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Raikkonen segreto: chi è il Kimi che eguaglia il record di GP

Il finlandese, in attesa di definire se ci sarà un futuro in F1, si prepara ad eguagliare il record di GP che è detenuto da Rubens Barrichello con 322 presenze. Il primato del brasiliano resiste dal GP del Brasile 2011 e sarà attaccato da Iceman a Sochi. Ecco alcune curiosità che forse non conoscete su Kimi e della sua straordinaria carriera.

Kimi Raikkonen, Alfa Romeo

Kimi Raikkonen, Alfa Romeo

Charles Coates / Motorsport Images

Proviamo ad immaginare un pilota che dal 1 gennaio disputi un Gran Premio tutti i giorni, senza pause. Quando il maratoneta arriverà alla bandiera a scacchi della gara del 17 novembre, eguaglierà il record di Gran Premi di Formula 1 disputati da Rubens Barrichello. Un traguardo che il prossimo fine settimana sarà raggiunto da Kimi Raikkonen, che disputerà la sua gara 322 eguagliando il primato del brasiliano per numero di Gran Premi disputati.

Si accettano scommesse su quale sarà il commento di Iceman: “È solo un numero, per me non significa poi granché”, e non potrebbe essere diversamente. Ma per i suoi milioni di fans sarà comunque un traguardo da festeggiare, anche perché Raikkonen era tutto fuorché uno dei candidati a diventare il pilota con il maggior numero di Gran Premi disputati. Quando nel 2001 debuttò nel paddock di Melbourne, Kimi apparve come un ragazzo arrivato per caso.

Immune al lato glamour della Formula 1, Raikkonen si fece notare immediatamente per la velocità in pista e per un’attitudine unica nelle interviste. Le sue risposte in monosillabi e le frasi spiazzanti pronunciate ad un tono di voce basso, hanno subito spaccato il mondo dei media: “Ma questo ci è o ci fa?”. Grave errore, perché nel paddock nessuno è più autentico di Raikkonen, semplicemente è Kimi.

Parlare? No, grazie

A capire con largo anticipo che non fosse proprio uno dei tanti sono stati i genitori di Kimi. Era il 1981, ad Espoo, mezz’ora di auto dalla capitale Helsinki. Il bimbo, che si appresta a compiere tre anni, non parla, così viene portato a uno specialista, il quale dopo una visita approfondita spiegò la sua diagnosi a mamma Paula: non c’è niente che non va, anzi, i suoi test intellettuali sono più alti della media, semplicemente… non ha voglia di parlare.

Raikkonen è sempre stato introverso e la passione per la velocità è diventato il suo passepartout per aprirsi al mondo, iniziando un viaggio che lo porterà subito lontano dalla sua Finlandia senza conoscere una sola parola di inglese.

In vent’anni Raikkonen non ha solo disputato oltre trecento Gran Premi, ha anche vissuto una vita che proprio lui non aveva mai sognato di vivere. Oggi Kimi è il brillante testimonial negli spot televisivi dell’Alfa Romeo, in abito scuro e con la moglie Minttu, che ha avuto un ruolo cruciale in ciò che è stato Kimi nell’ultimo decennio.

Il Raikkonen 2.0

Il Raikkonen che nel 2008 all’aeroporto di Singapore si sdraiava sul nastro trasportatore per i controlli dei bagagli a mano (gettando nel panico gli addetti alla sicurezza che videro uno scheletro passare sui monitor) ha lasciato il posto ad un quarantenne meno incline ai colpi di testa.

Se Kimi è ancora oggi in Formula 1 e si avvia a diventare il pilota che ha disputato il maggior numero di Gran Premi nella storia del Circus, lo si deve anche alla nuova vita, che lo vede marito e genitore premuroso.

È cambiato molto, ma la passione originale per i motori è sempre lì e deve ancora essere un desiderio forte se continua a sopportare le controindicazioni che comporta la vita in Formula 1, ovvero un minimo (nel suo caso) di pubbliche relazioni e rapporti con i media.

Alzi la mano chi dopo il suo ritiro datato fine 2009 (dimostratosi poi un arrivederci) avrebbe mai pensato di vedere Raikkonen regolarmente al via dei Gran Premi nel 2020, e con tanto di opzione a suo favore per restare al volante anche la prossima stagione, quando di anni ne avrà quarantuno.

Si è tolto la soddisfazione di tornare alla vittoria nel 2018, prima di salutare la Ferrari, e quando gli fu chiesto com’era ritrovare il gusto dello champagne rispose lapidario: “...è lo stesso champagne che stappano anche il secondo o terzo classificato, quindi ha lo stesso sapore”.

Insofferente agli ordini

Oggi Raikkonen lotta nelle retrovie, ma cambia poco per i suoi sostenitori. Basta un team radio per mettere un timbro su una gara, con buona pace di chi sottolinea che dalla fine del 2009 il vero Raikkonen in casco e tuta non si è più visto.

Kimi possiede qualcosa che va oltre e che un pubblico molto vasto ha colto in modo netto: il carattere. Mark Arnall, suo storico fisioterapista, da anni sostiene che non c’è modo di convincere Iceman a fare qualcosa che non voglia. Ed è sempre stato così, con pochissimi compromessi.

Nel 2000 era impegnato nella sua prima stagione completa in monoposto, ma anche nel servizio di leva. Fu un anno record, e tra i primati ci fu anche quello del maggior numero di giorni di punizione rimediati in caserma (oltre venti).

Tuttavia gli impegni sportivi gli permettevano licenze premio per i weekend di gara, ma dopo una vittoria a Donington (in Formula Renault 2.0) Kimi ed un suo commilitone che lo aveva seguito in trasferta ritardarono il rientro in caserma con un tasso alcoolico un po' alto. Che fare allora?

I due provarono a scavalcare il muro di cinta, ma nonostante l’oscurità furono avvistati dalla polizia militare. Mentre il suo amico veniva caricato nel furgone dagli agenti, Raikkonen riuscì a scavalcare il muro, a superare un fosso, ad eludere i cani della sicurezza e a raggiungere la sua unità, buttandosi in branda coperto d’erba. Ovviamente fu beccato e interrogato, e lui rispose candidamente: “Se ci pensate bene quello che ho sono riuscito a fare è esattamente ciò che ci insegnare qui… ho fatto il soldato”.

Il giorno in cui Kimi lascerà la Formula 1 sarà un addio definitivo. Non lo vedremo più nel paddock, semplicemente perché non potendo esserci nell’unico ruolo per cui secondo lui vale la pena esserci (ovvero, il pilota), diventerà un luogo di assoluto disinteresse.

Come in parte lo è sempre stato, al punto che non bisogna dare per scontato che Raikkonen sappia chi è in testa al Mondiale se la cosa non lo riguarda. È capitato più volte che Kimi abbia lasciato il circuito in anticipo a causa di un ritiro, e nella tappa successiva di campionato non sapesse chi avesse vinto quella gara. Indosserà ancora un casco, quello sì, ma ben lontano dai circuiti di Formula 1.

Kimi Raikkonen, Alfa Romeo

Kimi Raikkonen, Alfa Romeo

Foto di: Steven Tee / Motorsport Images

Kimi Raikkonen, Alfa Romeo Racing C39, ai box

Kimi Raikkonen, Alfa Romeo Racing C39, ai box

Foto di: Glenn Dunbar / Motorsport Images

Kimi Raikkonen, Alfa Romeo

Kimi Raikkonen, Alfa Romeo

Foto di: Glenn Dunbar / Motorsport Images

Kimi Raikkonen, Alfa Romeo Racing C39

Kimi Raikkonen, Alfa Romeo Racing C39

Foto di: Charles Coates / Motorsport Images

Kimi Raikkonen, Alfa Romeo Racing C39

Kimi Raikkonen, Alfa Romeo Racing C39

Foto di: Andy Hone / Motorsport Images

Kimi Raikkonen, Alfa Romeo Racing C39

Kimi Raikkonen, Alfa Romeo Racing C39

Foto di: Mark Sutton / Motorsport Images

Kimi Raikkonen, Alfa Romeo

Kimi Raikkonen, Alfa Romeo

Foto di: Charles Coates / Motorsport Images

Antonio Giovinazzi, Alfa Romeo e Kimi Raikkonen, Alfa Romeo

Antonio Giovinazzi, Alfa Romeo e Kimi Raikkonen, Alfa Romeo

Foto di: Charles Coates / Motorsport Images

Kimi Raikkonen, Alfa Romeo Racing C39

Kimi Raikkonen, Alfa Romeo Racing C39

Foto di: Charles Coates / Motorsport Images

Kimi Raikkonen, Alfa Romeo

Kimi Raikkonen, Alfa Romeo

Foto di: Mark Sutton / Motorsport Images

Kimi Raikkonen, Alfa Romeo Racing C39

Kimi Raikkonen, Alfa Romeo Racing C39

Foto di: Charles Coates / Motorsport Images

Kimi Raikkonen, Alfa Romeo Racing C39

Kimi Raikkonen, Alfa Romeo Racing C39

Foto di: Mark Sutton / Motorsport Images

Kimi Raikkonen, Alfa Romeo Racing C39, dopo il testacoda

Kimi Raikkonen, Alfa Romeo Racing C39, dopo il testacoda

Foto di: Mark Sutton / Motorsport Images

Kimi Raikkonen, Alfa Romeo Racing C39, torna in pista dopo il testacoda

Kimi Raikkonen, Alfa Romeo Racing C39, torna in pista dopo il testacoda

Foto di: Mark Sutton / Motorsport Images

Kimi Raikkonen, Alfa Romeo in conferenza stampa

Kimi Raikkonen, Alfa Romeo in conferenza stampa

Foto di: FIA Pool

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