Iscriviti

Sign up for free

  • Get quick access to your favorite articles

  • Manage alerts on breaking news and favorite drivers

  • Make your voice heard with article commenting.

Motorsport prime

Discover premium content
Iscriviti

Edizione

Italia

IndyCar | Scott Dixon trionfa nel caos di Nashville

Il pilota del team Ganassi è riuscito ad emergere in una gara caratterizzata da numerose interruzioni, ed anche un rossa, ed ha conquistato il successo numero 53 in carriera.

Scott Dixon, Chip Ganassi Racing Honda

Foto di: Gavin Baker / LAT Images

Dopo un ritardo di 1 ora e 45 minuti a causa di un fulmini nella zona, la gara ha preso il via e nonostante le chiazze di umido sul tracciato tutte le vetture sono partite con gomme da asciutto, con Josef Newgarden e Will Power con gomme prime.

La partenza iniziale ha visto Scott McLaughlin conservare la prima posizione dopo aver ottenuto la pole, mentre gli sforzi di Romain Grosjean per infilarsi dietro di lui hanno fatto finire Christian Lundgaard a muro, facendogli perdere slancio e permettendo a Palou di passare all'esterno alla curva 9. Dietro di loro, Pato O'Ward era quinto, mentre David Malukas non ha avuto problemi a passare Newgarden con le prime e due giri dopo Simon Pagenaud ha fatto lo stesso con Power per lo stesso motivo.

Colton Herta, nel tentativo di superare  all'esterno la vettura di Dalton Kellett è andato ad impattare contro il muro di gomme rendendo necessario un pitstop per una nuova ala anteriore. Anche il compagno di squadra Alexander Rossi, che partiva indietro, è rientrato ai box ma per montare gomme prime.

In testa McLaughlin ha guadagnato 1,4 secondi su Grosjean, mentre Palou seguiva la vettura del team  Andretti ad un distacco simile, ma sotto la pressione di Lundgaard. O'Ward era quinto davanti a Malukas, Newgarden, Pagenaud, Power e Graham Rahal, mentre Scott Dixon è risalito dal 14° posto in griglia all’undicesima. Il suo compagno di squadra, Marcus Ericsson, ha invece perso terreno a causa di una penalità per jump start.

La prima caution è scattata all'ottavo giro per un lungo di Rossi e un successivo stallo alla curva 10. Il pilota è stato tamponato, ma è stato costretto a fare un giro di pista. È stato fatto ripartire ma, come il compagno di squadra Herta, era ormai a un giro di distanza. Ha quindi colto l'opportunità di rientrare ai box, così come Helio Castroneves e Jimmie Johnson.

La gara è ripresa all'11° giro e O'Ward ha superato Lundgaard per il quarto posto, mentre Newgarden, Pagenaud e Power hanno fatto precipitare Malukas al nono posto e Rinus VeeKay ha infilato la sua vettura davanti a Dixon.

Al tredicesimo giro Lundgaard ha compiuto una splendida mossa all'esterno di O'Ward dopo aver superato il pilota dell'AMSP alla curva 4 e ha recuperato la quarta posizione.

Rahal ha passato Malukas per il nono posto al 17° giro, ed al 18° giro, Newgarden ha passato O’Ward per il quinto posto mentre Pagenaud, entrato ai box per passare alle gomme prime, ha consentito a Power di avvicinarsi a O'Ward.

Non volendo rimanere a piedi in caso di caution, Palou è rientrato ai box dalla terza posizione con le gomme posteriori molto usurate e successivamente è scattata la caution a causa di Castroneves andato in testacoda all'uscita della curva 3.

All'apertura dei box tutti coloro che non si erano ancora fermati hanno colto l'occasione, lasciando Palou in testa davanti a Jimmie Johnson, Pagenaud, Kyle Kirkwood e Malukas. McLaughlin era sesto davanti a Grosjean, Power, Lundgaard, O'Ward, Newgarden e Rahal. Tuttavia, questo ordine non è durato a lungo, e nemmeno il periodo di bandiera verde.

Rahal ha tamponato O'Ward alla curva 6, rompendo l'ala anteriore e spingendo la vettura dell’AMSP contro il posteriore della Penske di Power. L'auto di O'Ward ha perso la trazione a causa dell'impatto e si è fermata, mentre Rahal è andato a sbattere contro il muro alla curva 7. L'ala anteriore si è poi incastrata sotto le ruote anteriori, e dopo un forte contatto con il muro, quando è tornato ai box la sua auto era troppo danneggiata per continuare.

Simon Pagenaud, Meyer Shank Racing Honda

Simon Pagenaud, Meyer Shank Racing Honda

Photo by: Gavin Baker / Motorsport Images

Questo incidente ha avuto effetti a catena più indietro, eliminando Kellett e De Silvestro e penalizzando Callum Ilott che è rimasto in panne, mentre Dixon ha subìto una foratura e un altro problema alla ruota posteriore.

La ripartenza al 34° giro ha visto Palou precedere Pagenaud, Malukas, McLaughlin, Johnson, Kirkwood, Power, Lundgaard e Felix Rosenqvist. La gara è ripartita giusto il tempo di permettere a Kirkwood e Grosjean di aggirare Johnson e a VeeKay di sopravanzare Lundgaard, poi sono scattate le bandiere, non per Ilott e Rossi che scomparivano nella via di fuga della curva 9, ma per Devlin De Francesco e Takuma Sato che si scontravano tra loro per poi finire a muro.

All'apertura dei box, Newgarden e Dixon hanno deciso immediatamente di effettuare il pit uscendo rispettivamente 17° e 18°.

Alla ripartenza al 42° giro, Palou è stato messo nel mirino da Pagenaud, ma ha resistto alla curva 9, mentre McLaughlin ha passato Malukas e VeeKay per poi superare Power e conquistare l'ottava posizione. Un giro dopo, si è sbarazzato di Johnson.

McLaughlin era intenzionato a inseguire Palou e alla curva 11 ha passato in picchiata la Meyer Shank-Honda; mezzo giro dopo Malukas ha sopravanzato anche Pagenaud, mentre Grosjean ha superato il connazionale al 44° giro. Nel frattempo, anche la giornata di Power stava peggiorando con problemi al cambio che lo hanno fatto precipitare in dodicesima posizione al 47° giro, dietro al principale rivale per il titolo, Ericsson. Poi Rossi ha passato la Penske #12 al 49° giro.

Power, Dixon, Lundgaard e VeeKay sono rientrati ai box al 50° giro e i primi tre sono stati molto fortunati, perché VeeKay ha impattato contro il retrotreno della vettura di Rahal.

Con la successiva gialla tutti gli ex protagonisti sono rientrati ai box, lasciando Newgarden in testa - ma con la necessità di un'altra sosta - davanti a Dixon, Lundgaard, Power, Harvey. Palou è emerso in sesta posizione, mentre McLaughlin ha effettuato una sosta lenta ed è scivolato 15°.

Mentre Palou passava Power - presto seguito da Malukas e Herta - McLaughlin era già ottavo e passava a sua volta il pilota del team Penske con problemi al cambio. Al 62° giro Power è scivolato dietro Kirkwood, Grosjean, Ericsson e Rossi.

Newgarden stava ormai andando a tavoletta, consapevole di dover effettuare una sosta tardiva. Il suo compagno di squadra McLaughlin è saslito in sesta posizione davanti a Malukas e quest’ultimo è stato poi preda di Kirkwood.

Il duello, però è finito alla curva 9 del 64° giro, quando Kirkwood si è tuffato all'interno dell'auto di Coyne, che gli ha chiuso la porta ed i due sono andati a sbattere contro il muro di gomme.

In regime di gialla, Newgarden è rientrato ai box lasciando Dixon davanti a Lundgaard e Palou, che aveva subìto danni all'ala anteriore sinistra mentre passava Power.

La verde è stata sventolata a 10 giri dalla fine e McLaughlin ha passato Herta e poi Palou per il terzo posto, mentre Grosjean ha superato anche Herta. Nel frattempo, Ericsson ha perso diverse posizioni per un problema tecnico.

Al 73° giro, Johnson è stato protagonista di un incidente alla curva 4 facendo scattare un'altra gialla, che ha lasciato solo quattro giri per il resto della gara... o almeno così sarebbe stato.

Newgarden ha tentato una mossa molto audace alla curva 9, tuffandosi all'interno di Grosjean a una velocità molto elevata con le gomme fredde ed ha spinto la vettura del team Andretti contro il muro, facendo scattare prima la gialla e poi la rossa. In regime di gialla la vettura di Ericsson è stata ritirata, mentre le altre vetture si sono dirette ai box per attendere le operazioni di ripristino.

I motori sono stati riaccesi con un giro e mezzo da disputare in regime di verde , dato che le ripartenze avvengono in curva 9. Dixon non è andato in fuga, ma ha mantenuto la testa della corsa e ha preceduto McLaughlin di appena un decimo sotto la bandiera a scacchi, mentre Palou, Rossi, Herta, Newgarden e Rosenqvist hanno fatto retrocedere Lundgaard all'ottavo posto nel giro di tre miglia.

Harvey ha ottenuto il nono posto davanti a Pagenaud ed un frustrato Power che ha ancora sei punti di vantaggio in campionato, ma su Dixon. Quest’ultimo ha conquistato la 53a vittoria, superando Mario Andretti e conquistando il secondo posto nella classifica dei vincitori di tutti i tempi, alle spalle di AJ Foyt.

Cla Pilota Team Giri Tempo Gap Distacco Mph Punti
1 New Zealand Scott Dixon United States Chip Ganassi Racing 80 2:06'24.2439     94.585  
2 New Zealand Scott McLaughlin United States Team Penske 80 2:06'24.3506 0.1067 0.1067 94.888  
3 Spain Álex Palou United States Chip Ganassi Racing 80 2:06'24.8539 0.6100 0.5033 94.704  
4 United States Alexander Rossi United States Andretti Autosport 80 2:06'25.1851 0.9412 0.3312 94.805  
5 United States Colton Herta United States Andretti Autosport 80 2:06'25.6381 1.3942 0.4530 94.675  
6 United States Josef Newgarden United States Team Penske 80 2:06'26.4267 2.1828 0.7886 94.814  
7 Sweden Felix Rosenqvist United States Schmidt Peterson Motorsports 80 2:06'27.0865 2.8426 0.6598 93.924  
8 Denmark Christian Lundgaard United States Rahal Letterman Lanigan Racing 80 2:06'27.5163 3.2724 0.4298 93.109  
9 United Kingdom Jack Harvey United States Rahal Letterman Lanigan Racing 80 2:06'28.3999 4.1560 0.8836 94.079  
10 France Simon Pagenaud United States Michael Shank Racing 80 2:06'28.6439 4.4000 0.2440 93.852  
11 Australia Will Power United States Team Penske 80 2:06'31.0282 6.7843 2.3843 91.447  
12 Netherlands Rinus van Kalmthout United States Ed Carpenter Racing 79 2:06'31.5440 1 Lap 1 Lap 91.300  
13 Brazil Helio Castroneves United States Michael Shank Racing 79 2:06'31.7230 1 Lap 0.1790 91.358  
14 Sweden Marcus Ericsson United States Chip Ganassi Racing 76 2:00'53.0723 4 Laps 3 Laps 76.909  
15 United Kingdom Callum Ilott Juncos Hollinger Racing 76 2:06'34.0526 4 Laps 5'40.9803 91.583  
16 France Romain Grosjean United States Andretti Autosport 75 1:59'09.0369 5 Laps 1 Lap 65.012  
17 United States Conor Daly United States Ed Carpenter Racing 74 2:06'33.5754 6 Laps 1 Lap 90.774  
18 United States Jimmie Johnson United States Chip Ganassi Racing 72 1:53'39.6678 8 Laps 2 Laps 94.338  
19 United States David Malukas United States Dale Coyne Racing 63 1:38'21.8847 17 Laps 9 Laps 97.411  
20 United States Kyle Kirkwood United States A.J. Foyt Enterprises 63 1:38'22.2971 17 Laps 0.4124 98.609  
21 Japan Takuma Satō United States Dale Coyne Racing 32 50'40.4050 48 Laps 31 Laps 67.048  
22 Canada Devlin DeFrancesco United States Andretti Autosport 32 50'40.8687 48 Laps 0.4637 67.559  
23 United States Graham Rahal United States Rahal Letterman Lanigan Racing 29 1:19'25.4317 51 Laps 3 Laps 92.449  
24 Mexico Patricio O'Ward United States Schmidt Peterson Motorsports 25 36'47.7812 55 Laps 4 Laps 74.486  
25 Canada Dalton Kellett United States A.J. Foyt Enterprises 25 36'50.8121 55 Laps 3.0309 78.482  
26 Switzerland Simona De Silvestro Paretta Autosport 25 36'51.8807 55 Laps 1.0686 78.226  

Be part of Motorsport community

Join the conversation
Articolo precedente IndyCar | Rossi interrompe il digiuno con il successo all'IMS
Prossimo Articolo IndyCar | Team RLLR: Lundgaard rinnova con un pluriennale

Top Comments

Non ci sono ancora commenti. Perché non ne scrivi uno?

Sign up for free

  • Get quick access to your favorite articles

  • Manage alerts on breaking news and favorite drivers

  • Make your voice heard with article commenting.

Motorsport prime

Discover premium content
Iscriviti

Edizione

Italia