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F1 | GP Miami: Verstappen si ripete, Ferrari battute

Max vincendo il GP di Miami centra il terzo successo stagionale e riduce a soli 19 punti il distacco da Leclerc che si è dovuto accontentare del secondo posto dopo la partenza dalla pole. La Ferrari porta sul podio Sainz che ha difeso il terzo posto dal ritorno di Perez. La Mercedes è quinta con Russell davanti ad Hamilton, mentre Bottas è settimo con l'Alfa Romeo.

Max Verstappen, Red Bull Racing RB18

Foto di: Glenn Dunbar / Motorsport Images

Max Verstappen è un cecchino: consapevole della superiorità della Red Bull sui rettilinei ha costruito una vittoria storica nel GP di Miami. Gli americani hanno avuto modo di scoprire qual è il talento del campione del mondo: terzo al via, l'olandese ha costretto Carlos Sainz alla prima curva ad accodarsi a Charles Leclerc, chiudendolo. Lo spagnolo, per non tamponare il compagno di squadra, ha dovuto alzare il piede, cedendo subito la piazza d'onore. E già al primo giro dei 57 in programma si è aperta la sfida fra i due pretendenti al titolo.

Il monegasco sembrava poter controllare la Red Bull fino a quando l'anteriore destra della Ferrari non ha cominciato ad accusare del graining sulla mescola media. Charles è stato costretto a ridurre il passo dopo un lungo e Verstappen lo ha infilato al giro 9, mostrando la superiorità della RB18. Da quel momento Max ha avuto il controllo della corsa, inscenando una bellissima battaglia con Charles per il giro più veloce: il campione del mondo si è preso il punto addizionale al giro 54 con il tempo di 1'31"361, riducendo a sole 19 lunghezze il vantaggio che il ferrarista può ancora difendere.

Verstappen si ripete dopo lo schiaffone di Imola e colleziona il terzo successo stagionale, nella gara in Florida che sembrava andare nella direzione della Ferrari, con due rosse in prima fila. Il risultato, invece, indica che a Maranello devono accelerare lo sviluppo della F1-75 perché la Red Bull si è rivelata migliore della macchina del Cavallino non solo nelle velocità alla speed trap, ma anche nella gestione delle gomme, che, sulla carta, doveva essere il punto forte di Maranello.

Non è stato così. La Ferrari è diventata troppo vulnerabile nei corpo a corpo: Leclerc non ha sbagliato niente, ma ha dovuto arrendersi a Max, pagando un paio di decimi al giro. Il botto al giro 40 fra Lando Norris in piena velocità e Pierre Gasly con una recalcitrante AlphaTauri, già "silurata" in precedenza dall'Alpine di Fernando Alonso, ha imposto una safety car che ha ricompattato il gruppo.Il francese non poteva smaterializzarsi e Norris si è trovato la AT02 lentissima in un punto pericoloso.

Leclerc ha chiesto al muretto se poteva effettuare un pit stop, ma il team gli ha ordinato di stare fuori perché non avrebbe avuto a disposizione un treno di medie nuove. E, allora, non sono cambiati gli scenari con la ripartenza del giro 46. Max non ha impiegato molto a portare la sua RB18 al di fuori del rischio di un attacco con il DRS e Leclerc si è dovuto accontentare di un posto d'onore. Non è una sconfitta, anche se brucia molto. La Red Bull è superiore e Charles se n'è dovuto fare una ragione.

La Ferrari mette due macchine sul podio, ma la Red Bull nel mondiale Costruttori è a soli sei punti dal Cavallino. Carlos Sainz con il terzo posto si toglie un macigno dalla schiena: finalmente è riuscito a finire nuovamente una gara e lo ha fatto contrastando la rimonta di Sergio Perez che in safety car ha montato un treno di medie nuove.

Lo spagnolo sembrava destinato a soccombere e, invece, Carlos ha saputo chiudere la porta al messicano fino a quando il vantaggio di mescola si è azzerato. Il podio è meritatissimo e permette a Sainz di voltare pagina dopo tre crash negli ultimi tre weekend (l'ultimo nelle prove libere di venerdì).

La squadra del Cavallino è in lotta per i titoli, ma deve sfornare in fretta degli aggiornamenti a Barcellona perché ora la RB18 è certamente la macchina di riferimento. La battaglia degli sviluppi potrebbe essere determinante nella bellisima sfida fra i due piloti.

La Mercedes si conferma terza forza con George Russell, quinto, davanti a Lewis Hamilton. L'inglese ha sverniciato due volte il sette volte campione del mondo: George è risalito da metà gruppo scegliendo le gomme hard. Ha aspettato la safety car per fare il pit stop e la sua sosta è stata dimezzata proprio come quella di Esteban Ocon  che, partito ultimo, ha concluso ottavo dopo una bella rimonta.

Come era successo in Bahrain, Hamilton è stato superato da Russell giovando della neutralizzazione della corsa, ma è indubbio che il più giovane compagno ha mostrato di essere più veloce di Lewis. Ormai è un dato di fatto: la W13 non gli piace e si vede.

Valtteri Bottas è settimo con l'Alfa Romeo: è andato a baciare il muro mentre stava controllando le due Mercedes in battaglia diettro di lui e ha perso due posizioni in un colpo. E' un peccato, ma il finlandese continua a portare punti preziosi alla squadra di Hinwil.

Ocon si è tolto il gusto di precedere Fernando Alonso: l'asturiano si è preso una penalità di 5 secondi per aver speronato Pierre Gasly. Giusto il provvedimento, mentre Esteban con un telaio nuovo ha fatto una rimonta molto bella con l'Alpine.

La zona punti è completata dalla Williams di Alexander Albon. Il pilota anglo-thailandese ha potuto beneficiare del contatto fra Mick Schumacher e Sebastian Vettel. Il figlio del Kaiser ha esagerato con la Haas rovinando la sua gara e quella del connazionale. La Aston Martin poteva tornare a punti dopo che le due AMR22 sono partite dalla pit lane a causa di un problema alla temperatura della benzina.

Cla Pilota Telaio Giri Tempo Gap Distacco km/h Punti
1 Netherlands Max Verstappen Red Bull 57 1:34'24.258       26
2 Monaco Charles Leclerc Ferrari 57 1:34'28.044 3.786 3.786   18
3 Spain Carlos Sainz Jr. Ferrari 57 1:34'32.487 8.229 4.443   15
4 Mexico Sergio Perez Red Bull 57 1:34'34.896 10.638 2.409   12
5 United Kingdom George Russell Mercedes 57 1:34'42.840 18.582 7.944   10
6 United Kingdom Lewis Hamilton Mercedes 57 1:34'45.626 21.368 2.786   8
7 Finland Valtteri Bottas Alfa Romeo 57 1:34'49.331 25.073 3.705   6
8 France Esteban Ocon Alpine 57 1:34'52.644 28.386 3.313   4
9 Spain Fernando Alonso Alpine 57 1:34'56.386 32.128 3.742   2
10 Thailand Alexander Albon Williams 57 1:34'56.623 32.365 0.237   1
11 Australia Daniel Ricciardo McLaren 57 1:35'00.160 35.902 3.537    
12 Canada Lance Stroll Aston Martin 57 1:35'01.284 37.026 1.124    
13 Japan Yuki Tsunoda AlphaTauri 57 1:35'04.404 40.146 3.120    
14 Canada Nicholas Latifi Williams 57 1:35'14.194 49.936 9.790    
15 Germany Mick Schumacher Haas 57 1:35'37.563 1'13.305 23.369    
16 Denmark Kevin Magnussen Haas 56          
17 Germany Sebastian Vettel Aston Martin 54          
  France Pierre Gasly AlphaTauri 45          
  United Kingdom Lando Norris McLaren 39          
  China Guan Yu Zhou Alfa Romeo 6          

 

 

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