Kimi: "In F.1 ci vuole uniformità di giudizio. Max è bravo, ma fa cose scorrette"
Nella conferenza stampa piloti di Monza, Raikkonen è tornato a parlare della mancanza di uniformità di giudizio dei commissari di gara in F.1, ma anche del comportamento di Verstappen.
Foto di: XPB Images
Kimi Raikkonen arriva a Monza consapevole che, pur non avendo mai vinto, la pista italiana rappresenta una gara speciale per la Ferrari, i suoi tifosi e anche per lui. A Spa ha mostrato di essere in un periodo di forma invidiabile e solo un contatto al via con Vettel e Verstappen gli ha tolto un podio più che probabile.
Il finnico ha colto solo 3 podi in Brianza, eppure non vede l'ora di proseguire nel suo buon momento, soprattutto davanti ai tifosi del Cavallino Rampante. "Monza è una pista che mi piace. E' sempre un bellissimo weekend. Una gara speciale per la Ferrari, quella di casa. Ho dei bei ricordi qui, ma anche meno belli. Ho avuto weekend non semplici, ma la pista è bella e un luogo speciale per tutto quello che si trova qui".
"Monza fa parte della storia della Ferrari e avremo tanto sostegno dai tifosi. Speriamo che il weekend vada bene. Sentiamo di avere delle ottime opportunità, quindi speriamo che le cose vadano per il verso giusto e che si possano prendere le decisioni nei momenti più appropriati per sfruttare tutte le occasioni che si presenteranno davanti a noi".
Riguardo la collisione con Vettel, Raikkonen ha spento sul nascere polemiche che ritiene inutili. Il tedesco si è scusato dopo la gara e tra i due l'armonia è quella di sempre. "Sicuramente ci sono state delle circostanze sfortunate. Non c'è molto da dire. Sebastian mi ha detto che gli dispiaceva. Va bene così. Andiamo avanti. Non è stata una situazione ideale per nessuno dei tre, ma a volte le cose vanno così. La prossima volta cercheremo di stare più attenti. Sono cose che succedono".
Per concludere, Raikkonen non si è tirato indietro dal parlare del comportamento di Verstappen a Spa ma, soprattutto, della mancanza di uniformità di giudizio dei commissari, che interpretano le regole di gara in gara in maniera differente. "Credo sia piuttosto chiaro, le regole ci sono. A volte sembra che non sia corretto quello che succede in circuito, ma credo che il grosso problema sia legato alle valutazioni delle azioni di gara, che non sono sempre le stesse, non hanno lo stesso metro di giudizio. Come piloti noi discutiamo sempre, ma nei giudizi ci sono spesso alti e bassi".
"Personalmente non ho nulla contro Max. E' un bravo giovane, è veloce, solo che ci sono alcune cose che ha fatto non proprio corrette. Almeno per come la vedo io. Non si può rallentare e cambiare traiettoria quando sei in piena velocità, però è chiaro che questi episodi generano sempre discussioni e nessuno è mai d'accordo".
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