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Italia Italia
Intervista
Formula 1 GP d'Italia

F1 | Domenicali: "Prepariamo delle sorprese per i giovani piloti"

Il presidente e CEO di F1 alla vigilia del GP d'Italia fa il punto della situazione su un campionato che continua a crescere oltre ogni previsione. Il manager imolese è pronto ad allargare il numero delle gare Sprint, ma non nel 2025 e pensa a una gara per gli esordienti. Ecco cosa pensa su Monza, Las Vegas e Andretti.

Stefano Domenicali, CEO, Formula One Group

Stefano Domenicali, CEO, Formula One Group

Foto di: Simon Galloway / Motorsport Images

Anche per Stefano Domenicali, abituato ormai a non dormire più di una notte nello stesso luogo, Monza è sempre Monza. Nelle vesti di CEO di Liberty Media il Gran Premio d’Italia è uno dei ventiquattro in calendario, ma da italiano appassionato di motorsport la gara di casa è sempre speciale.

Alla vigilia di un weekend con tanti motivi di interesse, Domenicali ha fatto il punto sul momento che vive la Formula 1, da un ottimo presente ad un futuro in parte definito ed in alcuni casi ancora da delimitare. Il tutto passando dal futuro di Monza al debutto di Antonelli, dal regolamento 2026 che oggi sembra più una minaccia che un’opportunità all’attesa dell’Hamilton in rosso che… farà il giro del mondo.

Le aspettative alla vigilia del weekend di Monza

“Sono certo che sarà un weekend interessante. Dal punto di vista sportivo, dopo due anni in cui c’era di fatto un solo pilota candidato alla vittoria, ora avremo un gruppo di potenziali vincitori molto più ampio. Ci saranno diversi elementi di interesse sul fronte tecnico-sportivo, credo che sarà cruciale la fase di preparazione a qualifiche e gara considerando l’equilibrio tecnico che stiamo vedendo. Monza è una pista molto atipica in termini di carico aerodinamico, ma da quando ci sono le limitazioni legate al budget-cap non si vedono più configurazioni ad hoc per i circuiti a basso carico. C’è poi la variabile legata al nuovo asfalto che nessuno conosce, quindi dal punto di vista della gestione degli pneumatici è chiaro che ci sarà una variabile in più da tenere presente".

"In questo scenario credo che vedremo molta attività in pista a partire da venerdì, tutti avranno la necessità di girare. Dal punto di vista dell'evento credo che sarà importante far vedere a tutti coloro che arriveranno in autodromo una Monza che ha deciso di aggiornarsi, i lavori svolti danno l'idea della volontà di completare un progetto mirato a rendere la struttura in linea con futuro. Ovviamente mi aspetto di vedere molti tifosi, perché Monza è sempre Monza, ho visto dati incoraggiati in merito alle prevendite, poi sapremo domenica se ci sarà o meno il tutto esaurito”.

Andrea Kimi Antonelli

Andrea Kimi Antonelli

Foto di: motosport.com

Antonelli rende orgogliosi gli appassionati italiani

“Antonelli suscita molto interesse sotto tanti punti di vista. Credo che da italiano vederlo in pista non può che renderci orgogliosi e felici, è un ragazzo di 18 anni che non solo debutta in Formula 1 ma già oggi rappresenta un punto di riferimento nel futuro di un team come Mercedes. Questo vuol dire che siamo davanti ad un giovane pilota di grande talento, ma ci tengo a dire che è un bravissimo ragazzo con una bellissima famiglia alle spalle che lo supporta nel modo corretto".

"Avrà una responsabilità importante, ma non mettiamogli sulle spalle troppa pressione, dovrà approfittare di un’opportunità importante per maturare in fretta, fare le sue esperienze come è giusto che sia. Spero che la storia di Antonelli possa essere un'ulteriore spinta per altri ragazzi italiani”.

Max Verstappen, Red Bull Racing RB20

Max Verstappen, Red Bull Racing RB20

Foto di: Andrew Ferraro / Motorsport Images

Quella profezia sul campionato 2024

“È vero, dopo le prime due gare della stagione in molti erano convinti che avremmo assistito ad un’altra cavalcata della Red Bull, ma come ricordate dissi di aspettare, era troppo presto per lanciarsi in pronostici. Ho avuto fortuna? Ho un po' d’esperienza, in quel momento ho messo insieme i tasselli legati alle evoluzioni tecniche dei vari team, i valori in campo non erano ancora del tutto definiti. È chiaro che nella fase iniziale del campionato Max ha è stato autore di molte prestazioni straordinarie, non ha commesso alcun errore massimizzando tutto ciò che gli poteva dare la macchina, e questo oggi gli consente di avere un vantaggio importante. Ma il campionato Costruttori è ancora aperto, non è impossibile neanche per la Ferrari. L’equilibrio che abbiamo visto nelle ultime gare mi fa anche pensare ad un campionato 2025 che si preannuncia molto, molto interessante”.

La monoposto 2026

La monoposto 2026

Foto di: Giorgio Piola

Nessun rimpianto sul regolamento 2026

“Col senno di poi si possono pensare tante cose, negli Stati Uniti si usa definire ‘Monday Morning Quarterback’ quelli che il lunedì successivo alla partita amano dire la loro a giochi fatti. Dopo è sempre facile, ma uno degli obiettivi della Formula 1 è sempre stato quello di cercare di anticipare i cambiamenti. Nel momento in cui è stato deciso il regolamento 2026 siamo stati chiamati a prendere delle decisioni, con compromessi tecnici che probabilmente oggi sarebbero meno necessari. Ma che in quella fase erano assolutamente essenziali per coinvolgere nuovi Costruttori e per andare incontro ad altri fronti tecnologici".

"Quello delle benzine sostenibili è un tema strategico per il futuro della Formula 1, e dico di più: della mobilità in generale. Quando c'è un cambiamento così importante c’è sempre la possibilità che qualche squadra possa prendere il largo, ma credo che l’eventuale percorso di recupero da parte degli avversari sarà veloce, stiamo già vedendo che le limitazioni sull’utilizzo della galleria del vento imposte dal regolamento funzionano, credo sia uno degli elementi che ha favorito il recupero degli avversari della Red Bull nel mondiale in corso".

"Un elemento in più rispetto all'attuale situazione sarà ovviamente la nuova Power Unit, così come lo saranno le nuove benzine, un'area di riferimento che credo vada tenuta sotto controllo. Aggiungo che i risultati degli ultimi anni, che hanno visto un dominio totale di Max e della Red Bull, non hanno comunque portato un calo di interesse come qualcuno temeva”.

Monza dispone di un nuovo asfalto

Monza dispone di un nuovo asfalto

Foto di: Erik Junius

Non c’è F1 senza Monza, ma…

“Non si può pensare ad una Formula 1 senza il Gran Premio d'Italia. D’altra parte, Monza ha iniziato un percorso di recupero dopo troppi anni trascorsi puntando solo sul passato. Ora ha fatto il primo passo su un fronte che per noi era diventato imprescindibile, ovvero le infrastrutture. Adesso bisogna continuare in questa direzione, i lavori che riguardano il suolo sono stati fatti, ora bisogna passare a quello che c'è sopra. Le tribune, le aree paddock e di ospitalità sono i prossimi obiettivi, ma non possono essere rimandati al…2040, sono servizi da realizzare in tempi brevi, quindi dobbiamo programmarli già per il prossimo anno".

"Ci sono tanti enti coinvolti, ognuno deve fare la propria parte e lo dico da italiano: dobbiamo ragionare come un sistema. È l’unica via per accelerare tutti i processi, servono risposte veloci. Dal punto di vista economico non credo che ci saranno problemi, sia il governo centrale che l'automobile club, conoscono l’impatto economico di un Gran Premio come Monza, quindi sono convinto che nelle prossime settimane riusciremo ad arrivare a una conclusione".

"La doppia gara in Italia è un tema di discussione, è chiaro che le richieste che riceve Formula 1 sono tante, c'è da capire se ci sono le condizioni per supportare entrambe le iniziative o se uno dei due promotori è in grado di raccogliere degli investimenti a livello privato per poter arrivare di fronte al nostro tavolo con le carte in regola. Non ci sono pregiudiziali, ma è un tema che entro l'anno vogliamo chiarire”.

Franco Colapinto, Williams Academy

Franco Colapinto, Williams Academy

Foto di: Williams

Più sprint dal 2027 e una sorpresa per i giovani

“In merito al format ‘sprint’ c'è la possibilità in futuro, ma non nel 2025, di aumentare i weekend. Vediamo sempre più interesse, ma ovviamente non possiamo pensare ad una scelta come quella fatta dalla MotoGP, dove tutti i weekend sono sprint. Credo che lo spazio per aumentare il numero di sprint ci sia, e lo discuteremo entro fine anno".

"Poi c’è un altro progetto sul tavolo, ovvero la possibilità di organizzare una gara sprint per i giovani piloti ad Abu Dhabi. Stiamo riflettendo su come dare la possibilità ai giovani durante i test di Yas Marina di mettersi in luce e fare esperienza non limitandosi a girare nelle prove, ma anche in un contesto di competizione. Sarebbe sicuramente un aiuto alla loro formazione, mirata a renderli preparati per il passo successivo. Ne parleremo nei dettagli entro la fine di settembre per capire la fattibilità di questa idea".

Michael Andretti, proprietario del team Andretti Global

Michael Andretti, proprietario del team Andretti Global

Foto di: Steven Tee / Motorsport Images

Andretti e Las Vegas, nessun timore

“Ci sono tantissime speculazioni. Sul tema Andretti non abbiamo niente da aggiungere, è in corso un'investigazione da parte del Dipartimento di Giustizia americano, noi stiamo seguendo quello viene discusso a livello centrale, a livello dei nostri azionisti, non abbiamo niente da aggiungere. Nel momento in cui la FIA comunicherà la lista delle squadre che avranno accesso al campionato, verrà fuori chi avrà la entry e chi no, dal nostro punto di vista non c'è niente da aggiungere".

"In merito a Las Vegas, posso dire che l'anno scorso l'evento è stato un successo straordinario. Premetto che la città è sempre stata abituata a vivere di manifestazioni organizzate all’interno delle strutture di casinò e alberghi, noi siamo stati primi a mettere in piedi un evento che ha dovuto, per forza di cose, coinvolgere la collettività. Abbiamo dovuto rifare l'asfalto, e questo è stato un lavoro che ha avuto delle ripercussioni importanti sulla comunità che non era abituata a disagi, ma adesso hanno capito che è stato un lavoro completato per i prossimi dieci anni, ed i rapporti con le istituzioni sono sempre migliori".

"In merito alla prevendita, le dinamiche con cui i biglietti vengono venduti sono diverse da paese a paese. Faccio un esempio. Negli Stati Uniti, e soprattutto in un paese come Las Vegas, c'è l’abitudine di acquistare biglietti all'ultimo minuto, questo per gli spettacoli, concerti, teatri e manifestazioni sportive. È un approccio diverso, in altri paesi, vedi l'Australia, il giorno dopo la conclusione del weekend di gara sono già esauriti i biglietti per l’edizione successiva! Quindi, io vedo Las Vegas come un evento assolutamente straordinario che ci ha fatto crescere e che ci sta facendo crescere. Le dinamiche legate ad aspetti polemici sono più strumentali che legate alla realtà. Las Vegas è un evento che a livello di visibilità mondiale si è confermato straordinario”.

Pierre Gasly, Alpine A524

Pierre Gasly, Alpine A524

Foto di: Andy Hone / Motorsport Images

Alpine-Mercedes? Non è un allarme

“Sicuramente è importante capire cosa si evolverà. Ovviamente sono al corrente di quello che sta accadendo, credo il tutto sia legato al ridurre al massimo il tempo necessario a tornare ad essere competitivi, ma non voglio entrare in dinamiche tecniche che non mi riguardano. Aggiungo che non mi preoccupa per nulla il fatto che questo segnale possa essere letto come una potenziale partenza di alcuni Costruttori, posso dire che ho dei segnali opposti da parte di altre Case che ci stanno seguendo in maniera importante. In alcuni casi ci sono segnali molto forti”.

Stefano Domenicali, CEO di Formula One Group

Stefano Domenicali, CEO di Formula One Group

Foto di: Simon Galloway / Motorsport Images

La crescita della F.1 ha stupito per la velocità

“Non sono stupito dalla crescita della Formula 1, mi ha sorpreso la velocità con cui è avvenuta. Il Covid è stato uno spartiacque, da una parte c’era la concreta possibilità che le cose si mettessero male, c’era il rischio di non ripartire. C’è stato un investimento finanziario importante, abbiamo messo insieme la strategia commerciale, la strategia di comunicazione, la strategia sportiva e il pacchetto ha avuto un effetto così dirompente da superare ogni aspettativa. Ovviamente eravamo convinti dei nostri punti di forza, ma essere cresciuti così tanto rispetto ad altre piattaforme, che invece hanno perso un po' di terreno, è stata una piacevole sorpresa”.

Lewis Hamilton, Mercedes-AMG F1 Team

Lewis Hamilton, Mercedes-AMG F1 Team

Foto di: Sam Bloxham / Motorsport Images

Ferrari-Hamilton, un tandem esplosivo

“Dal punto di vista comunicativo ne abbiamo già visto gli effetti non appena questa notizia è stata ufficializzata. Sono certo che le prime foto di Lewis in tuta rossa faranno il giro del mondo, di questo ne sono convinto. Per la Formula 1 è stata una mega notizia, che attirerà molta attenzione anche su spazi mediatici che non sono stati mai interessati al nostro sport. Se pensiamo al potenziale comunicativo della Ferrari insieme a quello di Lewis Hamilton credo che a livello di comunicazione sarà veramente un tandem esplosivo".

"Poi, ovviamente, quando inizierà la stagione i riflettori saranno tutti sull’aspetto sportivo, alla fine questi binomi prendono forma con un solo obiettivo. Un campione come Lewis vuole finire la sua carriera vincendo e lasciando il segno a Maranello, un traguardo che hanno raggiunto in pochi”.

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