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F1 | Ferrari: la pennellata del fuoriclasse esalta il lavoro di squadra

Charles Leclerc ci ha messo del suo nel conquistare la pole position nel GP di Spagna dopo l'errore in Q3 che gli è costato un testacoda. Il monegasco non si è disunito, tirando fuori un giro straordinario che Verstappen non sarebbe riuscito a fare con il DRS funzionante, ma la Scuderia ha dato prova di essere una squadra solida che nella notte ha saputo ritrovare il bandolo della matassa di una F1-75 che nelle seconde libere aveva mostrato gravi limiti nei long run.

Charles Leclerc, Ferrari

Foto di: Mark Sutton / Motorsport Images

Una grande prova di squadra, con una stupenda pennellata finale ad opera di un fuoriclasse. La pole position conquistata oggi a Barcellona da Charles Leclerc parte da lontano, ovvero dal lavoro svolto dalla squadra al termine della sessione FP2 completata ieri. La fiducia nella bontà degli aggiornamenti tecnici portati a Montmelò non è mai mancata, ma c’era da mettere tutto a fuoco in vista di qualifica e gara. Il lavoro è iniziato in serata ed è proseguito per tutta la notte sul simulatore di Maranello, con Davide Rigon impegnato nel mondo ‘virtuale’.

Le prime risposte (positive) sono arrivate nella sessione FP3, con Leclerc e Sainz che hanno subito confermato i passi avanti sul fronte del setup, soprattutto in vista dei sessantasei giri in programma domani.

Il team Ferrari festeggia dopo la pole di Charles Leclerc

Il team Ferrari festeggia dopo la pole di Charles Leclerc

Photo by: Mark Sutton / Motorsport Images

Poi è arrivata la simulazione di giro veloce, che ha confermato il buon feeling tra Leclerc, la pista, la F1-75 e le gomme soft. C’era tutto per far bene, in vista delle qualifiche, e così è stato, anzi, c’è stato qualcosa in più.

La prima sorpresa è stata la sicurezza con cui la Ferrari nella sessione Q2 ha tenuto ai box Leclerc dopo il primo run. Il tempo di 1’19”969 con soft usate è stato molto indicativo del potenziale di Leclerc, visto che a parità di condizioni Verstappen si è fermato a 1’20”109.

Ed infatti l’olandese è tornato in pista con un set di soft che invece Leclerc ha salvato. Nessun panico ai box del Cavallino, i calcoli erano stati fatti con margine di sicurezza è così è stato. “Ne avevamo parlato prima della qualifica – ha spiegato Charles – poi il team mi ha chiesto se volessi o meno uscire ma ho lasciato a loro la decisione, gli ingegneri hanno ovviamente molti più dati a disposizione, e hanno preso la decisione corretta”.

Charles Leclerc, Ferrari,

Charles Leclerc, Ferrari,

Photo by: Zak Mauger / Motorsport Images

Sembrava tutto in discesa in vista della volata finale in Q3, ma Leclerc ha deciso di arricchire il copione di giornata con un fuori programma che non ha fatto certo piacere né a Charles e tantomeno al box della Scuderia, ma che ha aggiunto pepe al pomeriggio di Montmelò.

Da essere l’unico pilota ad avere la certezza di potersi concedere due ‘run’ nella Q3 con soft nuove (mantenendone un set in vista della corsa) Leclerc è diventato l’unico big ad avere un solo giro per puntare alla pole dopo un testacoda alla chicane.
“Ho montato un set di gomme nuove in Q1 ma non in Q2 – ha spiegato Charles – e quando ho avuto nuovamente a disposizione un treno nuovo nel primo run della Q3 ho sentito subito molto più grip a causa dell’evoluzione della pista. Ho spinto di più e nell’ultima curva, ho osato un po' troppo”.

Sono momenti ad alta tensione, perché un pilota ben cosciente di avere una grande opportunità che si ritrova di colpo con la monoposto ferma che punta contromano, può reagire in tanti modi. Leclerc è tornato subito a box preparandosi all’ultimo run, un colpo solo per rimettere tutto a posto, ed è arrivato il giro perfetto che gli ha garantito la quarta pole stagionale.

Charles Leclerc, Ferrari, riceve il Pirelli pole position award da Carlos Sainz Sr.

Charles Leclerc, Ferrari, riceve il Pirelli pole position award da Carlos Sainz Sr.

Photo by: Mark Sutton / Motorsport Images

Una mazzata per tutti gli avversari, al punto che il tandem Horner-Verstappen ha ammesso che il crono di Charles difficilmente sarebbe stato battibile anche senza i problemi al DRS sulla vettura di Max.

L’unica (piccola) mancanza nel sabato perfetto della Scuderia è il non aver monopolizzato la prima fila, ma non è detto che ci siano dei motivi tecnici per questo. Leclerc ci ha messo molto del suo, e il margine di 0”416 su Sainz non deve necessariamente essere visto come una mancanza dello spagnolo.

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Ovviamente Carlos analizzerà tutto il possibile per capire dove e come ha perso tempo nei confronti del compagno di squadra, ed è giusto che sia così. Ma trovare l’ultimo metro nelle frenate (vero segreto della pole di Leclerc ottenuta oggi) non è un sempre un obiettivo che si raggiunge automaticamente con applicazione e spirito di sacrificio. A volte è quel sottile margine che separa un ottimo pilota da un fuoriclasse, ed oggi Leclerc ha messo il tutto nero su bianco.

Carlos Sainz, Ferrari

Carlos Sainz, Ferrari

Photo by: Carl Bingham / Motorsport Images

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