F1 | E' un altro Ricciardo: "Senza l'incidente avrei preso punti"
Daniel Ricciardo commenta la sua gara di rientro in Formula 1 in cui ha fatto vedere cose di livello pur terminando 13esimo. A suo avviso, senza il tamponamento iniziale, sarebbe potuto andare a punti.
13esimo è partito e 13esimo è arrivato, ma Daniel Ricciardo è stato tra i grandi protagonisti del Gran Premio di Ungheria di Formula 1. Sebbene non siano arrivati punti, la gara del nuovo pilota di AlphaTauri ha regalato diversi spunti e un primo lampo di un pilota che sembra totalmente ristabilito rispetto al biennio terribile passato in McLaren tra il 2021 e il 2022.
Ricciardo è stato subito sfortunato. Tamponato al via da Guan Yu Zhou, autore di una partenza horror e di una staccata, se possibile, ancora peggiore, Ricciardo è finito per colpire Esteban Ocon e farlo carambolare contro la vettura gemella, la Alpine A523 di Pierre Gasly, mettendoli entrambi fuori dai giochi alla prima curva.
L'australiano, incolpevole, è riuscito a ripartire, ma dall'ultima posizione e con il fondo danneggiato. A quel punto, però, non si è perso d'animo e, anzi, è riuscito a sfruttare un po' d'aria pulita per spingere e rientrare sul gruppo, iniziando la sua rimonta.
"E' accaduto tutto nelle prime fasi di gara. Siamo stati colpiti da dietro alla prima curva. Così mi sono ritrovato in coda allo schieramento. Poi sono rimasto bloccato dietro una specie di treno con Sergeant e qualcun altro. Sapevo che con l'aria, diciamo così, sporca, anche con queste nuove auto, questo circuito è decisamente difficile da seguire. Ma non appena gli altri sono andati ai box ho sentito che l'aderenza del pneumatico stava tornando. Quindi ho pensato: 'Ok, vediamo cosa possiamo fare con l'aria pulita'. Ed è andata meglio".
"Poi abbiamo fatto il pit stop relativamente presto. E credo che siamo stati rimandati nel traffico. A quel punto ho pensato: 'Sì, qualsiasi cosa possiamo fare, cerchiamo di avere aria libera e...'. Perché è così difficile passare. E siamo stati un po' in difficoltà con la velocità massima. Questo fine settimana, quindi, abbiamo cercato di adottare una strategia definitiva. E mi sono sentito bene con le gomme, che perdono aderenza molto presto a causa delle temperature elevate. Ma poi ho sentito che potevo farcela. Per questo ho deciso di puntare anche sulle medie. E da lì siamo partiti. Quindi... A parte la prima curva, che non è stata colpa mia, ho pensato che la gara sia stata molto bella".
Aver avuto aria pulita per parte della gara ha permesso a Ricciardo di capire meglio la AT04 e di provare a interpretarla per trarne il meglio.
"Sì, è stato molto importante correre con aria pulita davanti. Credo che sarebbe stata una gara molto più probabilmente scoraggiante. E sì, come hai detto tu, forse ci sono ancora molte domande a cui rispondere. Quindi, avendo il ritmo, l'aria libera e, sai, facendo alcuni errori, imparando da quelli, sapendo cosa piace e cosa no alla macchina, penso di aver imparato molto dalla gara".
Daniel Ricciardo, AlphaTauri AT04
Photo by: Red Bull Content Pool
"E onestamente, il fatto di non aver fatto una gara sulla distanza in otto mesi, soprattutto in questa zona, è una delle cose più difficili, ma è uno dei più grandi sorrisi che ho in questo momento. Mi sono sentito davvero bene in pista".
La consapevolezza di essere tornato il Daniel Ricciardo visto tra Red Bull Racing e Renault ha spinto l'originario di Perth a fare una considerazione sul risultato finale e su quello che avrebbe potuto essere senza il tamponamento subìto da parte di Guan Yu Zhou.
"Credo che se fossimo rimasti al nostro posto alla partenza, avremmo potuto lottare per un piazzamento a punti. Ho guardato la macchina alla fine della gara, avevamo solo un piccolo danno nella parte terminale del diffusore. Ma il team mi ha detto che era praticamente tutto a posto. E anche a me sembrava tutto a posto. Mi piacerebbe dire che senza l'incidente avrei potuto scendere di un secondo al giro, ma credo che la macchina fosse praticamente a posto".
"Sono migliorato sessione dopo sessione, ho sempre guadagnato qualcosa e questa è la cosa più incoraggiante. Per qualche motivo, lo scorso anno, sentivo che la McLaren non stesse parlando la mia lingua, e sicuramente parlava quella di Lando. Lui sa come ottenere il massimo da quella macchina".
"Ma sì, mi sono sentito come se avessi una sorta di stallo ed era difficile uscirne. Ecco perché il periodo di riposo e il cambio squadra sono stati probabilmente la cosa migliore per me. E sì, l'unica cosa che posso chiedere a me stesso è di progredire ed essere aperto a imparare cose nuove. Anche questo è importante", ha concluso il pilota di AlphaTauri.
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