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Formula 1 GP d'Ungheria

F1 | Miracolo di Hamilton: pole in Ungheria per tre millesimi

Lewis conquista la 104esima pole position in F1 e firma la nona partenza al palo nella qualifica del GP d'Ungheria: l'inglese è stato straordinario con una Mercedes non certo impeccabile. Verstappen, secondo con la Red Bull, ha sbottato per aver perso la partenza al palo per soli tre millesimi. In seconda fila ci sono le due McLaren con Norris e Piastri che saranno i veri sfidanti in gara del campione del mondo. Bene l'Alfa Romeo con Zhou davanti alla Ferrari di Leclerc solo sesta: la SF-23 ha deluso le attese.

Lewis Hamilton, Mercedes-AMG

Firma la nona pole position all'Hungaroring e stabilisce un nuovo record della F1: Lewis Hamilton porta a 104 le partenze al palo scrivendo un'altra pagina leggendaria della sua storia. L'inglese era dal GP dell'Arabia Saudita del 2021 che non assaporava la gioia di scattare davanti a tutti e Lewis ha saputo nel secondo run della Q3 a costruire un giro perfetto che ha fatto letteralmente esplodere il pubblico magiaro.

Hamilton con le soft è arrivato a 1'16"609 e ha lasciato Max Verstappen a un distacco di appena tre millesimi, praticamente niente. Un soffio che vale la 137esima pole della Mercedes. Il sette volte campione del mondo è arrivato al parco chiuso senza voce perché si è sfogato urlando per la soddisfazione via radio. Il merito è tutto di questo fuoriclasse, perché la macchina è tutt'altro che entusiasmante (George Russell è solo 18esimo in griglia...), tant'è che ha portato a casa la pole pur senza essere stato il più rapido in nessuno dei tre tratti del tracciato ungherese.

Il nuovo format delle qualifiche con le mescole imposte (hard in Q1, medie in Q2 e soft in Q3) ha mostrato una certa imprevedibilità che va valutata ancora dopo questo primo esperimento: lo spettacolo è stato elettrizzante, merita di essere rivisto.

Max Verstappen aveva la faccia da funerale per il secondo posto: lui stesso ha detto che doveva fare di più con una Red Bull. L'olandese ha pagato tre millesimi con una RB19 che non era bilanciata come sempre. Evidentemente il nuovo pacchetto aerodinamico ha bisogno di essere messo a punto, ma al campione del mondo deve essere bruciato l'aver interrotto la sequenza di pole position consecutive. Alla faccia di chi i record non li guarda.

La Red Bull, comunque, ha mostrato un passo gara convincente nel long run e non dovrebbe essere la Mercedes la grande minaccia in gara: i problemi èer Max potrebbero arrivare dalle due McLaren che sono competitive anche su una pista lenta, segno che hanno trovato una soglia di prestazione che permette a Lando Norris e Oscar Piastri di essere in seconda fila. L'inglese aveva il broncio anche lui per una pole fallita per 85 millesimi, mentre il compagno australiano è a quasi tre decimi.

La MCL60 è la sorpresa del momento, così come ha stupito l'Alfa Romeo che ha piazzato Guanyu Zhou in quinta posizione e Valtteri Bottas settimo. La C43 ha rivelato una inattesa adattabilità alla pista magiara, ma sappiamo che a Hinwil sono bravi nell'emergere quando conta la meccanica.

Fra le due vetture del "Biscione" c'è Charles Leclerc. Il monegasco ha fatto il possibile con una rossa sofferente. La SF-23 non si è adattata a queste qualifiche: la squadra non ha avuto una buona gestione delle gomme e si è visto. Questa trasferta doveva essere una grande opportunità per il rilancio del Cavallino e, invece, è arrivata un'altra amarezza perché il distacco di oltre tre decimi dalla Mercedes è pesante.

Fernando Alonso è ottavo con l'Aston Martin: prosegue il declino della "verdona" e lo spagnolo ha fatto il massimo con quello che aveva a disposizione. Sergio Perez dopo cinque GP è riuscito a tornare in Q3: questo è un segnale positivo per il messicano, ma ha preso quasi mezzo secondo dalla vetta su un tracciato corto. La tensione resta alta.

Nico Hulkenberg è l'eroe della Haas: il tedesco porta la VF-23 in Q3 dando conferma della sua capacità straordinaria nel giro secco. Quattro motori Ferrari neii primi dieci, proprio come quelli Mercedes...

Resta clamorosamente fuori dalla top 10 Carlos Sainz che non riesce a sfruttare la gomma media come dovrebbe: è vero che resta escluso dalla Q3 per 2 millesimi, ma lo spagnolo con una Ferrari non doveva fallire l'obiettivo,sebbene la SF-23 abbia patito il vento e le gomme gialle con cui non si è mai adattato. Carlos mostra un nervosismo che non riesce a celare. Leclerc si era lamentato in Q1 di essere stato parzialmente chiuso dal compagno mentre il madrileno era nel giro di raffreddamento.

Non hanno entusiasmato le due Alpine con Esteban Ocon 12esimo e Pierre Gasly15esimo: quest'ultimo si è visto cancellare un tempo per aver superato un track limit. Sarebbe partito un po' più avanti in griglia ma non sarebbe entrato comunque in Q3.

Daniel Ricciardo al rientro in F1 con l'AlphaTauri fa la sua parte: l'australiano mette la AT04 in 13esima piazza, facendo meglio di Tsunoda. Tanto gli basta per cominciare. Delude Lance Stroll con l'Aston Martin: il canadese subisce l'involuzione della "verdona" e si vede. La AMR21 non è più la monoposto brillante della prima parte della stagione.

Alexander Albon non è riuscito a superare la tagliola della Q1 nella quale era obbligatorio usare le gomme hard: il pilota anglo thailandese ha esagerato con i track limit e si è visto cancellare il suo miglior tempo con la Williams. Albon  è rimasto fuori per 11 millesimi, mentre aveva il potenziale per portare la FW45 più avanti.

Stesso discorso vale anche per Yuki Tsunoda che è stato più lento di appena due millesimi rispetto ad Albon con l'AlphaTauri. Male, malissimo anche George Russell con la Mercedes: l'inglese è stato vittima del traffico perché mentre stava completando il giro di lancio si è lasciato superare da diverse macchine che poi gli hanno creato del traffico. George si è lamentato con la squadra via radio perché è stato mandato in pista tardi, impendendogli di effettuare due giri secchi in sequenza. Russell non ha gestito al meglio la situazione e paga in modo pesante la mancanza di concentrazione nel momento risolutivo.

Delude Kevin Magnussen 19esimo con la Haas davanti a Logan Sargeant: l'americano si è visto togliere due giri buoni. Anche lui ha esagerato alla curva 5 e l'ha pagato.

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