F1 | Ferrari: Leclerc è il solista di un'orchestra perfetta
Due Ferrari in prima fila al via del GP di Miami: la Scuderia non poteva sperare di meglio per cancellare la delusione di Imola. Verstappen, complice una sbavatura nell'ultimo stint, si è dovuto accontentare del terzo posto, 5 millesimi dietro a Sainz, bravissimo nel cancellare il botto di venerdì. La Red Bull punterà sulla maggiore velocità massima, mentre la rossa può contare sulla minore usura degli pneumatici. E su Leclerc fenomenale.
Foto di: Glenn Dunbar / Motorsport Images
Senza volerlo, il complimento maggiore alla Ferrari per la prima fila conquistata al termine delle qualifiche di Miami è arrivato da Max Verstappen. Il campione del mondo, terzo dopo una sbavatura risultata cruciale nell’ultimo giro della Q3, rispondendo alle domande di Danica Patrick ha sottolineato come la squadra in questo inizio di stagione stia pagando dei venerdì in cui imprevisti di diversa natura non permettono di completare il programma di lavoro.
“Problemi di procedure – ha commentato Max – io provo a dare il massimo per recuperare, ma non esistono miracoli”.
Max Verstappen, Red Bull Racing, parla con Charles Leclerc, Ferrari, dopo le qualifiche
Photo by: Glenn Dunbar / Motorsport Images
Su un circuito nuovo per tutti, era fondamentale sfruttare ogni singolo minuto di prove a disposizione, e la Ferrari lo ha fatto alla perfezione.
Al netto dell’errore commesso ieri da Carlos Sainz, nel box del Cavallino tutto ha funzionato come da programma, zero imprevisti tecnici, zero contrattempi, così come nessun errore nel lavoro svolto tra venerdì e sabato mattina.
Charles Leclerc e Carlos Sainz, Ferrari
Photo by: Glenn Dunbar / Motorsport Images
Da inizio stagione la solidità della Scuderia si sta confermando come un valore aggiunto, e lo è stato soprattutto su una pista mai vista in precedenza, sulla quale ogni imprevisto comporta un prezzo elevato da pagare.
L’orchestra suona alla perfezione, e Leclerc è il solista che in questo momento garantisce il valore aggiunto finale, quello che consente di portare tutto su carta, nelle classifiche delle qualifiche, delle gare e del mondiale.
La terza pole stagionale di Charles è di per sé un ottimo risultato per la Ferrari, ma ancora di più importante è aver monopolizzato la prima fila, una sorta di piccola assicurazione in vista del via della gara.
L'incidente di Carlos Sainz, Ferrari F1-75, durante le FP2
Photo by: Zak Mauger / Motorsport Images
In questo caso molto merito va dato a Sainz, che si è ‘rialzato’ dopo il venerdì nero di ieri, concretizzando un risultato sul quale non in tanti prima delle qualifiche erano pronti a scommettere. Lo spagnolo ha ritrovato fiducia in sé stesso e nella monoposto nella sessione FP3, ed in qualifica si è espresso molto bene.
Verstappen si dovrà così schierare nella terza posizione dello schieramento, un verdetto che dopo i problemi di venerdì può anche non essere del tutto deludente. Ma a due minuti dalla bandiera a scacchi il campione del mondo era al comando della classifica dei tempi, con l’ultimo set di soft a disposizione aveva tutto per puntare alla seconda pole position stagionale.
Max Verstappen, Red Bull Racing RB18
Photo by: Zak Mauger / Motorsport Images
È arrivata una piccola sbavatura alla curva ‘5’, un errore di qualche centimetro nella traiettoria ideale che a Miami può comportare un poco piacevole contatto con le barriere. Uno scenario evitato, ma le possibilità di abbassare il suo tempo sono svanite, e mentre Max tornava lentamente ai box le due rosse lo hanno scavalcato.
Ora la parola passa ai 57 giri di gara, particolarmente ricchi di incognite e punti interrogativi. Max potrà contare sulla velocità di punta della sua Red Bull (sempre il riferimento per tutti), le due Ferrari su una gestione degli pneumatici che in questa prima parte di mondiale si è confermata un’arma a favore, ma il tutto con meno certezze del solito.
L’unico punto fermo è che Leclerc e Sainz scatteranno dalle posizioni migliori, e su un circuito come quello di Miami non è cosa da poco. Sulla carta il vantaggio consiste nella possibilità di allungare nei primi giri e, soprattutto, non espone al rischio di incidenti altrui, una variabile ad alta probabilità vista la conformazione del tracciato. Ferrari favorita? Si, ma Max è Max, e l’olandese difficilmente commette due errori nello stesso weekend.
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