Scott Dixon vince al Texas Speedway e si porta in testa al campionato
Il veterano ha sfruttato al meglio una serata in cui i motori Honda hanno consumato meno e le vetture della Penske hanno avuto grossi problemi di blistering.
Foto di: Michael L. Levitt LAT Photo USA
Scott Dixon si è portato al comando della classifica di campionato della Indycar vincendo la gara del Texas Speedway, approfittando anche dei guai che hanno colpito le vetture della Penske.
La Penske aveva piazzato una bella tripletta in qualifica, con la pole di Josef Newgarden davanti a Simon Pagenaud e Will Power, anche se i primi due si sono ritrovati a fare da spettatori virtuali nel corso della gara.
Newgarden ha perso quasi subito la leadership, a causa di blistering piuttosto marcato sulle sue gomme, che lo ha obbligato ad un pit stop extra, ma anche perché i motori Chevrolet hanno dimostrato di consumare di più rispetto agli Honda.
Questa situazione ha rapidamente favorito quindi Alexander Rossi, Robert Wickens e Scott Dixon, che si sono portati al vertice poco prima della metà della corsa.
Proprio a metà della gara Wickens ha ceduto la leadership a Dixon, lanciandolo verso la possibilità di conquistare una vittoria pesante. Un bel colpo per il veterano della Ganassi Racing, che fino allo scorso weekend a Detroit non aveva comandato neppure un giro in questa stagione.
La situazione per lui si è complicata quando al giro 173 dei 243 previsti Ed Carpenter e Wickens sono entrati in contatto, costringendo la direzione gara ad esporre la bandiera gialla e cancellando il loro vantaggio in classifica.
Sia Dixon che Rossi hanno effettuato il loro pit stop in situazione di Caution ed è qui che il neozelandese ha preso il suo vantaggio su Rossi, favorito da un malfunzionamento del sistema di rifornimento della Andretti Autosport.
Il pilota della Ganassi Racing si è quindi rimesso al comando, ma ha dovuto fare i conti con un'altra ripartenza, quando a 24 giri dal termine c'è stato un altro incidente che ha coinvolto Zachary Claman de Melo e Will Power.
Tuttavia, Dixon non si è fatto prendere dal panico ed è rimasto in testa incontrastato fino alla bandiera a scacchi, che gli ha consegnato la leadership in campionato con 23 punti di vantaggio, mentre alle sue spalle alla fine si sono piazzati Pagenaud e Rossi.
La vettura di Pagenaud è stata quella che ha gestito meglio le gomme tra quelle della Penske, mentre Rossi ha nuovamente regalato spettacolo, con una serie di sorpassi davvero clamorosi che gli hanno permesso di ottenere il suo quinto podio stagionale.
Ai piedi del podio c'è James Hinchcliffe con la vettura della SMP, bravissimo a rimontare dalla 15esima posizione in griglia. Continuando a scorrere la classifica troviamo poi due veterani come Ryan Hunter-Reay e Graham Rahal, quest'ultimo autore di una bella gara dopo una qualifica disastrosa chiusa al 20esimo posto.
Il suo compagno di squadra Takuma Sato ha chiuso settimo, davanti ad un Sebastien Bourdais che ha pagato a caro prezzo la Caution innescata da Wickens e Carpenter, precipitando nei bassi fondi della classifica. Il francese però è stato bravo a rimontare nel finale.
A completare la top 10 troviamo poi Ed Jones e Charlie Kimball, mentre Josef Newgarden ha vissuto una serata davvero complicata e non è riuscito a fare meglio del 13esimo posto finale. E' andata peggio a Marco Andretti, che ha buttato via una potenziale top 5 stallando al pit stop.
Da incubo la serata della AJ Foyt Racing: Matheus Leist è stato costretto al ritiro da un principio d'incendio patito dopo appena 7 giri, mentre Tony Kanaan è finito a muro alla curva 2, danneggiando una sospensione.
Cla | # | Pilota | Giri | Tempo | Gap | Distacco | Mph | Pits | Ritirato | Punti | |
---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
1 | 9 | Scott Dixon | 248 | 2:00'53.2155 | 177.250 | 4 | 53 | ||||
2 | 22 | Simon Pagenaud | 248 | 2:00'57.5098 | 4.2943 | 4.2943 | 177.145 | 4 | 41 | ||
3 | 27 | Alexander Rossi | 248 | 2:00'57.7825 | 4.5670 | 0.2727 | 177.138 | 4 | 36 | ||
4 | 5 | James Hinchcliffe | 248 | 2:00'58.3024 | 5.0869 | 0.5199 | 177.126 | 4 | 32 | ||
5 | 28 | Ryan Hunter-Reay | 248 | 2:00'59.9456 | 6.7301 | 1.6432 | 177.086 | 5 | 30 | ||
6 | 15 | Graham Rahal | 248 | 2:01'00.4899 | 7.2744 | 0.5443 | 177.072 | 5 | 29 | ||
7 | 30 | Takuma Satō | 248 | 2:01'01.5612 | 8.3457 | 1.0713 | 177.046 | 5 | 26 | ||
8 | 18 | Sébastien Bourdais | 248 | 2:01'02.6678 | 9.4523 | 1.1066 | 177.019 | 5 | 24 | ||
9 | 10 | Ed Jones | 248 | 2:01'18.3093 | 25.0938 | 15.6415 | 176.639 | 6 | 23 | ||
10 | 23 | Charlie Kimball | 247 | 2:01'08.4623 | 1 Lap | 1 Lap | 176.165 | 5 | 20 | ||
11 | 21 | Spencer Pigot | 247 | 2:01'10.3201 | 1 Lap | 1.8578 | 176.120 | 5 | 19 | ||
12 | 59 | Max Chilton | 247 | 2:01'18.3742 | 1 Lap | 8.0541 | 175.925 | 5 | 18 | ||
13 | 1 | Josef Newgarden | 244 | 2:00'53.5965 | 4 Laps | 3 Laps | 174.382 | 7 | 19 | ||
14 | 98 | Marco Andretti | 244 | 2:00'54.3484 | 4 Laps | 0.7519 | 174.364 | 4 | 16 | ||
15 | 88 | Gabby Chaves | 240 | 2:00'54.5636 | 8 Laps | 4 Laps | 171.500 | 7 | 15 | ||
16 | 26 | Zach Veach | 238 | 2:01'02.4786 | 10 Laps | 2 Laps | 169.886 | 6 | 14 | ||
17 | 19 | Zachary DeMelo | 205 | 1:38'12.7417 | 43 Laps | 33 Laps | 180.344 | 4 | Accident | 13 | |
18 | 12 | Will Power | 204 | 1:36'31.5335 | 44 Laps | 1 Lap | 182.600 | 3 | Accident | 12 | |
19 | 6 | Robert Wickens | 171 | 1:15'27.6505 | 77 Laps | 33 Laps | 195.789 | 2 | Accident | 12 | |
20 | 20 | Ed Carpenter | 168 | 1:15'27.2176 | 80 Laps | 3 Laps | 192.372 | 3 | Accident | 10 | |
21 | 14 | Tony Kanaan | 31 | 25'01.3619 | 217 Laps | 137 Laps | 107.039 | 2 | Accident | 9 | |
22 | 4 | Matheus Leist | 5 | 2'12.7157 | 243 Laps | 26 Laps | 195.305 | Fire | 8 |
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