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F1 | Russell: "Lewis ottiene sempre il massimo da chi lo circonda"

Il pilota della Mercedes ha ripercorso la sua prima stagione con la squadra di Brackley, che ha avuto il suo apice nella bellissima vittoria ottenuta in Brasile, la prima della sua carriera in F1. Il britannico però si è soffermato anche sul suo rapporto con Lewis Hamilton, rivelando cosa lo impressiona del 7 volte iridato, ma ha dato anche uno sguardo al 2023...

Lewis Hamilton, Mercedes AMG, George Russell, Mercedes AMG

Il 2022 della Mercedes è stato deludente. Ma tra le mille e più persone che operano tra le sedi di Brackley e Brixworth ce n’è una che può ritenersi comunque soddisfatta della stagione conclusa il mese scorso. Il 2022 di George Russell non ha portato i risultati che probabilmente aveva immaginato alla vigilia, ma ha comunque rafforzato la figura del ventiquattrenne inglese.

Il traguardo più importante lo ha raggiunto, vincere il primo Gran Premio in Formula 1 è un passaggio fondamentale nella carriera di un pilota, ed esserci riuscito nell’unica opportunità avuta è motivo di orgoglio e soddisfazione. I vertici della Mercedes hanno avuto le risposte che cercavano, ora sanno di avere in casa uno dei giovani di spicco della new-generation. Manca ‘solo’ la macchina, ed è ciò che la squadra spera di avere nel 2023. Russell ne è convinto, e non lo nasconde.

Come hai vissuto il tuo primo anno in Mercedes?
“È stato fantastico sotto tanti punti di vista. Avere la possibilità di lavorare con un grande gruppo di professionisti con un talento incredibile mi ha spinto a cercare di migliorarmi, e non solo nel puro ruolo di pilota. Ad inizio stagione ci siamo trovati lontani dalle prime posizioni ed abbiamo lottato molto con la monoposto, ma nell’ultima parte di campionato abbiamo raccolto i risultati di un grande lavoro, è stato davvero emozionante vedere quei progressi soprattutto in ottica 2023”.

Qual è stato il tuo momento clou della tua stagione?
“Senza dubbio in Brasile, vincere il mio primo Gran Premio è stato un momento molto speciale. Ma non solo per la mia carriera, credo che quella vittoria abbia avuto un grande significato per l’intera squadra, per tutti coloro che a Brackley e Brixworth hanno lavorato duramente per reagire ai problemi che ci hanno colpito ad inizio stagione. È stata una giornata davvero speciale”.

C’è stato un momento clou che hai vissuto fuori dalla pista?
“Dopo il Gran Premio di Monaco ho fatto un breve viaggio in Scozia con tutta la mia famiglia. Allontanarsi dallo stile di vita frenetico che comporta l’essere un pilota di Formula 1, e ritrovarsi in campagna a fare lunghe passeggiate con le persone che ti sono più vicine, è stato davvero molto bello, un momento che ricordo con grande piacere”.

George Russell, Mercedes W13

George Russell, Mercedes W13

Photo by: Erik Junius

Hai concluso le prime nove gare della stagione nella top-5. È prevalsa la soddisfazione per il buon lavoro che stavi facendo o la frustrazione per non poter puntare a qualcosa di più?
“Ero soddisfatto, stavamo ottenendo il massimo dalla nostra macchina, ma ci sono stati anche un po' di momenti di frustrazione dovuti al non vedere tutti i progressi che avremmo voluto. Abbiamo lavorato davvero tanto per capire i problemi così come per superarli”.

Parlaci di quegli ultimi giri in Brasile. Cosa passa per la testa in quei momenti?
“Avere Lewis nei miei specchietti, vederlo a poco più di un secondo dietro di me, ha reso la situazione incredibilmente tesa. Riki, il mio ingegnere, mi aggiornava giro dopo giro, e sapevo di non poter commettere una sola sbavatura perché avrebbe consentito a Lewis di portarsi in zona DRS e superarmi. Nel momento in cui sono transitato sotto la bandiera a scacchi è stato un enorme sollievo. Abbiamo ottenuto una grande vittoria di squadra, ma sono stato contento anche della mia gara, aver gestito bene quella situazione finale senza commettere errori mi ha reso molto orgoglioso”.

Hai avuto la possibilità di sederti e ripensare a quel fine settimana nel suo insieme?
“Ero molto emozionato, ed è stato uno dei pochi weekend in cui ero solo, non c’era nessuno della mia famiglia, inclusa la mia ragazza. Quando subito dopo la gara li ho chiamati è stato davvero un momento speciale. Ripensi al percorso fatto insieme, dai primi anni in cui i miei genitori erano sempre presenti, ovunque corressi, e ho pensato che quella vittoria sia stata importante non solo per me”.

Come descriveresti il rapporto di lavoro con Lewis?
“Armonioso. Ciò che mi ha impressionato di più di Lewis è vedere come lavora con la squadra, come ottiene il massimo dalle persone intorno a lui, come continua a mantenere alto il morale nei momenti difficili e alla fine, ma questo lo sapevo già, quanto sia dannatamente veloce e quanto sia una sfida essere compagni di squadra di un ragazzo come lui”.

Cosa ti entusiasma di più in vista della stagione 2023?
“Conoscere il potenziale che abbiamo all'interno di questo team, non è un segreto quanto sia fantastico questo gruppo. Ovviamente dopo la battuta d'arresto del 2022 è davvero stimolante sapere che avremo la possibilità di tornare a combattere la prossima stagione. Non vedo l’ora”.

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