principal, Scuderia Ferrari

Il sabato Ferrarista si è concluso con un sesto e un nono posto, tra sospiro di sollievo dopo un venerdì difficile e la consapevolezza di dover fare i conti con uno dei fine settimana più complessi della stagione. Alla fine della giornata, tuttavia, la tabella dei tempi segna un distacco di quasi un secondo e due decimi dal poleman, quel Max Verstappen che anche in patria ha messo la firma sul miglior tempo di giornata.

Ma anche escludendo l’olandese, il distacco da Lando Norris è superiore ai sei decimi, un delta significativo che non può far dormire sogni tranquilli. Peggio è andata al compagno di squadra, Charles Leclerc, andato a sbattere in uscita di curva nove dopo essere finito in sottosterzo durante la percorrenza della nove.  

“Sicuramente [il gap] è troppo ampio, ma alla fine non è il vero quadro della sessione di oggi. È stata una sessione complicata, è andata come è andata. Charles poi è andato a sbattere al primo giro, ma è andata così. Ora dobbiamo concentrarci su domani, ieri il passo gara è stato buono con basso degrado, quindi dobbiamo concentrarci su questo”, ha spiegato il Team Principal durante l’intervista a Sky Sport F1. Nella giornata di venerdì, poche squadra hanno riscontrato un elevato consumo gomma, quasi nullo sulle mescole più dure, mentre sul compound più tenero si è notato del degrado termico dovuto anche alle temperature più alte delle libere.

Charles Leclerc, Ferrari SF-23

Charles Leclerc, Ferrari SF-23

Photo by: Simon Galloway / Motorsport Images

In quel momento Leclerc era stato uno dei pochi a scendere sotto i 25 secondi nel primo settore, cercando di trovare il limite anche nel secondo intertempo. Secondo Vasseur, è giusto che il monegasco si sia preso dei rischi in qualifica, ma forse ha sprinto troppo date le condizioni: “Quando stai facendo un ottimo giro sei al limite. Probabilmente ha messo la gomma un pochino fuori dalla traiettoria asciutta e ha perso la vettura, ma fa parte del gioco in qualifica. Sappiamo che le condizioni era insidiose. Lui ha spinto, forse un po’ troppo”.

Seppur le particolari condizioni abbiano allargato in maniera significativa i distacchi rispetto a ieri, quando a fine FP2 si potevano contare bene dodici vetture in poco più di sei decimi, il Team Principal della Rossa ha voluto sottolineare come anche pochi decimi possano ribaltare l’ordine della griglia alle spalle di Max Verstappen. Lo si è visto soprattutto nella sfida per il secondo posto, dove più team si sono alternati nel corso di questa stagione: “Rispetto a qualche anno fa c’è una certa convergenza delle prestazioni e penso che i primi otto team, Max escluso perché è di una categoria a parte, sono tutti molto vicini. Credo dipenda da tanti fattori, come una gestione migliore o un miglior assetto, e allora si può andare molto sopra o sotto il potenziale di una vettura”.

“Non è più come succedeva quattro o cinque anni fa, dove c’erano le due Ferrari, Mercedes e Red Bull e i team erano separati. Oggi c’è una mischia di quindici vetture e tutti possono essere magari secondi o quindicesimi. Abbiamo visto che Lewis [Hamilton] sembrava in lotta per la pole ma è arrivato tredicesimo, mentre Albon ha fatto molto bene per tutto il weekend, mentre alte volte esce in Q1. È una grande mischia e se non riesci ad esprimere il potenziale puoi uscire molto presto”.

Carlos Sainz, Ferrari SF-23

Carlos Sainz, Ferrari SF-23

Photo by: Dom Romney / Motorsport Images

“Se guardiamo a quello che stiamo facendo, ma questo discorso vale anche un po’ per tutti, anche per McLaren e Mercedes, gli ultimi 5-6 weekend sono sempre stati ricchi di alti e bassi. Con uno o due decimi puoi passare dal secondo a settimo posto, che divide un buon risultato da uno brutto. È successo alla McLaren che è andata bene a Silverstone per poi faticare a Spa, mentre ora qui sono in buone condizioni come a Budapest. Ci sono alti e bassi, ma dobbiamo fare sempre del nostro meglio”.

Per tutto il fine settimana Ferrari ha mostrato ottime velocità di punta, sia sui rettilinei principali sia nell’allungo che porta all’inserimento di curva sette grazie anche a un assetto più scarico rispetto agli avversari più diretti, nonostante Leclerc avesse provato una soluzione più carica in FP1. Un dato poi confermato anche in qualifica: “È stata una scelta tecnica. Sicuramente c’è un vantaggio sui rettilinei e nelle curve ad alta velocità. Penso che sarà meno evidente nella gara di domenica”.

Prima di concentrarsi su Monza, l’appuntamento della prossima settimana, l’attenzione è sulla gara di domani, con l’obiettivo di conquistare quanti più punti possibile per la classifica costruttori. Il tracciato italiano, infatti, presenta caratteristiche profondamente differenti da quello olandese, per cui ogni appuntamento è una storia a sé: “Monza e Zandvoort sono tracciati molto diversi. Qui dobbiamo cercare di fare del nostro meglio per fare quanti più punti possibile, poi da Monza si partirà da zero”, ha aggiunto Vasseur.

 

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