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Intervista

Alonso: ecco perché è ancora una stella della Formula 1

Lo spagnolo ha parlato con Motorsport.com del suo ritorno in Formula 1, smentendo le critiche che lo hanno accompagnato negli ultimi appuntamenti e puntando con decisioni ad un futuro di successi grazie anche alla rivoluzione regolamentare.

Fernando Alonso, Alpine A521

Евгений Сафронов

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Avere daccapo a bordo Fernando Alonso è un bene per la Formula 1. Il due volte campione del mondo è ancora in gamba e la sua leggenda continua dopo un periodo di anni in cui ha raggiunto traguardi che pochi suoi coetanei possono eguagliare.

Sì, Alonso è ancora un pilota che vale la pena ascoltare. Grazie alle sue esperienze in varie categorie, è forse in una posizione unica per commentare il motorsport moderno.

Ovviamente quando ci sono queste superstar nella massima categoria si apre sempre un dibattito sul mancato sbocco per i giovani talenti impossibilitati a raggiungere la Formula 1, ma lo status di Alonso è indiscusso, anche se attualmente si trova alle prese con un compito ben impegnativo: tornare alla vittoria con Alpine.

"È una sfida", commenta lo spagnolo in merito al suo ritorno in F1. "Soprattutto anche a causa dei valori ravvicinati nel gruppo di metà classifica. In passato in un fine settimana perfetto, dando il 105%, o in un brutto fine settimana, dando il 90%, normalmente potevi essere tra il nono e l'undicesimo posto, mentre quest'anno, con il gruppo di mezzo così ravvicinato, puoi essere settimo o quindicesimo con una differenza di soli due decimi, se non svolgi tutto alla perfezione. Noi dobbiamo cercare quella perfezione ogni fine settimana".

Motorsport.com ha avuto l’opportunità di intervistare Alonso, insieme ad un ristretto gruppo di media, in occasione del Gran Premio di Spagna. Durante questo momento sono emersi l'autocompiacimento, l'ironica valutazione dei media stessi ed anche qualche frecciatina contro una delle sue ex squadre. Ma, naturalmente, c'è anche una sostanza affascinante, offerta da un personaggio esperto e coinvolgente.

Fernando Alonso, Alpine A521

Fernando Alonso, Alpine A521

Photo by: Charles Coates / Motorsport Images

Alonso ha chiuso la gara in diciassettesima posizione, il peggior risultato del suo ritorno finora. Ma questo piazzamento non racconta tutta la verità.

Il suo 2021 ha avuto un inizio difficile. Alonso ha perso l'evento di lancio del rebranding Alpine dopo essere stato investito da una macchina mentre andava in bicicletta. Ha riportato la frattura di una mascella e ha dovuto sottoporsi ad un intervento chirurgico per l’inserimento di un paio di piastre di titanio. Questo inconveniente, unito alle restrizioni sui viaggi nel Regno Unito in vigore in quel momento, ha anche fatto sì che fosse in grado di tornare al simulatore Alpine solo poco prima dell'inizio dei test pre-stagionali.

Nello stesso momento la sua squadra ha accusato alcuni problemi di correlazione dei dati con la galleria del vento che hanno rallento lo sviluppo secondo quanto dichiarato da Marcin Budkowski.

Il team ha sofferto le nuove regole relative ai fondi 2021, ed il problema si è aggravato proprio a causa di questa mancanza di correlazione dati che ha avuto un effetto domino per la Alpine.

Nei test in Bahrain la squadra è apparsa un po' sottotono mentre lavorava per valutare l’effetto pratico delle nuove regole aerodinamiche, ma era chiaro che le cose non erano così promettenti come lasciavano presagire i tre podi di fine 2020 ottenuti con Daniel Ricciardo ed Esteban Ocon. In occasione della prima gara, sempre sul tracciato di Sakhir, la Alpine ha raccolto zero punti.

Alonso ha impressionato in qualifica riuscendo ad arrivare in Q3, mentre in gara è stato costretto al ritiro a causa dell’involucro di un panino andato a finire nel condotto del freno posteriore. Ad Imola, invece, è stata una gara caotica iniziata con un’ala danneggiata prima della partenza, a causa di una escursione fuori pista alla Tosa, e conclusa alle spalle di Ocon in decima posizione.

"Ad Imola ho avuto un fine settimana in cui non ero totalmente a mio agio ", ha spiegato Alonso. "E il problema è dovuto al fatto che in Formula 1 ci sono molti media. Si sono scritti molti articoli, e purtroppo tra le gare in Italia ed in Portogallo sono trascorse due settimane. Se ci fosse stato un back to back ci sarebbero state molte meno chiacchiere!”.

"E’ stata una cosa non solo mia, ma anche vissuta da altri piloti che non erano totalmente a loro agio a Imola. Alcuni di loro hanno cambiato squadra quest'anno, e questa è stata una coincidenza che ha alimentato un sacco di chiacchiere. Tuttavia non sto pensando troppo a questo aspetto, non sono troppo preoccupato".

Fernando Alonso, Alpine A521

Fernando Alonso, Alpine A521

Photo by: Andy Hone / Motorsport Images

Allo stesso tempo, quanto sta facendo vedere la Alpine in questa stagione rafforza la percezione che il 2021 sarà interamente dedicato a costruire ciò che verrà in futuro con le nuove regole previste per il 2022. Alonso ha ammesso però come: "ogni fine settimana, quando ti trovi in pista, sei solo una persona competitiva che vuole fare il meglio".

Lo spagnolo ha poi evidenziato come effettivamente le attenzioni della squadra siano rivolte alla rivoluzione regolamentare del prossimo anno.

"Nel quadro generale posso dire che il 2021 è un anno di preparazione, non c'è dubbio. Penso che tutti sulla griglia, dopo il rinvio delle regole dal 2021 al 2022, abbiano accettato questa stagione come un anno di transizione. È un campionato con auto più o meno simili a quelle dell'anno scorso. Ed è una stagione per testare novità come le gare sprint”.

“E’ una stagione di prova, ma noi vogliamo che il 2022 abbia un’altra impronta”.

Sulla base delle due gare che hanno fatto seguito al Gran Premio dell'Emilia Romagna, Alonso si è detto soddisfatto dei progressi di Alpine.

A Imola, la squadra aveva finalmente portato la sua ala anteriore specifica per il 2021, mentre al circuito dell'Algarve Alpine ha apportato modifiche al suo diffusore, ritoccato di nuovo per l'evento di Barcellona. Piccoli cambiamenti ma che hanno funzionato.

Ad Imola il team francese si è confermato come sesta forza, ma aveva colmato un enorme 0,458% di deficit medio rispetto ai giri più veloci prodotti dalla Mercedes, e questo divario è sceso di un altro 0,156% in Portogallo quando il team si è imposto come quarta forza.

Dal GP del Bahrain in poi, è stato Ocon ad ottenere i migliori risultati per il team. In Portogallo ha centrato un brillante sesto tempo in qualifica per poi chiedere settimo in gara dietro Lando Norris e Charles Leclerc, mentre in Spagna ha stupito ottenendo il quinto tempo al sabato.

In gara, però, la strategia a due soste non ha pagato ed il francese ha chiuso in nona posizione ed ha rischiato di essere sopravanzato da un Gasly in rimonta, mentre ad Alonso è andata anche peggio chiudendo in una posizione non rappresentativa del potenziale.

Fernando Alonso, Alpine A521

Fernando Alonso, Alpine A521

Photo by: Zak Mauger / Motorsport Images

Dopo le difficoltà di Imola, ed anche quelle vissute nella fase pre-stagionale, ci si pone la domanda se Alonso debba rivalutare le sue aspettative, incluso il desiderio di lottare per il terzo titolo iridato.

"No", ha risposto in modo inequivocabile. "Continuo a pensare che sono a un punto della mia vita in cui mi sento bene, e mi sento in grado di guidare come non mai. Ma questo non significa che non si trovino difficoltà quando ci si imbarchi in una nuova avventura".

Come detto in precedenza, lo spagnolo può offrire un punto di vista privilegiato sul motorsport in generale vista la sua esperienza con differenti tipologie di vetture.

Le gare sprint, la popolarità offerta alla F1 da Netflix e, forse la cosa più importante di tutte, le nuove regole finanziarie unite ad una modesta forma di bilanciamento delle prestazioni attraverso l'uso di strumenti di progettazione, hanno fatto sì che Alonso sia tornato in un mondo totalmente diverso da quello che ha abbandonato nel 2018?

"No, credo che fosse già in questo stato nel 2018. Penso che dall'arrivo di Liberty Media, lo sport abbia cercato di capire ciò che i fan vogliono. Abbiamo bisogno anche di ascoltare i fan e abbiamo bisogno di mettere su un buon spettacolo la domenica. E penso che Liberty l'abbia capito fin dal primo giorno. Avevano solo bisogno di un paio di anni per sistemarsi e produrre nuove idee”.

"Il tetto dei costi, le regole del 2022, le gare sprint, sono tutte cose che create solo per produrre gare migliori e un migliore intrattenimento per tutti. Quindi, sono felice. Sono contento di tutte le cose che vedo in questo sport. Spero che queste gare sprint siano un successo quest'anno, ma possiamo anche migliorare per il futuro. Quest'anno è solo un test. Forse vedremo cose positive e cose negative, ma credo che siamo tutti sulla stessa barca e stiamo cercando di aiutare Liberty perché tutti godano dei benefici che arriveranno".

Ovviamente, poi, sarà sempre il risultato della pista quello che conterà e potrebbero servire anni di affinamenti prima che un team possa tornare vincente. Dopo alcune prestazioni deludenti ad Alonso sono state poste domande scomode sul suo stato di forma in questo ritorno, ma lo spagnolo ha guadagnato sul campo il diritto di poter replicare a queste insinuazioni.

"Non sono d'accordo con queste critiche e credo che si stiano ingigantendo le problematiche. Sono stato il primo ad ammettere che non ero al 100% a Imola, ma è stata una solo gara e nonostante quello scarso feeling ho finito due decimi (in realtà 8 ndr.) di secondo dietro il mio compagno di squadra!”.

"Alla fine dell'anno potremo tracciare un bilancio. Se avrò faticato più del previsto mi si potrà chiedere perché il mio ritorno si stato più difficile del previsto o cose simili, ma in Bahrain, ero felice e probabilmente ho guidato oltre le prestazioni della vettura, cosa non accaduta ad Imola. Abbiamo bisogno di un paio di gare per sistemare tutto".

Alonso è stato autore di una brillante rimonta in Portogallo ed in Spagna ha combattuto con i denti, mentre a Baku è riuscito a mettere in mostra tutta la sua classe nei caotici due giri finali di gara chiudendo con al sesto posto.

Fernando sta costruendo gara dopo gara il suo feeling con la vettura e non ha nascosto di poter contare sulla sua esperienza ventennale in Formula 1 per riuscire a colmare alcune lacune che, invece, non riuscirebbe a colmare un rookie.

"Prima di tutto a 39 anni sei più maturo e lavori a stretto contatto con la tua squadra. Impari, con l'esperienza, che tutte le persone intorno a te, tutti i tecnici, hanno tutti i parametri e tutte le conoscenze per aiutarti a ottimizzare le prestazioni della macchina. Come ottimizzare le gomme, la tua guida, la tua frenata, ecc.”.

"Quando arrivi in Formula 1 e sei giovane, ascolti tutti, cerchi di capire cosa stanno cercando di dirti, ma poi prevale sempre il tuo istinto di guida quando chiudi la visiera e cerchi solo di andare forte. Questo deriva dal fatto che il tuo background, fino a quel momento, è composto dal karting e dalle formula propedeutiche dove sei da solo e devi sopravvivere”.

"Poi, con il tempo, ti affidi ancora al tuo istinto, sì, ma guidi più come parte della squadra e cerchi di ottimizzare le cose. Non perdi la velocità, ma stai guidando in quello che credi sia il modo più efficiente di guidare la macchina. Forse, a volte, vai anche contro il tuo istinto, ma, alla fine, capisci, credi e ti fidi del fatto che stai facendo il lavoro migliore per la prestazione complessiva".

Alla fine di questa stagione si arriverà ad un punto atteso da tutti. Il cambio regolamentare dovrà essere sfruttato dai team per cercare di mettere fine alla supremazia Mercedes.

Per ogni squadra che ha inseguito la scia del team sette volte campione del mondo la stagione successiva è sempre stata l’occasione di trasformare le speranze di successo in realtà grazie a progetti rivisti da cima a fondo. Alonso, però, sembra non si è sbilanciato in previsioni per il futuro.

"In termini di lotta per il campionato e di altre possibilità è difficile sapere cosa accadrà nel 2022. Solitamente col primo anno di nuove regole c'è sempre una squadra che ottiene qualcosa in più, che interpreta le regole in modo diverso ed ottiene un vantaggio. Tuttavia si spera che dopo due o tre anni ci possa essere una lotta ravvicinata tra più team”.

"Non so se avremo questa competizione ravvicinata già nel 2022, ma sicuramente arriverà perché penso che tutti i regolamenti sono fatti per cercare di avere uno spettacolo migliore".

Se questa valutazione può essere dura da sentire per qualsiasi osservatore di F1 che spera che la prossima stagione possa essere caratterizzata da un cambiamento nei valori di forza, allo stesso tempo accenna ad un qualcosa che dovrebbe comunque rendere piacevole il campionato.

Forse Alonso non vorrà ancora trarre conclusioni premature circa il suo ritorno in Formula 1, ma sta già guardando alle battaglie che verranno dopo il 2022. Tuttavia, anche se nei prossimi anni non dovesse riuscire a raggiungere quell’obiettivo di tornare a lottare per conquistare il terzo titolo iridato, varrà ugualmente la pena ammirare lo spagnolo in pista perché lui è ancora Fernando Alonso.

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