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F1 | Binotto: "Il motore Ferrari è almeno pari agli altri"

Nella chiacchierata con i media italiani il team principal ha voluto sottolineare il grande salto di qualità che la Scuderia ha fatto in materia di power unit: "L'anno scorso pagavamo 20-25 cavalli, mentre secondo le prime analisi ora siamo al livello degli altri e e forse con qualcosina in più".

Il motore della Ferrari F1-75

Foto di: Giorgio Piola

Per il GP del Baharin le power unit saranno state omologate dalla FIA e inizierà il periodo di congelamento che durerà fino alla fine del 2025, quando questo ciclo tecnico che è al via si chiuderà.

Nelle due sessioni di test svolte a Barcellona e Sakhir non si è capito molto di quale sia la gerarchia dei motori, perché i team sono stati molti bravi nel coprirsi o con mappature molto tranquille o con carichi di benzina che hanno annacquato le prestazioni.

Carlos Sainz Jr., Ferrari F1-75

Carlos Sainz Jr., Ferrari F1-75

Photo by: Motorsport Images

Nel paddock si attribuisce ancora una supremazia alla power unit Mercedes, ma Mattia Binotto è convinto che qualcosa sia cambiato drasticamente rispetto alla scorsa stagione e la Ferrari abbia svolto un grosso lavoro nella delibera dello 066/7.

Sappiamo che con il motore “Superfast” i tecnici guidati da Enrico Gualtieri hanno puntato alla potenza, perché, nonostante il “freezing” la FIA concede ai Costruttori di lavorare sull’affidabilità che potrebbe essere un punto debole dell’unità di Maranello.

“Sapendo che da quest’anno i motori saranno congelati per le prossime quattro stagioni, era ovviamente importante iniziare con una power unit senza gap prestazionali nei confronti della concorrenza. Al termine della scorsa stagione avevamo 20-25 cavalli in meno, quindi il primo obiettivo è stato quello di annullare questo margine, ma al momento non siamo ancora in grado di capire quali siano gli effettivi valori in campo".

Mattia Binotto, Team Principal, Ferrari

Mattia Binotto, Team Principal, Ferrari

Photo by: Ferrari

"Le misure che rileviamo utilizzando il sistema GPS hanno un'accuratezza di un certo tipo, non sono super precise, anche perché, ad esempio, sono influenzate dal peso della vettura, e senza questo dato la stima è difficile".

"Quando siamo in un fine settimana di gara ci sono momenti, come in qualifica, nei quali conosciamo il peso delle vetture degli avversari, così come al via della gara, ma durante i test questo dato non è ovviamente disponibile. Poi c’è anche l’effetto scia, quindi bisogna trovare giri senza influenze esterne".

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"Di solito aspettiamo 3 o 4 gare per stilare una statistica, perché più dati sono disponibili e più emerge una media corretta. Nei test abbiamo tentato un esercizio per il poco che abbiamo visto, e secondo queste prime analisi siamo al livello degli altri, sicuramente non alle loro spalle e forse con qualcosina in più. Ma non è una conclusione, possiamo solo essere soddisfatti per aver avuto conferme della crescita vista al banco prova”.

Carlos Sainz Jr., Ferrari F1-75

Carlos Sainz Jr., Ferrari F1-75

Photo by: Motorsport Images

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