F1 | Lewis nella leggenda, la 104esima pole come fosse la prima
Il sette volte campione del mondo ha regalato alla Mercedes la sua nona partenza al palo in Ungheria: Hamilton ha festeggiato la pole come se avesse conseguito la prima di una lunga carriera. L'inglese ha dato una dimostrazione cristallina di quanto sia intatto il suo talento, concludendo un giro praticamente perfetto fatto in apnea.
L’esultanza che ha accompagnato il giro di rientro ai box di Lewis Hamilton dopo aver ottenuto la pole numero 104 dice molte cose. Se il sette volte campione del mondo è ancora in Formula 1 non è per denaro e neanche per la temuta noia, il nemico maggiore di molti piloti quando iniziano a realizzare di essere a fine carriera. Hamilton potrebbe essere altrove, continuerebbe a guadagnare molto e ad avere l’agenda zeppa di impegni.
Oggi si è avuta la prova che Lewis c’è ancora, una conferma non necessaria per molti appassionati ed addetti ai lavori, ma era dal 4 dicembre 2021 che la sua personale tabella alla voce ‘pole position’ era ferma a 103.
Oggi a Budapest si è risentito il “Get in there Lewis!” di Peter Bonnington, e si è rivisto il copione che ha caratterizzato molte stagioni di Formula 1. Ad essere diverso è stato proprio Hamilton, emozionato e con l’espressione di chi ha dato tutto. Come accade a tutti i ‘cannibali’, Lewis ha capito in FP3 che la giornata poteva regalargli qualcosa di speciale, ed ha iniziato la qualifica con l’approccio di chi è disposto a giocarsi tutto. La puntata (vincente) è arrivata nell’ultimo giro della Q3, in cui ha messo tutto prendendosi anche dei rischi.
Lewis Hamilton festeggia la 104esima pole in parco chiuso
Photo by: Glenn Dunbar / Motorsport Images
“Oggi avevamo un pacchetto competitivo – ha spiegato Toto Wolff – ma Lewis ha fatto un giro fantastico ha portato la sua macchina in pole”.
La differenza l’ha fatta nel settore centrale, tra la 6 e l’uscita della 9, curve amiche sulle quali Hamilton ha costruito giornate importanti per la sua carriera, incluso il primo successo al volante della Mercedes.
Oggi ha aggiunto una gemma, riuscendo ad ottenere una delle pole position da ricordare, e dopo aver tagliato il traguardo è riemerso il Lewis dei primi anni, del primo titolo mondiale o del settimo, in Turchia, tutte circostanze in cui ha fatto fatica a trattenere l’emozione.
Quando Hamilton è su di giri diventa un fiume in piena anche davanti ai microfoni, dove dispensa informazioni che vanno oltre le domande poste. “Oggi è stata una sessione molto diversa dal solito – ha rivelato – in Q1 con le hard la difficoltà era mettere in temperatura le gomme anteriori senza surriscaldare le posteriori, in Q3 il problema è stato opposto, e ho dovuto cambiare l’approccio in pochi minuti”.
“Il giro? Tutto in apnea – ha proseguito – e alla fine ero praticamente senza fiato. Ma è una sensazione straordinaria, anche se sono qui da un bel po' di tempo, anche se questa è la pole position numero 104, beh, sembra la prima. È difficile spiegare quanto sia speciale, sicuramente non ci aspettavamo di lottare per la prima posizione. Nella Q3 dopo il primo ‘run’ ho visto che Max non era così distante, e sapevo che c’erano dei punti i cui potevo ancora limare qualcosa, alla 2, alla 4 ed anche alla 11, nel resto della pista ero già al massimo. Ci ho provato, sperando di restare in pista, e… sì, è stato epico, epico”.
Poleman Lewis Hamilton, Mercedes-AMG
Photo by: Zak Mauger / Motorsport Images
Verstappen per un giorno si è fatto da parte, accettando anche di celebrare l’impresa di Hamilton con l’approccio di chi sa di essere diventato il riferimento. Domani sarà un’altra storia, a dirlo sono gli stessi uomini della Mercedes.
“Poche illusioni, sono in un altro campionato”, ha ammesso Wolff, ma Hamilton uno piccolo spiraglio lo ha lasciato aperto. “Da parte nostra credo che abbiamo un buon ritmo – ha sottolineato – ma quello di Max è straordinario, lo abbiamo visto nei long-run sia ieri che oggi. Ma se ci sarà un modo per mantenere la posizione... vediamo, magari potremo combattere. Comunque, se alla fine sarò nella top-3 sarà comunque un grande risultato”.
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