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Raikkonen: "Quando si rompe qualcosa non è per sfortuna"

Raikkonen non invoca la cattiva sorte per giustificare la rottura del turbo in Australia. Il finlandese è prudente anche sulle partenze a razzo della Rossa: "A Melbourne abbiamo fatto due giri di formazione e a qualcuno si è surriscaldata la frizione"

Kimi Raikkonen, Ferrari

Ferrari

Kimi Raikkonen, Ferrari con Nico Rosberg, Mercedes AMG F1 Team nella sfilata dei piloti
Kimi Raikkonen, Ferrari firma autografi ai tifosi
Kimi Raikkonen, Ferrari
Kimi Raikkonen, Ferrari SF16-H
Kimi Raikkonen, Ferrari con Nico Rosberg, Mercedes AMG F1 Team
Minttu Virtanen, fidanzata di Kimi Raikkonen, Ferrari
Sebastian Vettel, Ferrari and Kimi Raikkonen, Ferrari
Kimi Raikkonen, Ferrari
Kimi Raikkonen, Ferrari
Il casco di  Kimi Raikkonen, Ferrari
Kimi Raikkonen, Ferrari

È difficile, se non impossibile, cogliere in Kimi Raikkonen qualche indicazione inedita alla vigilia di un weekend di gara. Ed anche ad Al Sakhir, nel tradizionale incontro del giovedì, non c’è stata eccezione.

Su una cosa però "Iceman" è stato chiaro: non vuole passare per un pilota sfortunato. Il ritiro nel Gran Premio d’Australia, dovuto alla rottura del turbo, non deve andare in archivio come un guasto legato alla cattiva sorte.

Un Kimi che ci ha tenuto a ricordare che dietro un problema c’è sempre una causa, ma allo stesso tempo ottimista in vista di un weekend sulla pista che dodici mesi fa lo vide protagonista della sua migliore gara stagionale.

Come vedi la decisione di mantenere lo stesso sistema di qualifica del GP d’Australia?
“Vedremo quanto abbiamo già visto a Melbourne. Sarà lo stesso per tutti, non ho molto da aggiungere”.

Pensi che questa pista si sposi meglio di Melbourne con le caratteristiche della SF16-H?
“E' difficile da dire perché dipende da molte variabili. L'anno scorso siamo andati abbastanza bene, ma ora abbiamo monoposto differenti, e già oggi abbiamo visto delle condizioni climatiche non usuali per il Bahrain. Inizieremo il lavoro domani come sempre, e spero di vedere una bella sfida. La Mercedes sarà veloce come sempre, ma aspettiamo anche di vedere cosa faranno gli sfidanti”.

Il tuo podio del 2015 è un risultato ripetibile anche quest’anno?
“La mia gara in Australia è finita male ma questo è un nuovo week-end. Sarà importante iniziare il lavoro subito nella giusta direzione, poi vedremo il risultato finale”.

Ancora una volta è stata la tua monoposto ad accusare problemi. Hai pensato “perché accade tutto a me”?
“Non proprio. Ovviamente preferirei non avere questi inconvenienti, ma a volte succedono e non è questione di fortuna o sfortuna. Dobbiamo curare meglio certi aspetti cercando di prevenire eventuali problemi".

"In un certo senso posso dire che si tratta di sfortuna perché il problema si manifesta in gara piuttosto che in prova, ma quando qualcosa si rompe non è per questioni di sfortuna. Non abbiamo avuto alcun contrattempo nei test, e quando non hai precedenti è difficile prevedere cosa accadrà. Sono sicuro che le cose questo weekend andranno meglio, ma il problema che mi ha bloccato a Melbourne mi è costato una gara”.

Sei salito sette volte sul podio di Al Sakhir. Hai un feeling speciale con questa pista?
“È un circuito dove se hai una buona performance puoi sorpassare, ed in generale è una pista che mi piace. Ma quello che è successo in passato non cambia nulla”.

Sei stato stupito dall’efficienza del vostro sistema di partenza vista a Melbourne?
“Speriamo che sia sempre cosi! Ma siamo solo alla vigilia della seconda gara, ed è presto per trarre delle conclusioni. Ci sono alcune aspetti differenti rispetto all'anno scorso, e ci sono delle difficoltà in più per squadre e piloti".

"In Australia abbiamo fatto un buon lavoro, ma aspettiamo. A Melbourne abbiamo fatto due giri di formazione, e forse qualche frizione si è surriscaldata, quindi dobbiamo essere prudenti”.

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