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WRC | La Hyundai i20 N Rally1 ora è tutta nuova

Hyundai Motorsport ha fatto esordire una i20 N Rally1 tutta nuova rispetto al prototipo con cui ha lavorato fino alla settimana scorsa. Tante le differenze notate nella prima giornata di test con Tanak al volante.

Ott Tanak, Hyundai i20 N Rally1

Ott Tanak, Hyundai i20 N Rally1

Hervé Tusoli

"Credo che solo i cerchioni rimarranno gli stessi (del prototipo). La macchina sarà molto diversa", aveva detto il team director di Hyundai Motorsport, Andrea Adamo, anche ai microfoni di Motorsport.com. Ed è stato di parola. Nella giornata di ieri il team coreano che correrà nel WRC 2022 ha fatto esordire in un test sulle strade francesi la nuova i20 N Rally1 ibrida, la vettura che sarà chiamata a lottare per i titoli iridati rally della prossima stagione.

La nuova vettura, presentatasi per l'occasione tutta bianca, in versione test, senza livrea camuffata, è stata affidata a Ott Tanak. Il pilota estone ha compiuto i primi chilometri con la i20 N Rally1 vicina alla versione definitiva sotto la neve, condizione che potrebbe verificarsi non solo al Rally di Svezia, ma anche al Rallye Monte-Carlo, prologo del Mondiale Rally 2022 previsto dal 20 al 23 gennaio.

In condizioni rese difficili dalla neve, Tanak ha svolto la prima giornata di prove con la nuova vettura, risultando protagonista anche di un'uscita di strada a bassa velocità nel corso della mattinata. L'estone è finito largo dopo aver affrontato una curva destrorsa e il poco grip dovuto alla neve lo ha portato sempre più verso l'esterno della curva durante la percorrenza, fino ad adagiare la macchina fuori dalla striscia d'asfalto.

Un inconveniente che ha rallentato poco Hyundai. Tanak è riuscito a riprendere il test poco dopo e ha proseguito per tutta la giornata, arrivando addirittura a provare la vettura in condizioni di buio, con le luci aggiuntive sul muso, per simulare completamente tutto ciò che il team potrà trovare a Monte-Carlo fra poche settimane. Oggi, invece, al volante della i20 N Rally1 c'è Oliver Solberg, un primo indizio sul fatto che lo svedese possa essere schierato titolare sin dal primo evento del 2022.

Hyundai i20 N Rally1: cosa c'è di nuovo rispetto al prototipo

Come abbiamo detto riprendendo le dichiarazioni di Andrea Adamo: praticamente tutto. Ciò che possiamo analizzare è quello che vediamo dalle foto, dunque i cambiamenti superficiali, quelli sulla carrozzeria, che però sono un chiaro indizio di come e quanto abbia lavorato il reparto progettazione di Alzenau assieme al nuovo arrivato, l'ingegner Christian Loriaux, approdato da M-Sport e autore del progetto Rally1 di Hyundai per il prossimo triennio.

 

 

Partendo dalla zona frontale della vettura, come potete notare nella comparazione fotografica qui sopra dove la vettura a sinistra è il primo prototipo della i20 N Rally1, mentre quella a destra è quella attualmente in uso, dunque la nuova versione, le differenze sono molteplici.

La prima riguarda la sagomatura del paraurti anteriore. Il primo molto alto, con spalle pronunciate e profilate verso i gruppi ottici anteriori. Il secondo, quello nuovo, con un profilo molto più basso e simile a quello attuale delle WRC Plus, pur non adottando i flap che aumentano il carico aerodinamico in quella zona.

Diversa è anche la presa d'aria sopra il logo Hyundai, soprattutto dimensioni e forma. Nuovi anche i tre condotti d'aria accanto alla bocca centrale della i20 N, che sul prototipo erano spesso chiusi mentre ora sono ben visibili (due sul lato sinistro, frontalmente parlando, della vettura, uno più grande sul lato destro).

 

 

Analizziamo ora la parte laterale della vettura. Balza subito all'occhio la diversa forma dei braccetti che fissano alla carrozzeria gli specchietti retrovisori. Questa modifica è legata a quelle fatte all'anteriore e, di conseguenza, alla riprogettazione dell'ala posteriore (che spiegheremo più avanti nell'articolo).

Sono nuovi i passaruota, sia quelli anteriori che quelli posteriori. Molto scavati nella parte anteriore mentre, in quella posteriore, più spessi e simili alla versione già vista sul prototipo usato sino a pochi giorni fa per i test.

Veniamo poi a due novità importanti, le ultime della zona laterale visibile. La prima è la comparsa di una presa NACA sulla fiancata, in direzione del finestrino laterale posteriore ma posta dietro allo sportello. Quell'apertura ha il preciso intento di raffreddare l'impianto frenante delle ruote posteriori. Sul prototipo la presa non era mai stata notata, forse anche per merito della livrea camouflage.

Poi, ecco una differenza considerevole, seppur minima. Dietro al finestrino laterale posteriore - quello che sulle auto di serie consente ai passeggeri di guardare fuori, per intendersi - c'è una fessura da ambedue i lati della macchina ed è un aspetto molto importante per più motivi.

 

Il primo è presto detto: l'apertura serve per convogliare l'aria al pacchetto ibrido che dal 2022 sarà protagonista delle vetture regine del WRC, le Rally1, e posto sull'assale posteriore (schema nella foto sopra). L'apertura in questione era già presente nel prototipo della i20 N Rally1, ma ora è stato sagomato nuovamente.

Prima si trattava di un'apertura verticale, rettangolare con misure simili tra base e altezze delle stesse. Ora, invece, il rettangolo ha misure differenti. Stretto alla base, uno dei due lati lunghi è diagonale e la base superiore è molto più ampia, creando così un passaggio d'aria sempre uguale rispetto all'apertura precedente, ma che ora consente ai flussi d'aria di andare a combaciare con i profili laterali a sbalzo dell'ala posteriore.

 

 

La parte posteriore è forse la più interessante di tutte e per più motivi. Il primo è legato alla soluzione visibile nella parte inferiore, studiata per ridurre il più possibile la perdita di carico aerodinamico dovuta all'eliminazione del diffusore imposta dal regolamento.

Le due fessure laterali, orizzontali, sono state ingrandite rispetto a quelle viste sul prototipo e sono state accorciate. Tra le due feritoie trova ancora posto la finestra per lo scarico, che sarà centrale, ma anche questo è stato ridotto notevolmente nella versione che sta girando in questi giorni in Francia.

Questa soluzione dovrebbe aiutare la i20 N Rally1 a perdere meno carico aerodinamico possibile sfruttando l'aria calda che esce dal pacchetto ibrido (batterie, motore elettrico, inverter) posto sull'assale posteriore. La soluzione ha il compito di creare carico aerodinamico combinando l'aria calda proveniente dal retrotreno e l'energia dell'aria estratta dal fondo della vettura. Questo porta a una rimozione rapida dell'aria nella parte posteriore delle vetture e una pressione inferiore, generando così più carico aerodinamico al posteriore.

 

 

Per concludere, non poteva mancare un'ala posteriore dal disegno completamente differente rispetto a quella usata nei test precedenti. Nella foto a sinistra, qui sopra, la vecchia versione, direttamente derivata dalla i20 Coupé WRC Plus. A destra, invece, quella nuova.

Sulla vettura affidata ieri a Tanak l'impatto della nuova ala, dal punto di vista visivo, è stato netto. Rispetto alla versione precedente quella nuova è molto più squadrata e "verticale". I profili principali laterali non sono più sdraiati, ma assomigliano molto a quelli di un'ala posteriore delle Formula 1.

Anche il profilo principale orizzontale, chiamato main plane, è privo di arcuature. Ai lati, poi, ecco due mini ali con profilo orizzontale a sbalzo, che raccolgono i flussi derivanti dall'anteriore e dalla parte centrale della vettura per generare carico aerodinamico. E' anche per l'adozione di questa nuova ala che Hyundai ha deciso di modificare le prese d'aria destinate alla refrigerazione del pacchetto ibrido, in modo tale da non andare a inficiare su flussi e vortici provenienti dalla parte anteriore.

Quanto descritto è solo ciò che a oggi è stato possibile vedere a occhio nudo della nuova i20 N Rally1 ibrida. Ma siamo certi che anche sotto pelle sia stata notevolmente modificata grazie a uno sforzo di risorse importante da parte degli uomini e della Casa coreana.

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