F1 | Hamilton: "Troppo bouncing. Siamo a 1 secondo dai migliori"
Lewis Hamilton non è andato oltre il quinto tempo nelle Libere 2 di Singapore: tanto bouncing e un assetto non perfetto lo hanno portato a dire che le W13 sono ancora a un secondo di distacco dai migliori.
Foto di: Simon Galloway / Motorsport Images
"Spero che riusciremo a ottenere la quarta o la quinta posizione, o qualcosa di simile. Arrivare più in alto di così sarebbe fantastico". Lewis Hamilton non ha mostrato particolare entusiasmo al termine della seconda sessione di prove libere del Gran Premio di Singapore.
Nel primo turno ha ottenuto il tempo di riferimento, ma in quello pomeridiano non è andato oltre il quinto tempo, staccato di 595 millesimi di secondo dal crono di riferimento della sessione firmato da Carlos Sainz Jr. su Ferrari.
A frenare Lewis è stato il bouncing, molto pronunciato sulla W13 a Singapore, e anche un assetto che con l'abbassarsi delle temperature dell'asfalto non ha dato gli stessi riscontri rispetto al tracciato più caldo.
"Il fine settimana è iniziato bene, sono andato forte nelle Libere 1, ma poi nella seconda sessione le cose non sono andate altrettanto bene. Direi che è andata come in tutti gli altri fine settimana".
Lewis Hamilton, Mercedes W13
Photo by: Andy Hone / Motorsport Images
"La vettura qui ha tanto bouncing, una cosa da pazzi, ma forse non siamo lontani dai primi. Probabilmente siamo ancora un secondo più lenti, qualcosa del genere. Dobbiamo continuare a lavorare".
A sottolineare i problemi avuti legati all'assetto è stato lo stesso Hamilton. A suo avviso il suo compagno George Russell - che ha fatto meglio di 271 millesimi rispetto a lui ed è terzo di giornata - non ha solo fatto un tempo migliore.
"Con questo bouncing non possiamo fare tanto. E' quello che è. Ma per quanto riguarda l'assetto, forse George è riuscito a trovare qualcosa d'interessante. E' riuscito anche a fare un buon giro. Io invece non ci sono riuscito. Ho avuto tanti bloccaggi, ma stasera sistemeremo tutto e proveremo a migliorare domani".
"Probabilmente a fine sessione ero un po' disidratato. Faceva molto caldo, è stato difficile. Ma il problema più grande non è stato l'aspetto fisico, ma il bouncing. Ho rimbalzato così tanto che mi è venuto mal di testa", ha concluso Hamilton.
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