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F1 | Red Bull RB18: pull davanti con multi link estremo?

La monoposto di Milton Keynes ha girato a Silverstone in uno shakedown bagnato: per il momento non sono filtrate immagini che chiariscono i concetti scelti da Adrian Newey, anche se sembra una F1 con le pance a rampa in stile AlphaTauri e adotti una sospensione anteriore pull rod con un inedito multi link.

Red Bull Racing RB18

Foto di: Red Bull Content Pool

La Red Bull ha effettuato uno shakedown a Silverstone con la vera RB18 che è stata tenuta nascosta in occasione della criticatissima presentazione del 9 febbraio, quando era stata mostrata la nuova livrea su una copia della show car di FIA e FOM.

Nel team campione del mondo sono stati abili nell’evitare la fuga di troppe immagini che mostrassero in chiaro i concetti della vettura, anche se alcuni scatti in bassa risoluzione che sono apparsi sul web danno delle precise indicazioni: Adrian Newey ha impostato la sua monoposto a effetto suolo con le pance spioventi, seguendo il concetto che ha esasperato la Mercedes W13 che abbiamo scoperto ieri.

A Milton Keynes avrebbero un andamento delle fiancate simile a quello dell’AlphaTauri AT03, ben sapendo che certe soluzioni sono nate in Red Bull Technology e sono a disposizione di entrambi i team.

AlphaTauri AT03

AlphaTauri AT03

Photo by: AlphaTauri

In attesa di vedere la RB18 da vicino prima dei test di Barcellona che inizieranno il 23 febbraio, abbiamo potuto capire che nell’anteriore dovrebbe esserci una sospensione a schema pull rod che andrebbe in linea con le scelte fatte da James Key sulla McLaren MCL36.

McLaren MCL36: ecco la sospensione anteriore pull rod

McLaren MCL36: ecco la sospensione anteriore pull rod

Photo by: McLaren

La Red Bull, insomma si scosterebbe da Mercedes e Ferrari che sono rimaste fedeli a uno schema più tradizionale push rod. Il direttore tecnico, Pierre Waché, avrà valutato quali sono i vantaggi nell’abbassare sul pavimento della scocca le parti interne della sospensione, potendo beneficiare di un baricentro più basso.

Ma il dubbio è che sulla RB18 non sia solo lo schema pull rod ad attirare l’attenzione, ma anche la disposizione dei bracci multi link che estremizzano un’idea introdotta sulla RB16 e poi abbandonata dalla RB16B campione del mondo, mentre era stata adottata dall’AlphaTauri AT02.

AlphaTauri AT02: ecco i bracci superiori multi link nell'attacco al porta mozzo

AlphaTauri AT02: ecco i bracci superiori multi link nell'attacco al porta mozzo

Photo by: Giorgio Piola

Se nel 2020 c’era solo il disassamento di un triangolo con due attacchi separati dei bracci al porta mozzo, sulla RB18 ci sarebbe anche che l’elemento posteriore del “non triangolo” sembrerebbe infulcrarsi nella parte bassa della scocca, dando il via a un nuovo concetto finalizzato non tanto alla funzione meccanica, quanto a quella aerodinamica, lasciando forti dubbi sulla rigidezza del sistema.

Il braccio diagonale, insieme al tirante, diventerebbe un efficace generatore di vortice, oltre che un separatore di flusso che indirizzerebbe l’aria all’interno dei canali Venturi, ma i cinematismi saranno davvero così?

Gli elementi superiori della sospensione e quelli inferiori sarebbero molto distanziati: il triangolo inferiore dovrebbe essere molto stretto, quasi a riprendere l’idea del "diapason" Mercedes che apparve all’inizio dell’era ibrida nel 2014, mentre il braccio di sterzo sotrebbe essere stato mantenuto dietro a questi elementi.

Aspettiamo i test di Barcellona per chiarirci tutti i dubbi: sono questi gli aspetti che Newey ha voluto tenere nascosti e c'è dell'altro da scoprire?

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