F1 | Schumacher attivo al simulatore, Mercedes programma test in pista
Il pilota tedesco ha raccontato i suoi primi mesi in Mercedes, in cui è rimasto impressionato dalle strutture del team tedesco. Schumacher ha rivelato che sta spingendo per aumentare il numero di ore al simulatore, mentre la squadra sta organizzando un programma di test su una vecchia vettura per dargli l'opportunità di girare in pista.
Foto di: Simon Galloway / Motorsport Images
Dopo due anni nella massima serie, sulla griglia della stagione 2023 non figura più il nome di Mick Schumacher, rimasto senza un sedile dopo che la decisione della Haas di non rinnovargli il contratto a favore dell'arrivo di Nico Hulkenberg.
Una decisione chiaramente difficile da accettare, specie perché il giovane tedesco sentiva di aver fatto progressi rivelanti nella sua seconda stagione, nonostante qualche incidente di troppo che ha spinto la squadra americana a puntare su un pilota più esperto.
Dopo aver interrotto i legami anche con la FDA, l'Accademia Ferrari a cui era legato dal 2019, Schumacher ha scelto di percorrere una strada completamente diversa, accasandosi alla Mercedes in qualità di terzo pilota.
Chiaramente il focus del lavoro di Schumacher è concentrato sul simulatore, sul dare informazioni importanti sia pre-weekend che durante i fine settimana di gara in modo da fornire testare diverse configurazioni a livello di set-up. Un lavoro estremamente importante, in particolare in questa fase in cui Mercedes sta cercando di modificare in maniera importante il suo concept per i prossimi appuntamenti.
Fino all’anno passato, infatti, Schumacher aveva l’opportunità di girare al simulatore Ferrari solamente in qualità di pilota dell’Accademia o in quelle occasioni in cui la Haas affittava un quantitativo di ore dalla Scuderia di Maranello, con un utilizzo chiaramente limitato. “Finora mi sono concentrato soprattutto sul lavoro al simulatore".
"Avendo corso con una vettura con questi regolamenti, ho una buona conoscenza di come guidarla. Cercherò di essere un paio di occhi e di risorse in più per aiutare il programma di sviluppo nel corso dell'anno".
“È impressionante guidare il simulatore perché è così avanzato e ho spinto per fare ancora più ore [al simulatore]. Non mi basta stare in disparte, voglio essere utile ogni volta che posso”, ha spiegato la riserva della Mercedes.
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Photo by: Mark Sutton / Motorsport Images
In caso di necessità, Schumacher si dovrà far trovare pronto, motivo per il quale Toto Wolff ha svelato che il team sta organizzando un programma di test con una vecchia vettura della Stella per non limitare il suo lavoro al solo simulatore: "Se uno dei nostri piloti si fa male o si infortuna, Mick sarà sulla Mercedes. Stiamo cercando di preparare una vecchia macchina per lui il prima possibile. Questa volta sarà Mick a guidare", ha raccontato il Team Principal quotidiano svizzero Blick.
Per Schumacher si tratta di un'occasione per confrontarsi con un ambiente differente e una squadra di alto livello che per anni è stata ai vertici della Formula 1, imparando anche da un campione come Lewis Hamilton. Il tedesco ha raccontato i suoi primi mesi nella scuderia di Brackley, svelando anche che sta spingendo per incrementare l’impiego al simulatore, uno strumento a cui in Haas poteva accedere con minor frequenza.
“Da quando sono entrato in Mercedes, mi sono ambientato alla grande. Tutti hanno una mentalità così aperta nei miei confronti e questo mi ha fatto sentire il benvenuto fin dal primo momento in cui sono entrato in fabbrica a Brackley. Ho trascorso molto tempo lì in questi primi mesi. È una struttura davvero impressionante".
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Photo by: Mercedes AMG
"Mi sto ancora abituando al livello di preparazione e sto cercando di assorbire quante più informazioni possibili. Inoltre, ci sono ancora molte persone che non ho incontrato, ma è stato divertente conoscere quanti più colleghi possibile”, ha raccontato Schumacher sui suoi primi mesi.
Come pilota di riserva, ora il tedesco ha anche l’opportunità di vedere con una prospettiva differente ciò che accade dietro le quinte, in particolare durante i weekend i gara, tanto da definirsi scioccato per la quantità di informazioni che passano tra i vari dipartimenti.
“Come pilota, di solito non si riesce a sentire cosa succede tra tutti gli ingegneri mentre si è in pista, quindi ascoltare durante le sessioni è stato estremamente interessante. Al GP di apertura della stagione in Bahrain sono rimasto piuttosto scioccato, non mi aspettavo la quantità di scambi [tra gli ingegneri] che avvengono e quante informazioni ci sono”.
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