F1 | Perez: "Miglioramenti importanti di set-up tra FP1 e FP2"
Una prima sessione interrotta per problemi al GPS e una sessione pomeridiana interrotta dall'arrivo della pioggia hanno condizionato in maniera importante la prima giornata di prove libere in Australia. Nonostante non abbia avuto modo di concludere un giro veloce pulito, Perez è tuttavia soddisfatto delle modifiche di set-up tra FP1 e FP2.
La prima giornata di prove libere in Australia non si è rivelata particolarmente indicativa per comprendere i valori in campo in Australia, complice una sessione mattutina dedicata alle modifiche di set-up e una sessione pomeridiana condizionata invece dalla pioggia.
A complicare ulteriormente il lavoro in mattinata sono stati dei problemi al GPS, quel sistema che consente alle squadre di individuare i piloti in pista e fornire dei riferimenti precisi in merito al traffico. Proprio per i problemi a questo sistema, la Federazione aveva deciso di sospendere momentaneamente la sessione con la bandiera rossa, interrompendo così il lavoro del team.
Al pomeriggio, tuttavia, quei pochi minuti prima dell’arrivo della pioggia hanno creato parecchia confusione, con tutti i piloti in pista per testare le modifiche di assetto. Ciò ha causato parecchio traffico, tanto che molti conducenti hanno dovuto abortire il proprio giro veloce, tra cui Sergio Perez.
“Sì, la FP1 è stata un po’ assurda. Anche la seconda sessione di libere sembrava quasi come se qualche pilota avesse ancora problemi con il GPS”, ha detto il messicano scherzando, riferendosi al fatto che, con tutti i piloti in pista, era quasi impossibile completare un giro pulito.
“È stato semplicemente un casino, non sono riuscito a fare un giro pulito nel pomeriggio. Abbiamo fatto delle modifiche che sembrano funzionare nel primo e nel secondo settore, ma non c’è molto da dire. Domani avremo molto lavoro da fare nella terza sessione, ci approcceremo alla corsa un po’ al buio, potrebbe essere interessante”, ha poi aggiunto il pilota della Red Bull sottolineando come le modifiche di assetto tra FP1 e FP2 hanno dato gli esiti sperati.
Con una seconda sessione sostanzialmente da cestinare, parte del lavoro verrà spostato alla FP3, l’ultima prima delle qualifiche, che finalmente offrirà un’immagine migliore dei valori in campo.
Sergio Perez, Red Bull Racing RB19
Photo by: Zak Mauger / Motorsport Images
“Domani vedremo dove saremo. Mi sentivo a mio agio nel primo e nel secondo settore con le modifiche fatte tra FP1 e FP2, ma non sono mai riuscito a trovare il ritmo nell’ultimo intertempo con il traffico”
Un aspetto che ha sorpreso il messicano in condizioni di umido è il poco grip offerto dalla pista, in particolare sulla vernice che delimita la sede stradale dalla zona esterna. Se altri tracciati sono stati in grado di compensare la perdita di grip, quella di Melbourne si è invece dimostrata piuttosto scivolosa. Per il resto del weekend non dovrebbe essere prevista ulteriore pioggia, ma nel caso sarà un elemento di cui tenere conto.
“Sono rimasto sorpreso sull’umido per quanto riguarda le linee bianche, la vernice, era molto scivolosa. Speriamo che non si ripresentino condizioni di bagnato perché può essere molto pericoloso, il grip è davvero basso con quelle condizioni. In condizioni di asciutto, invece, non è male”, ha spiegato Perez.
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