F1 | Wolff: "La peggiore Mercedes che ricordi in 13 anni"
Il team principal della Stella parla di un risultato "...sconcertante, inaccettabile per tutti noi. Siamo una struttura adeguata, una squadra solida, ma quella vista oggi non lo sembrava". All'uscita di Mike Elliott dalla squadra di Brackley potrebbero seguire altri cambiamenti nello staff. “Se non altro oggi abbiamo avuto la conferma di aver preso una decisione giusta varando per il 2024 una monoposto molto diversa dall’attuale: abbiamo messo delle pezze su qualcosa che non va bene”.
Lo scorso anno la Mercedes lasciò il Brasile con una doppietta, un risultato clamoroso che mesi dopo Toto Wolff definì una ‘tempesta perfetta’, poiché convinse i tecnici della squadra a proseguire sul concetto tecnico che si è poi rivelato lontano dall’essere vincente. Il verdetto di Interlagos fu bugiardo, e dodici mesi dopo la squadra di Brackley spera che la tradizione continui. La Mercedes vista lo scorso weekend a Interlagos è stata troppo brutta per essere vera, e le parole di Wolff al termine della corsa (con conclusa con l’ottavo posto di Hamilton arrivato dopo il ritiro di Russell) sono state durissime, probabilmente il giudizio più severo mai sentito da parte del team principal (ed azionista) della squadra.
“Totalmente sconcertante, inaccettabile per tutti noi. Siamo una struttura adeguata, una squadra solida, ma quella vista oggi non lo sembrava. È interessante notare che in tre gare consecutive abbiamo conquistato due seconde posizioni al termine di gare in cui siamo stati competitivi, e una settimana dopo non ci siamo stati. Per quanto mi riguarda questo è stato il peggior weekend degli ultimi 13 anni”.
Quello che ha sconcertato nelle due gare disputate dalla Mercedes a Interlagos è stata la cattiva gestione degli pneumatici nonostante un carico aerodinamico elevato che ha reso la monoposto molto lenta sui rettilinei. Wolff ha confermato le voci emerse ieri, ovvero che alla base del problema di setup c’è stata una altezza elevata, scelta conservativa dovuta alla squalifica di Hamilton ad Austin, ma è andato oltre. “Sì, abbiamo alzato troppo la macchina, ma non è stato solo questo il motivo che giustifica un fine settimana assolutamente negativo in termini di prestazioni. C'è qualcosa di sbagliato a livello meccanico, non è regolazione dell’ala posteriore e non può essere la sola altezza, perché stiamo parlando di un millimetro o due”.
Dopo la gara sprint la Mercedes ha valutato anche alla possibilità di intervenire sul setup delle monoposto partendo dalla pit-lane. “Ci abbiamo pensato – ha ammesso Wolff – ma l’obiettivo era quello di portare a casa più punti possibili, e probabilmente è stato giusto iniziare dalla griglia. C’è anche da considerare che non sapevamo esattamente dove intervenire, perché probabilmente c’è un problema molto più grande”.
Photo by: Sam Bloxham / Motorsport Images
Toto Wolff, Team Principal di Mercedes-AMG
L’unico lampo di ottimismo da parte di Wolff è arrivato quando il discorso ha toccato il 2024. “Se non altro oggi abbiamo avuto la conferma di aver preso una decisione giusta quando abbiamo varato per la prossima stagione una monoposto molto diversa dall’attuale, la macchina attuale ha avuto uno sviluppo che è consistito nel mettere pezze su qualcosa che non va bene”.
Il bonus garantito dai quindici titoli mondiali conquistati tra il 2014 ed il 2021 è terminato. Lo scorso anno nessun membro della squadra è stato messo in discussione, ma ora lo scenario è diverso. La partenza di Mike Elliott ed il ritorno a tempo pieno di James Allison è solo la punta di un iceberg molto più grande. La Mercedes negli anni ha perso diversi uomini che hanno contribuito al ciclo d’oro, ma è sembrata immune da contraccolpi. Ora, però, la pista dice altro, servirà una risposta forte nel 2024 per non mettere in discussione anche quelli che fino a due anni fa erano i pilastri più solidi dell’intero paddock di Formula 1.
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