Raikkonen: "L'obiettivo? E' tornare a lottare per la vittoria!"
Dopo il podio di Sochi, Kimi non si accontenta di un podio, ma alza le aspettative. Conta su una monoposto che dall'inizio della stagione si è rivelata competitiva: "Io ci provo a vincere ancora, anche se è passato tanto tempo dell'ultimo successo".
Foto di: Sutton Motorsport Images
A Sochi Kimi Raikkonen ha ritrovato il podio, ed è stato un passo importante. Se la Ferrari proseguirà a giocare ad armi pari con la Mercedes, “Iceman” sarà chiamato a ritrovare anche la via della vittoria, come è giusto che sia quando si parla di un campione del Mondo.
Ovviamente il primo a sperarci è proprio Kimi, che in Russia ha ritrovato anche la prima fila, e che conta nel colpo di reni che gli servirebbe per ritrovare anche la fiducia in sé stesso. Sono in tanti nel paddock di Formula 1 a tifare (più o meno segretamente) per un ritorno al successo di Raikkonen, perché sotto quella “scorza” da uomo di ghiaccio c’è sempre un ragazzo di 37 anni che da oltre quattro anni non sale sul gradino più alto del podio. Sarebbe una bella storia...
Valutando le prime quattro gare stagionali, sei stato spesso in difficoltà con il se-tup della tua monoposto, ma a Sochi è sembrato che la situazione sia migliorata. Cosa ti aspetti da questo weekend?
“Ovviamente si vuole sempre di più. Non siamo certo in una situazione problematica, non è un disastro, ma ovviamente il mio obiettivo è essere nella prime posizioni, lottare per la vittoria e sentirmi bene in macchina. La situazione sta migliorando e speriamo di proseguire su questa strada e di essere quanto prima lì davanti, questo è l’obiettivo. Sarà una lunga stagione, ed anche se c’è del lavoro da fare è per questo che siamo qui. Come squadra finora è stato fatto un buon lavoro, ma vogliamo sempre migliorare”.
In qualifica a Sochi hai fatto un salto avanti rispetto ai weekend precedenti. Cosa è cambiato?
“Sono stato più a mio agio con il set-up. Non parlo di cose enormi, non sono state fatte delle modifiche che improvvisamente hanno cambiato la monoposto, ma piccoli dettagli che alla fine fanno una grande differenza quando sei in un giro veloce ed hai bisogno di ottenere tutto il possibile”.
Se guardiamo i due team che in questa fase si sono confermati in lotta per il titolo manca ancora il tuo nome nella lista dei vincitori di tappa.
“Proviamo sempre a vincere le gare. È passato molto tempo (dall’ultima vittoria) ma a volte è così. Bisogna essere pronti a giocarsela, e se nel weekend tutto funziona bene, il risultato può arrivare, ma dipende anche da tante cose che devono essere al posto giusto nel momento giusto”.
Cosa è cambiato nella Ferrari rispetto alle difficili stagioni precedenti?
“Ovviamente ci sono stati dei cambiamenti, ma come ho detto molte volte lo scorso anno, ci sono dei momenti in cui tutti fanno un buon lavoro ma il risultato non arriva. I ragazzi durante l'inverno hanno costruito una buona monoposto, ma quando arrivano i risultati sperati non vuol dire che improvvisamente si fanno cose differenti rispetto alla stagione precedente. Ci sono sempre aspetti che vanno ottimizzati, ma molte persone lavorano allo stesso modo, come dodici mesi fa”.
Anche Valtteri Bottas è entrato nel club dei finlandesi vincitori di un Gran Premio...
“È in Formula 1 da diverse stagioni, e si è sempre fatto largo. Non vinci le gare se non sei un bravo pilota, e quest'anno è in una squadra molto più forte, ed è un’ottima chance per lui. Sono sicuro che avrà una lunga carriera in Formula 1, non è facile prevedere cosa riuscirà a vincere ma andrà forte”.
Cosa ti manca ancora per sentirti a tuo agio con la monoposto?
“Mancano dei risultati migliori rispetto a quelli ottenuti finora. L’ultimo weekend di gara è stato molto buono, poi ovviamente quando si analizza il tutto c’è sempre qualcosa che sarebbe potuto andare meglio. Anche se vinci un Gran Premio ci sono sempre cose che sai che si possono ritoccare, non credo che accada spesso di terminare un weekend con la consapevolezza che nulla può essere migliorato”.
La Mercedes sembra aver fatto un grande lavoro sulla monoposto che porterà in pista questo fine settimana. Temi che possa fare un grande passo avanti?
“Prima di tutto non ho idea di cosa abbiano fatto i nostri avversari, non ho visto nessuna monoposto finora. Vedremo domani, anche se poi le prove libere non sono il contesto ideale per capire bene il potenziale delle vetture. Tradizionalmente si parla molto di novità alla vigilia dell’arrivo del Mondiale in Europa, è così da anni. Ma poi bisogna attendere la domenica per capire davvero come sono i valori in campo. Noi abbiamo il nostro piano, e seguiremo il programma di lavoro, per il resto non possiamo controllare cosa fanno gli avversari”.
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