Masi: "Analizzeremo l'incidente per migliorare la sicurezza"
Il direttore di gara ha parlato della grande energia coinvolta nel violento crash di Grosjean che ha causato lo squarcio delle barriere, ma ha spiegato come la FIA studierà l'accaduto per continuare a migliorare la sicurezza.
Il tremendo incidente che ieri ha visto protagonista Romain Grosjean ha dimostrato concretamente come i progressi compiuti dalla FIA in questi anni in materia di sicurezza siano stati notevoli.
Il francese, infatti, ha colpito le barriere di protezione ad una velocità di 220 Km/h per poi trafiggere il guard rail ed essere avvolto dalle fiamme. I minuti immediatamente successivi all’incidente sono sembrati interminabili, ma la Haas del francese, o meglio quello che ne restava, ha incredibilmente protetto il pilota consentendogli di uscire da quell’inferno con qualche leggera ustione.
Ross Brawn, al termine della gara, è intervenuto in merito all’incidente puntando il dito contro lo squarcio nelle barriere di protezione.
“Svolgeremo una investigazione approfondita per capire ed imparare da quanto successo. Vedere una barriera aperta in quel modo è un qualcosa che non deve capitare”.
A sottolineare le parole di Brawn è intervenuto il direttore di gara, Michael Masi, che ha evidenziato il grande ruolo svolto dai dispositivi di protezione nel salvare la vita di Grosjean.
“La FIA analizzerà il tutto e svolgerà una investigazione approfondita dell’intero incidente. Dovremo imparare da quanto accaduto per migliorare la sicurezza delle vetture, dell’equipaggiamento dei piloti o delle protezioni presenti in pista”.
“Se guardate la vettura si può notare come la cellula di sopravvivenza abbia svolto il suo lavoro proteggendo il pilota. Lo stesso si può dire dell’halo, almeno da una prima analisi”.
Masi ha poi spiegato la scelta di adottare delle barriere in cemento per rimpiazzare il guard rail andato distrutto in occasione del violentissimo impatto della Haas di Grosjean.
“Abbiamo effettuato delle riparazioni nel modo più efficiente possibile considerando tutto il contesto. Il personale di pista ha svolto tutto in modo molto professionale. Nella mia carriera sono stato coinvolto in prima persona in riparazioni delle barriere di protezione e questa esperienza mi ha aiutato a capire ciò che può essere o non essere fatto in casi simili”.
“Ovviamente la prima parte dell’intervento è stata dedicata nel tenere sotto controllo la situazione. Quando tutto si è stabilizzato siamo passati alla fase della riparazione. Mi sono recato di persona per valutare i danni ed ho parlato con gli ingegneri del tracciato per capire quali materiali fossero disponibili e cosa si potesse fare”.
“Erano disponibili delle barriere di cemento e queste avrebbero rappresentato il miglior modo, il più efficiente ed il più sicuro per ripristinare le protezioni”.
Il direttore di gara, poi, ha voluto ringraziare tutti i soggetti che ieri sono intervenuti prontamente per salvare la vita di Grosjean sottolineando come tutti abbiano lavorato alla perfezione.
“Il personale del tracciato del Bahrain ha svolto un lavoro incredibile ma bisogna riconoscere il merito di tutti i soggetti coinvolti. I marshal, i vigili del fuoco, il nostro fantastico team della medical car composto da Alan van der Merwe e Ian Roberts. Non è soltanto un piccolo pezzo, ma è stato l’insieme che ha funzionato al meglio”.
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