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F1 | Marko: "Verstappen? Vale mezzo secondo su Perez!"

Il super consulente austriaco ha rilasciato un'intervista alla testata tedesca AMuS nella quale fa il punto della situazione dopo la condanna sul budget cap, la scomparsa di Dietrich Mateschitz e il secondo titolo iridato di Max Verstappen. Helmut non nasconde la sua predilezione per il pilota olandese e assicura che in Red Bull Racing non cambierà l'impostazione della squadra anche dopo la morte del suo fondatore.

Helmut Marko, consulente, Red Bull Racing

Gli ultimi mesi in casa Red Bull Racing sono stati molto intensi. Sul fronte sportivo sono arrivati i due titoli mondiale 2022, ma in parallelo anche la grana legata alla faccenda budget cap.

L’autunno ha portato anche la decisione di rinunciare all’accordo con la Porsche nonché la recente scomparsa del grande capo Dieter Mateschitz. Tutte vicende che hanno segnato il presente e che impatteranno anche sul futuro, anche se Helmut Marko sembra disegnare un avvenire senza punti interrogativi per il programma Red Bull Formula 1.

Max Verstappen, Red Bull Racing RB18

Max Verstappen, Red Bull Racing RB18

Photo by: Mark Sutton / Motorsport Images

Lo storico Consulente Speciale della squadra ha passato in rassegna molti argomenti in un’intervista pubblicata dalla testata tedesca AMuS, iniziando dal regolamento finanziario con cui la Red Bull ha dovuto confrontarsi sia sul campo che, recentemente, in sedi legali.
“Finora, il limite di budget non ha cambiato nulla. Perché dovrebbe essere diverso in futuro? Alla fine, dipende sempre dalla qualità del personale”.

“È stato il primo anno del limite di budget, e le regole erano vaghe. Hanno reagito in ritardo con chiarimenti (il riferimento è alla FIA), e da parte nostra abbiamo fatto controllare tutto a Ernst & Young. Devi fare affidamento su qualcosa. Pensavamo di avere un margine di sicurezza di tre milioni, ma alla fine sono rimasti solo $ 400.000. Con quei soldi, Hamilton ci costruisce un'ala anteriore (sorride…), la Haas produce una monoposto completamente nuova!”.

La stima che Marko ha nei confronti di Verstappen è nota da tempo, e non ha problemi nel dire che con una monoposto equilibrata Max ha mezzo secondo di margine su Sergio Perez.
“Nelle prime parte di stagione Max era veloce quanto Perez su una monoposto che non si adattava al suo stile di guida".

"Quando l'auto va bene, è mezzo secondo più veloce. Ma non abbiamo sviluppato l’auto nella sua direzione, questa è una sciocchezza. Il problema principale era il sovrappeso, a livello aerodinamico eravamo praticamente a posto. A inizio stagione ci sono stati dei problemi e degli errori che abbiamo analizzato. I primi due ritiri sono stati di responsabilità della Red Bull Racing, il terzo fallimento della Honda. Quindi abbiamo migliorato il controllo di qualità. Alla fine è stata la migliore stagione di sempre per la Red Bull, perché la concorrenza oggi è di livello molto migliore rispetto al passato”.

Dietrich Mateschitz, CEO e fondatore della Red Bull scomparso di recente

Dietrich Mateschitz, CEO e fondatore della Red Bull scomparso di recente

Photo by: Jerry Andre / Motorsport Images

Marko ha poi parlato del dopo Mateschitz, e dei tanti interrogativi emersi in seguito alla scomparsa del fondatore del gruppo nonché grande sostenitore del progetto Formula 1.
“Credo che molte cose cambieranno in senso assoluto – ha commentato Marko – prima era di fatto un'autocrazia. Ma Red Bull Racing è lo strumento di marketing più forte ed efficiente del gruppo, ed abbiamo sempre lavorato in modo molto indipendente in passato".

"Eravamo gli unici a non dover seguire determinate regole aziendali. Questa autonomia esisteva con il consenso di Mateschitz, ma è già trapelato che la nuova dirigenza vuole continuare le attività di Formula 1 seguendo il modello in corso, con un'indipendenza abbastanza forte del programma”.

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