Verstappen vince il GP d'Austria e Vettel, terzo, torna leader del mondiale!
Max Verstappen regala il successo alla Red Bull sulla pista di casa di Mateschitz, ma il doppio ritiro delle Mercedes spiana la strada alla Ferrari con Raikkonen secondo e Vettel terzo: il tedesco ha di nuovo un punto di vantaggio su Hamilton.
Foto di: Andrew Hone / Motorsport Images
Che gara! Max Verstappen vince il GP d'Austria sulla pista del patron della Red Bull, Dietrich Mateschitz, mentre la Ferrari conquista le altre due posizioni del podio con Kimi Raikkonen e Sebastian Vettel. Il tedesco con il terzo posto va in testa a mondiale piloti con un punto di vantaggio su Lewis Hamilton, perché la gara di Spielberg è stata la "Caporetto" della Mercedes che ha collezionato due ritiri per problemi di motore.
Il nono appuntamento del mondiale di F1 ha offerto uno spettacolo incredibile con colpi di scena a ripetizione, sorpassi e ritiri eccellenti e tanto che alla fine hanno concluso i 71 giri a pieni giri solo i tre piloti che sono saliti sul podio. E' vero che la pista è corta, ma si dimostra quanto i top team siano in grado di fare la differenza sugli altri: finora si sono divisi tre vittorie per ciascuno Mercedes, Ferrari e, adesso, Red Bull.
Max Verstappen ha dimostrato qual è il valore del suo talento perché l'olandese, osannato a squarciagola da due tribune interamente arancioni, ha saputo gestire il blistering che è comparso sulle gomme della sua RB14 senza dover fare ricorso ad una seconda sosta come è successo a Daniel Ricciardo prima del ritiro per il cedimento del motore Renault.
Max il successo lo ha costruito con un'ottima partenza, quando è riuscito a mettersi in coda alle due Mercedes che avevano dato il ritmo alla prima parte della gara con Hamilton in testa a dettare il passo e Bottas, secondo, capace di recuperare ben due posizioni con un doppio sorpasso all'esterno dopo un'esitazione. Sembrava che in Stiria si dovesse assistere al solito copione con le Mercedes davanti, ma il primo campanello d'allarme è suonato al 14esimo giro quando Valtteri Bottas ha dovuto accostare nella via di fuga della curva 4 la sua freccia d'argento, afflitta dall'ennesima perdita d'acqua.
Lo stesso spartito è stato suonato quarantanove giri dopo quando anche Lewis Hamilton ha dovuto parcheggiare la W09 per un calo della pressione benzina. Due frecce d'argento e due motori ko. Si tratta di un fatto epocale nell'era ibrida, dopo che la squadra aveva preso una topica quando era stata imposta la VSC per spostare la macchina di Bottas.
Tutti i piloti di vertice sono tornati al box per effettuare il cambio gomme, non il leader della corsa, Lewis Hamilton, che è rimasto in pista ed è stato costretto alla sosta al 25esimo giro: l'inglese a gara ripresa è finito dietro a Ricciardo al quinto posto e in quel momento il campione del mondo ha capito che la sua squadra aveva buttato via una vittoria. Non poteva immaginare l'epilogo che sarebbe seguito dopo con un ritiro che è arrivato dopo 33 GP (non accadeva dal GP della Malesia del 2016!).
Max Verstappen ha mandato in visibilio il pubblico del Red Bull Ring, ma il colpaccio lo ha fatto la Ferrari che, in un colpo solo, ha conquistato la testa del mondiale piloti con Sebastian Vettel e quella del Costruttori, costruendo un vantaggio di 10 punti sulla Mercedes (247 a 237 punti) che lascia l'Austria scornata.
Kimi Raikkonen, dopo una spettacolosa partenza quando si è infilato fra le due Mercedes, è stato costretto a girare largo alla prima curva, mostrando poi un paio di sbavature. Ma poi, una volta trovato il suo passo, ha mostrato una grande consistenza che lo ha portato al secondo posto a 1"5 dal vincitore, ottenendo il giro più veloce in 1'06"957, tenendo a distanza i compagno di squadra, Sebastian Vettel che non si è mai avvicinato a una distanza per usare il DRS e tentare un sorpasso.
Raikkonen con questo posto d'onore sale anche al terzo posto della classifica iridata con 101 punti a 45 lunghezze dal suo "capitano". In molti si aspettavano che prima o poi sarebbe arrivato l'ordine via radio a Iceman di cedere la posizione a Sebastian: onore al merito per la sportività del Cavallino. La Mercedes aveva annunciato prima della gara che non avrebbe fatto gioco di squadra, la Ferrari lo ha dimostrato con i fatti.
Vettel coglie un podio che vale una vittoria, ma il tedesco può recriminare per la penalità presa in maniera sciocca ieri, altrimenti avrebbe avuto la possibilità di imporsi per davvero. Il tedesco dopo un avvio difficile nel quale era rimasto inchiodato al sesto posto ha saputo impostare la sua andatura, portando a Lewis Hamilton un sorpasso in pista al 39esimo giro, preparato con un attacco all'esterno che è stato accolto dal pubblico con un boato.
Sebastian raddrizza un weekend che era cominciato nel modo peggiore per lui (era scivolato da terzo a sesto in griglia per aver bloccato Sainz durante le qualifiche) e parte per Silverstone con la consapevolezza che la Ferrari SF71H, ancora in versione standard, ha saputo tenere il passo della Mercedes spec 2 che, invece, ha steccato con un doppio, pesantissimo ritiro.
Avevamo detto stamane che la Mercedes ha perso la supremazia di motore a favore della Ferrari e il risultato di oggi ha puntualmente confermato la nostra tesi: del resto ci sono ben sei motori del Cavallino nei primi dieci e anche questo vorrà pur dire qualcosa!
Detto dei top team è giusto mettere in rilievo la prestazione della Haas che coglie quel quarto e quinto posto che avrebbe potuto realizzare già in Australia, nella gara del debutto, se un doppio ritiro non avesse rovinato il sogno di Gunther Steiner che aveva visto fermarsi entrambe le vetture per un unsafe release al pit stop.
Due Haas a punti vogliono dire che finalmente Romain Grosjean è riuscito a vedere la bandiera a scacchi dopo nove gare: il francese, indenne da errori, ha fatto una corsa perfetta davanti a Kevin Magnussen che, per una volta, è tornato al ruolo di scudiero.
La Force India ha raddrizzato un week end storto con un sesto e settimo posto con Esteban Ocon davanti a Sergio Perez: il messicano con gomme più fresche era stato mandato all'attacco di Magnussen, ma quando il team si è reso conto che il sorpasso era impossibile ha reso, giustamente, la posizione al francese. Fair play fra i due, dopo lo dure sportellate dello scorso anno.
Consistente la prestazione di Fernando Alonso che ha portato all'ottavo posto una recalcitrante McLaren: lo spagnolo è scattato dalla pit lane dopo i cambiamenti in parco chiuso di MGU-K e ala anteriore. Il due volte campione del mondo non ha perso la voglia di lottare. Chissà che non voglia restare nel Circus...
Molto bene anche la Sauber che ha portato in zona punti entrambi i piloti: Charles Leclerc ha concluso nono, seguito dallo svedese Marcus Ericsson. Il monegasco sta diventando un martello visto che è la quinta volta che raccoglie dei punti negli ultimi sei appuntamenti.
Pierre Gasly con la Toro Rosso ha dovuto ridurre il passo per un calo del motore Honda per cui è rimasto fuori dalla top ten, ma al francese è andata meglio di Brandon Hartley che è stato costretto allo stop anticipato una volta di più. Ha avuto poco da dire la gara di Carlos Sainz, ma lo spagnolo ha visto il traguardo davanti alle due Williams di Sirotkin e Stroll, mentre Nico Hulkenberg ha offerto in mondovisione qual effetto fa quando esplode la power unit Renault.
Il Circus non fa in tempo a festeggiare il successo di Verstappen che già si fanno i bagagli per andare a Silverstone, per la prima triplice della F1. E ne vedremo ancora delle belle...
Cla | # | Pilota | Chassis | Motore | Giri | Tempo | Gap | Distacco | km/h | Pits | Ritirato | Punti | |
---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
1 | 33 | Max Verstappen | Red Bull | TAG | 71 | 1:21'56.024 | 1 | 25 | |||||
2 | 7 | Kimi Raikkonen | Ferrari | Ferrari | 71 | 1:21'57.528 | 1.504 | 1.504 | 1 | 18 | |||
3 | 5 | Sebastian Vettel | Ferrari | Ferrari | 71 | 1:21'59.205 | 3.181 | 1.677 | 1 | 15 | |||
4 | 8 | Romain Grosjean | Haas | Ferrari | 70 | 1 lap | 1 Lap | 1 Lap | 1 | 12 | |||
5 | 20 | Kevin Magnussen | Haas | Ferrari | 70 | 1 lap | 1 Lap | 0.000 | 1 | 10 | |||
6 | 31 | Esteban Ocon | Force India | Mercedes | 70 | 1 lap | 1 Lap | 0.000 | 1 | 8 | |||
7 | 11 | Sergio Perez | Force India | Mercedes | 70 | 1 lap | 1 Lap | 0.000 | 1 | 6 | |||
8 | 14 | Fernando Alonso | McLaren | Renault | 70 | 1 lap | 1 Lap | 0.000 | 1 | 4 | |||
9 | 16 | Charles Leclerc | Sauber | Ferrari | 70 | 1 lap | 1 Lap | 0.000 | 1 | 2 | |||
10 | 9 | Marcus Ericsson | Sauber | Ferrari | 70 | 1 lap | 1 Lap | 0.000 | 1 | 1 | |||
11 | 10 | Pierre Gasly | Toro Rosso | Honda | 70 | 1 lap | 1 Lap | 0.000 | 1 | ||||
12 | 55 | Carlos Sainz Jr. | Renault | Renault | 70 | 1 lap | 1 Lap | 0.000 | 2 | ||||
13 | 18 | Lance Stroll | Williams | Mercedes | 69 | 2 laps | 2 Laps | 1 Lap | 2 | ||||
14 | 35 | Sergey Sirotkin | Williams | Mercedes | 69 | 2 laps | 2 Laps | 0.000 | 2 | ||||
15 | dnf | 2 | Stoffel Vandoorne | McLaren | Renault | 65 | 6 laps | 6 Laps | 4 Laps | 3 | Retirement | ||
dnf | 44 | Lewis Hamilton | Mercedes | Mercedes | 62 | 9 laps | 9 Laps | 3 Laps | 2 | Retirement | |||
dnf | 28 | Brendon Hartley | Toro Rosso | Honda | 54 | 17 laps | 17 Laps | 8 Laps | Retirement | ||||
dnf | 3 | Daniel Ricciardo | Red Bull | TAG | 53 | 18 laps | 18 Laps | 1 Lap | 2 | Retirement | |||
dnf | 77 | Valtteri Bottas | Mercedes | Mercedes | 13 | 58 laps | 58 Laps | 40 Laps | Retirement | ||||
dnf | 27 | Nico Hulkenberg | Renault | Renault | 11 | 60 laps | 60 Laps | 2 Laps | Retirement |
laps-led | driver |
---|---|
1 - 25 | Lewis Hamilton |
26 - 71 | Max Verstappen |
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