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MotoGP | Marquez: "Sono qui per correre, ma devo ricostruire la fiducia"

L'ennesimo infortunio non sembra aver scalfito l'approccio di Marc, anche se sugli obiettivi per il weekend di Austin è stato molto cauto, dicendo che la prima cosa da fare è ricostruire la sua fiducia dopo lo spavento di Mandalika. Tuttavia, sa anche che non è realistico pensare di non cadere più, con la consapevolezza che la diplopia potrebbe sempre bussare alla sua porta.

Marc Marquez, team Repsol Honda

Foto di: Gold and Goose / Motorsport Images

Marc Marquez ha vissuto delle giornate molto difficili. Per l'ennesima volta negli ultimi due anni. Ma il momento peggiore sembra essere alle spalle. La scorsa settimana, quando il pilota di Cervera era a casa per recuperare dal problema di diplopia (vista sdoppiata) generato dall'incidente del Warm-Up di Mandalika, suo fratello Alex aveva detto dall'Argentina di non averlo mai visto tanto giù a livello morale.

Fortunatamente, la visita di controllo a cui si è sottoposto lunedì ha evidenziato che la vista sdoppiata era ormai superata, quindi l'otto volte campione del mondo ha avuto modo di fare un breve test su una Honda CBR600 ad Alcarras, per poi mettersi in viaggio alla volta di Austin, una pista su cui ha vinto 7 delle 8 gare disputate dalla MotoGP. Anche se rischiando ci sarebbe stata una possibilità di correre anche in Argentina, per Marc essere in Texas sembra essere davvero un bel sollievo.

"Diciamo che è stata una settimana difficile, ma sono fortunato perché il problema che ho avuto alla vista mi ha creato meno problemi dell'ultima volta. Sono stato vicino ad andare in Argentina, ma non ero abbastanza motivato a correre il rischio. Ne abbiamo parlato con i dottori, quindi ho preferito rimanere a casa per rilassare e ricominciare ad allenarmi nel modo migliore. Questa settimana ho avuto un'altra visita e la vista andava bene, quindi ho provato a salire in moto. Diciamo che non arrivo proprio al meglio delle mie condizioni, però cercheremo di fare un buon weekend", ha detto Marquez durante la conferenza che ha aperto il Gran Premio delle Americhe.

L'incidente di Mandalika è stato probabilmente uno dei più brutti della sua carriera, ma Marc ha rivelato che i suoi ricordi sono molto offuscati. E questo forse potrebbe anche essere un piccolo vantaggio per ritrovare il feeling.

"Sinceramente, non ricordo molto dell'incidente. Diciamo che ricordo quello che ho visto nei video, non quello che ho provato in quel momento. Il Gran Premio dell'Indonesia però è stato uno dei peggiori della mia carriera. Sono caduto tante volte, troppe volte. Molte di queste cadute non le ho capite, anche perché ho fatto un highside con una gomma nuova al posteriore. Questo comunque ormai è il passato e adesso è arrivato il momento di riconsolidare la fiducia. Comunque più che l'incidente, è stato difficile affrontare quello che è successo la settimana dopo. Ma ora sono qui e questa è la cosa più importante".

Dopo le grandi discussioni che ci sono state nelle ultime settimane tra la Honda e la Michelin riguardo alla carcassa posteriore scelta per il weekend di gara, diversa da quella utilizzata nei test di febbraio, Marquez ha cercato di non gettare altra benzina sul fuoco quando gli è stato chiesto se questo possa aver influito sul suo incidente.

"L'ultimo incidente in Indonesia è stato pesante e durante tutto il fine settimana abbiamo avuto un sacco di problemi con il posteriore. Stavamo mettendo molto peso sul posteriore, ma poi quando abbiamo messo la gomma nuova spingeva molto sull'anteriore e per questo motivo sono caduto in qualifica".

"Per il warm-up abbiamo provato a fare un piccolo cambiamento per cercare di capire, ma è stato il problema per tutto il fine settimana e sono caduto nel punto peggiore, e in un punto che non mi sarei aspettato. Sono stato fortunato perché, ok, ho avuto il problema alla vista, ma il mio fisico era a posto. Quindi, anche se ho saltato quella gara e l'Argentina, mi sento fortunato per quell'incidente. La ragione penso sia stata la carcassa diversa sul posteriore: non ci siamo adattati bene o non abbiamo modificato a dovere il set-up".

Marc Marquez, team Repsol Honda

Marc Marquez, team Repsol Honda

Photo by: Gold and Goose / Motorsport Images

Durante la conferenza, il #93 ha anche detto di dover ancora superare l'ultima visita per essere dichiarato "fit", anche se la considera chiaramente un proforma: "Ho il controllo medico alle 13:30. Ma naturalmente se sono qui ci vedo, perché o vedi o non vedi. Non puoi strizzare gli occhi per vedere meglio. Ho già provato su una moto ad Alcarras e non è stato un problema. Vedremo durante il fine settimana come andrà".

Riguardo alla possibilità che possa accadere un nuovo episodio di diplopia, non ci ha girato troppo intorno ed ha ammesso che il dottore di fatto gli ha detto che quella sarà una sorta di spada di damocle che peserà sulla sua testa per il resto della sua carriera.

"E' già la seconda volta che ho problemi alla vista in sei mesi. Ho chiesto al mio medico quale sia la percentuale che possa riaccadere di nuovo. Purtroppo mi ha detto che l'impatto è stato violento, ma che avrei lo stesso rischio questo weekend, tra un anno o tra due, perché quando prendo certi colpi, si crea questo problema. E' uno dei miei punti deboli, ma io sono qui per correre. Non posso pensare di non cadere, perché so che c'è il rischio. Ma è la mia passione, quindi sono qui per correre, non per pensare agli infortuni".

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Su questa pista ha una tradizione davvero favorevole, visto che per anni è stato praticamente imbattibile ad Austin. Vista la situazione, però, il suo obiettivo primario per questo fine settimana è quello di provare a ricostruire la sua fiducia in sella alla RC213V.

"Vincere? Ovviamente è possibile, ma diciamo che non è il modo migliore per approcciare a questo weekend. Veniamo dall'Indonesia, che è stata difficilissima, inoltre ho ricominciato ad allenarmi solo pochi giorni fa ad un ritmo normale. Per questo non penso a vincere la gara, ma consolidare e ricostruire la mia fiducia. Rispetto al Qatar, a livello fisico mi sento un po' meglio, ma a livello di fiducia mi sento molto peggio, perché quello di Mandalika non è stato un weekend facile e mi ha creato un altro infortunio legato alla vista, quindi questo mi spaventa. A parte questo, il campionato è ancora aperto, ma non è il nostro target per il Gran Premio delle Americhe".

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