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Formula 1 GP di São Paulo

F1 | Albon: "L'incidente? Non è bello sbattere la testa"

Le speranze di Albon di finire a punti nel Gran Premio del Brasile sono durate poco più di 100 metri, quelli fatti dopo il via, prima di collidere con le Haas e finire violentemente a muro.

I delegati medici della FIA assistono Alex Albon, Williams FW45, dopo un incidente al via con Kevin Magnussen, Haas VF-23

Il Gran Premio di San Paolo in Brasile è stato per la Williams molto più deludente rispetto alle iniziali aspettative. La pista, dedicata alla memoria di Carlos Pace, era tra quelle segnate in rosso sul calendario dal team di Grove, che sperava di poter portare a casa altri punti e mettere al sicuro il settimo posto nel Mondiale Costruttori. Ma non è andata proprio così.

Le speranze di portare a casa punti sono durate poco più di 100 metri, quelli fatti da Alexander Albon dopo il via della gara domenicale, prima di essere centrato involontariamente dalla Haas F1 di Nico Hulkenberg, a sua volta ostacolato dalla monoposto gemella di Kevin Magnussen prima della curva sinistrorsa in discesa.

Il contatto tra le monoposto ha portato Albon a dare una ruotata alla macchina di Magnussen, per poi finire violentemente contro le barriere all'esterno del rettilineo. A fine gara, Albon è tornato sull'incidente che lo ha visto uscire di gara troppo presto, recriminando per aver fatto un'altra grande partenza che, però, non è servita a nulla. Anzi, si è rivelata addirittura dannosa.

"Nelle ultime tre gare siamo riusciti a fare partenze eccellenti. Parlo del Messico, della Sprint Race e della gara lunga di San Paolo. Tre partenze super una dietro l'altra. A volte funziona bene e ti porta ad avere vantaggi com'è successo in Messico, mentre altre volte ti va letteralmente contro com'è successo nella gara lunga in Brasile. Dunque è frustrante".

"Non credo che avremmo potuto fare qualcosa di diverso. Ho cercato di stare più a destra che potevo. Credo che a sinistra ci fosse una Haas che è stata colta alla sprovvista. A quel punto si è spostata a destra schiacciando l'altra Haas (quella di Hulkenberg, ndr) e poi è avvenuto il contatto".

"E' stata una sfortuna, perché gare come questa sono ciò che non vogliamo: c'è una Ferrari fuori, c'è Ricciardo a un giro anche se aveva un passo incredibile e anche Piastri era a un giro di distanza. C'era la possibilità di prendere punti e di solito sono le gare in cui andiamo bene. Ma se andiamo come oggi, apriamo le porte ai nostri rivali per recuperare nel Mondiale Costruttori".

Kevin Magnussen, Haas VF-23, Alex Albon, Williams FW45, cadono alla partenza

Photo by: Mark Sutton / Motorsport Images

Kevin Magnussen, Haas VF-23, Alex Albon, Williams FW45, cadono alla partenza

Nell'incidente che lo ha portato contro le barriere, Albon è arrivato a sbattere la testa (probabilmente contro il poggiatesta laterale o contro il volante) per la violenza dell'impatto.

"Per ciò che riguarda l'incidente, l'impatto è stato molto forte. Non è mai bello sbattere la testa. Perché è ovvio, quel movimento che ho fatto non è mai piacevole. Ma sto bene. Sono più che altro frustrato per aver iniziato bene. Voglio dire, se fossimo riusciti a stare davanti alle due Haas, che sapevamo fossero i due principali ostacoli creatori di traffico, avremmo avuto buone possibilità di guadagnare punti. In quei primi 100 metri sembrava che le cose stessero andando per il verso giusto".

Tornando alla questione sportiva legata alla gara, Albon ha ammesso poi che in Brasile e nelle ultime 2 gare della stagione non sarà tanto importante che Williams vada a punti, ma che AlphaTauri, prima rivale della squadra diretta da James Vowles, non prenda punti sufficienti a scavalcarla in classifica. A oggi, tra le due squadre, ci sono 7 punti in favore della Williams.

"La cosa più importante, più che fare punti noi, era assicurarsi che gli altri non ne facessero. Quindi, se non avessi potuto fare punti, avrei dovuto ostacolare le persone giuste. Preferisco che vada a punti Alfa Romeo che AlphaTauri. Quindi incrociamo le dita...".

Las Vegas, prossima gara e penultimo evento della stagione, sarà l'ultima cartuccia disponibile per un arrivo a punti della Williams. Le caratteristiche della pista - non tutte, ma gran parte - dovrebbero essere sufficienti a garantire un alto livello di competitività per vedere almeno Albon in Top 10 al termine della gara.

"La gara di Las Vegas potrebbe aiutarci. L'unica cosa che forse non andrà bene sono le curve con frenata combinata. Ci sono alcune curve, ora non le ricordo, che non dovrebbero essere molto adatte alla nostra macchina. Ad esempio curva 6 e curva 11. Ma per il resto la pista, fredda e con poca deportanza, dovrebbe essere buona per noi", ha concluso il thailandese.

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