F1 | Stella conferma: "Le MCL60 devono migliorare nel lento"
Andrea Stella, team principal della McLaren, si è detto contento del secondo podio di fila ottenuto in Ungheria, ma avverte: "Le MCL60 devono migliorare molto nelle curve lente".
L'exploit di Silverstone, con la McLaren a podio grazie a Lando Norris, non aveva scalfito i dubbi del pilota britannico. A suo avviso la MCL60 era migliorata e non poco nelle curve a media e alta velocità, ma avrebbe sofferto tanto all'Hungaroring, pista dalla natura completamente differente rispetto a quella di Silverstone.
Invece le cose sono andate diversamente, con Norris capace di firmare il secondo podio consecutivo per il team di Woking. Addirittura un secondo posto, il primo degli altri, battuto come tutti dall'accoppiata imprendibile formata da Max Verstappen e la RB19 ma ottimo a difendersi dal ritorno di Sergio Perez e a battere sul ritmo la Mercedes di Lewis Hamilton.
Il risultato lascia poco spazio d'interpretazione: la MCL60 è competitiva anche nelle curve lente, quello che sembrava poter essere il suo tallone d'Achille. Andrea Stella, team principal della squadra di Woking, predica ancora calma.
Stando ai dati raccolti dal team, le curve lente continuano a essere uno dei punti deboli delle vetture color papaya. Per questo il team di progettazione dovrà lavorare a fondo per cercare di migliorare la situazione sulla MCL60 e, soprattutto, sulla monoposto della prossima stagione per evitare di trovarsi in questa situazione anche nel 2024.
"Sicuramente usciamo da questo evento incoraggiati dal fatto che abbiamo fatto progressi nella velocità media. Questo è ciò che vediamo dal confronto con la concorrenza. Vediamo anche, come ho detto ieri, che perdiamo tempo nelle tre curve a bassa velocità: nella prima curva, nella chicane e nella curva 12. Quindi, a conferma del fatto che c'è ancora da lavorare sulle basse velocità".
Oscar Piastri, McLaren MCL60
Photo by: Zak Mauger / Motorsport Images
"Questo conferma che c'è ancora del lavoro da fare sulle basse velocità. L'altra conferma importante è che abbiamo fatto progressi in termini di degrado degli pneumatici. E vediamo che aver migliorato la vettura porta in realtà a un miglioramento del modo in cui si usano i pneumatici, il che è, sapete, ciò che... È risaputo che un buon carico aiuta i pneumatici. Ma è stato bello confermarlo ancora una volta. E questo ci rende sicuramente un po' più ottimisti per il futuro di quanto non fossimo dopo Silverstone".
Il fine settimana in arrivo sarà ancora tempo di gran premio. L'ultimo prima della pausa estiva che fermerà team e fabbriche nel mese di agosto. Spa--Francorchamps è conosciuta per le velocità elevate, ma secondo Andrea Stella il tempo sul giro sarà ottenuto nelle curve a bassa velocità. Ecco perché, a suo avviso, McLaren non sarà per forza tra le favorite a lottare per essere la seconda forza dello schieramento tra le Ardenne.
"Anche se Spa è normalmente indicata come una delle piste ad alta velocità e quindi, in realtà, la curva più veloce, la curva 10, è piatta in qualifica. E c'è molto tempo sul giro nella prima curva, che è a 80 km/h, nell'ottava, che è a 100 km/h. E nell'ultima chicane, che è a 90 km/h. Quindi, non voglio ripetermi, ma faccio un po' di attenzione perché in queste tre curve, al momento, vediamo che perdiamo tempo".
"Sì, quindi credo che la situazione sia questa. Sarà anche una gara sprint. Quindi, oltre alle prestazioni assolute, sarà importante la rapidità con cui si adatta la vettura alle esigenze della pista. E Spa è anche un tracciato molto impegnativo in termini di comprensione, per esempio, delle altezze di marcia, perché con l'Eau Rouge non si può spingere troppo, perché altrimenti si avrebbero problemi sotto la macchina e così via. Quindi la rapidità con cui si riesce a mettere a punto la vettura può fare la differenza per le prestazioni dell'intera settimana", ha concluso il manager italiano.
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