Verstappen attacca: "I chiarimenti Pirelli non mi hanno convinto"
Il pilota olandese è sicuro che verranno alzate le pressioni delle gomme al Paul Ricard: "E questo vorrà pur dire qualcosa...". Max non è soddisfatto delle spiegazioni fornite: "Quanto emerge mi sembra un po' vago". Hamilton, invece risponde di fioretto: "Noi non abbiamo avuto problemi con le gomme e Penso che Pirelli quest'anno abbia fatto un ottimo lavoro. In questo caso non credo che sia colpevole".

Verstappen attacca col macete, Hamilton risponde di fioretto. La questione ‘gomme’ come ampiamente previsto, ha tenuto banco nelle conferenze stampa alla vigilia del Gran Premio di Francia, e i più attesi davanti ai microfoni erano indubbiamente Verstappen e Hamilton, che ‘casualmente’ sono stati convocati insieme.
A rompere gli indugi è stato Max, che come nella migliore tradizione ha indossato la toga difendendo l’operato della Red Bull, chiamata in causa (anche se non in modo esplicito) nell’esito della relazione FIA-Pirelli svolta all’indomani del weekend di Baku.
“Personalmente non sono soddisfatto delle spiegazioni fornite – ha spiegato Verstappen - perché quanto emerge mi sembra un po' vago. L'unica cosa che posso dire è che la squadra ha fatto tutto come andava fatto, sono state seguite tutte le linee guida in merito alle pressioni delle gomme e cose del genere, quindi non c'era nulla da indagare in questo senso".
"Mi aspetto che vengano aumentate le pressioni in questo weekend, sono sicuro al 100%, e probabilmente questa scelta ha qualcosa a che fare con quello che è successo a Baku. Ma sarebbe anche bello sapere se quanto accaduto è stato legato alla pressione degli pneumatici... basta parlare, penso che sarebbe un po' più facile da capire rispetto alle spiegazioni che abbiamo ottenuto finora, perché il team non ha fatto nulla di sbagliato”.
“Hanno spiegato (Pirelli-FIA) che non hanno strumenti di misurazione durante la gara – ha proseguito Verstappen - ma gli abbiamo comunicato le nostre pressioni delle gomme ed erano entro i limiti che avevano stabilito. Se quei limiti non sono corretti non c'è niente che possiamo fare al riguardo, seguiamo solo ciò che è possibile all'interno delle regole".
"Se questo significa che dobbiamo aumentare le pressioni lo faremo, tutti aumenteranno le pressioni, ma se dicono che non avevano le misure corrette, beh, gliele abbiamo date dopo la gara ed è stato dimostrato che non abbiamo fatto nulla sbagliato su quel fronte, l'Aston Martin non ha fatto nulla di male, quindi non possono dare la colpa a noi, e penso che debbano guardare a sé stessi".
"Siamo contenti di poter aiutare, ovviamente, hanno aumentato i limiti di pressione da venerdì a sabato (a Baku) quindi significa qualcosa, ma forse non è bastato. Aumenteremo le pressioni anche qui di sicuro, e speriamo che sia abbastanza”.
Diversa la disamina di Lewis Hamilton, che in modo più sottile ha lanciato un messaggio chiaro, ovvero che Mercedes non ha avuto alcun problema con le gomme.
“Quando si verifica un problema c’è sempre un aumento della pressione – ha spiegato Lewis – e questo è indicativo, molte volte le gomme non funzionano alle pressioni richieste. Da parte nostra non abbiamo avuto problemi con le gomme, penso che (Pirelli) abbiano fatto un ottimo lavoro con gli pneumatici quest'anno, sono più robusti rispetto alla generazione precedente. E in questo caso particolare non credo che Pirelli sia colpevole”.
“Per quanto mi riguarda e per il mio team – ha chiarito Hamilton - ci sono state regole e linee guida chiare su dove e come dobbiamo operare (…). Sono felice che abbiano riconosciuto che hanno bisogno di chiarire la situazione, e penso che ciò che è veramente importante sia il metodo di controllo, poiché finora non hanno controllato come vengono utilizzati gli pneumatici, intendo la pressione e le temperature, e credo che vada fatto in modo migliore. È fantastico che abbiano emesso una nuova direttiva tecnica, ma ora conta quanto sarà fatto materialmente, per assicurarci che tutti siano verificati nel modo migliore possibile”.
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