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F1 | Steiner: "Haas deve progredire, ecco perché Mick non resta"

Guenther Steiner, team principal di Haas F1, spiega perché la squadra americana abbia preferito non rinnovare il contratto a Mick Schumacher, affidandosi invece all'esperienza di Nico Hulkenberg.

Guenther Steiner, Team Principal, Haas F1

Foto di: Andy Hone / Motorsport Images

La notizia della mattinata, almeno per ciò che riguarda la F1, è la separazione tra il team Haas F1 e Mick Schumacher. La squadra americana ha annunciato questa mattina l'intenzione di non rinnovare il contratto al tedesco dopo due stagioni assieme e, di conseguenza, l'ingaggio di Nico Hulkenberg per l'annata 2023.

A qualche ora dall'annuncio ufficiale, Motorsport.com ha potuto parlare con Guenther Steiner, team principal di Haas F1, per avere un commento sulla scelta fatta dalla squadra a stelle e strisce.

Motorsport.com ha chiesto a Steiner se la situazione sarebbe cambiata qualora in Brasile a fare la pole fosse stato Schumacher e non Kevin Magnussen, ma la risposta del manager altoatesino è stata chiara: "No, non sarebbe cambiato nulla, perché non si può prendere questa decisione sulla base di un risultato emotivo, di una gara o una qualifica. Sarebbe sbagliato e lo sarebbe in entrambi i sensi".

Steiner ha riconosciuto che la serie di incidenti avuti da Mick a inizio dell'anno non lo ha certo aiutato, ma ha anche sottolineato che la decisione presa dal team è frutto di un quadro più ampio.

"E' parte del problema, ma non si può dire solo che ha avuto un incidente. Questo non è stato certamente positivo. Non sto cercando di rendere la cosa positiva ora, ma poi possiamo vedere quanta influenza hanno avuto i suoi ottimi risultati. Bisogna trovare un equilibrio. In Austria e a Silverstone ha ottenuto risultato ottimi".

"E poi ci sono state cose negative. Gli incidente. Quindi si tratta di un mix di cose. Non si è trattato di un solo evento, come invece sembra. E' una combinazione di cose e la cosa più importante è che in futuro vogliamo costruire di nuovo la squadra".

Mick Schumacher, Haas F1 Team, con Guenther Steiner, Team Principal, Haas F1

Mick Schumacher, Haas F1 Team, con Guenther Steiner, Team Principal, Haas F1

Photo by: Andy Hone / Motorsport Images

Su Schumacher, Steiner ha poi aggiunto: "Mick è migliorato molto durante la stagione. Lo avete visto e lo abbiamo visto tutti. Non c'è bisogno che ve lo dica io. Per questo abbiamo avuto bisogno di tanto tempo per decidere. Non abbiamo preso la decisione già prima dell'estate, ci è voluto tanto tempo per decidere cosa fosse meglio per il team, come ho sempre detto. Mick ha guidato bene in alcune gare".

"Penso che a Mick sia mancata l'esperienza in F1 e il fatto di non aver mai guidato per altri team oltre al nostro. Nico, invece, ha già lavorato con 3-4 squadre, quindi ha esperienza e l'esperienza richiede tempo per essere acquisita. Al momento non abbiamo tempo, perché vogliamo progredire. Non vogliamo rimanere dove siamo ora, vogliamo migliorare".

"Non è colpa di Mick se siamo dove siamo. La colpa è anche nostra, ma dobbiamo risalire la china e c'è una strada più breve: prendere un pilota con molta esperienza, che li ha fatto in diverse squadre che si trovano in posizioni simili alla nostra".

Alla domanda se Mick meritasse di trovare un posto dove correre in F1, Steiner ha risposto: "Non posso giudicare io se meriti o meno. Penso che il prossimo anno non ci sarà nessun posto, a meno che alla Williams non succeda qualcosa di molto strano questo fine settimana (si attende la superlicenza conquistata da Logan Sargeant per poi annunciarlo, ndr)".

"Quindi, meritevole o meno, chi sono io per giudicare? Penso che tutti dobbiamo lavorare per qualcosa, nessuno riceve niente gratis. Non abbiamo posti a sedere. non mi piace consigliare ai miei colleghi, agli altri team principal, chi merita cosa. Non voglio trovarmi in questa posizione", ha concluso Steiner.

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