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Formula 1 GP del Messico

F1 | AlphaTauri: con l'anteriore preciso Ricciardo torna super

Il Messico ha restituito un Ricciardo ritrovato. Merito di modifiche all'assetto dell'AT04 che, con un anteriore più preciso, lo ha aiutato a trovare la fiducia per andare al limite. Migliora anche Tsunoda nonostante i tanti errori.

Daniel Ricciardo, AlphaTauri AT04, Lewis Hamilton, Mercedes F1 W14

Il quarto posto ottenuto nelle qualifiche del Gran Premio del Messico da Daniel Ricciardo ha stupito tutti e, alcuni, hanno pensato fosse stato un exploit. Il settimo posto ottenuto in gara, invece, parla di un pilota ritrovato rispetto a quello che abbiamo visto nel biennio alla McLaren, ma anche al fine settimana di gara precedente ad Austin.

Tra la pista texana e quella messicana, però, sono cambiati aspetti fondamentali che hanno aiutato Daniel e AlphaTauri a trovare una direzione efficace per sfruttare le caratteristiche della AT04 e le abilità del pilota.

Il capo dell'ingegneria di pista di AlphaTauri, Jonathan Eddolls, ha spiegato cosa sia cambiato tra Austin e Città del Messico sulla AT04 numero 3 che ha fatto fare un salto di qualità evidente a Ricciardo sin dal primo turno di prove libere dello scorso fine settimana.

"Vediamo che Ricciardo guida la macchina in modo diverso rispetto agli altri piloti con cui abbiamo lavorato, e anche rispetto a Yuki. Il modo in cui approccia le curve, il modo in cui frena. Il suo stile di guida è diverso".

"Ad Austin abbiamo rimesso Ricciardo sull'assetto di Tsunoda perché Daniel mancava da tempo in macchina e la monoposto, nel frattempo, è stata evoluta molto a livello aerodinamico. Le sue caratteristiche sono cambiate. Poi è rimasto bloccato a quell'assetto a causa del Parco Chiuso, e questo è stato il suo problema ad Austin".

"Ne siamo usciti sapendo che probabilmente aveva molte più prestazioni da estrarre dal pacchetto che, però, non abbiamo avuto l'opportunità di sbloccare".

Le cose sono cambiate non poco in Messico, con i team che hanno avuto a disposizione non uno, ma le canoniche tre sessioni di prove libere per mettere a punto la macchina. Ricciardo è riuscito a beneficiare di questo aspetto, portando a casa un settimo posto che ha dato ossigeno ad AlphaTauri, facendole recuperare tre posizioni nel Mondiale Costruttori.

Daniel Ricciardo, AlphaTauri

Photo by: Red Bull Content Pool

Daniel Ricciardo, AlphaTauri

"Sfruttare il fine settimana del Messico con il format classico ci ha permesso di trascorrere la maggior parte del venerdì lavorando su diversi assetti, così da cercare di sbloccare più potenziale dalla macchina in base allo stile di guida di Daniel", ha proseguito Eddolls.

"Non stiamo parlando di grandi numeri, ma possiamo notare delle differenze nel suo modo di guidare. E fa il tempo sul giro in parti differenti della curva rispetto agli altri. Quindi la monoposto presentava diversi punti deboli rispetto al modo in cui Yuki la guida".

"Uno dei suoi grandi limiti era legato all'avantreno. Quindi le indicazioni d'assetto sono state mirate in quel punto e siamo stati in grado di migliorare quell'aspetto della monoposto per lui".

Eddolls, dopo aver visto il risultato ottenuto dall'australiano all'Hermanos Rodriguez di Città del Messico, ha affermato che Ricciardo dovrebbe proseguire con lo stesso assetto utilizzato lo scorso fine settimana.

"Credo che Daniel continuerà con quell'assetto. Ma non dimentichiamo anche anche Yuki è andato forte. Anche perché ha perso le Libere 1 per cedere il volante a Isack Hadjar".

"Con le gomme Soft nelle Libere 2, Yuki aveva un passo molto simile a quello di Ricciardo. La direzione che abbiamo preso con l'assetto non ha aiutato solo Daniel".

"Non posso parlare della McLaren, ma la nostra monoposto si comporta in modo stabile. Forse non abbiamo abbastanza carico aerodinamico o efficienza aerodinamica che hanno alcuni top team, ma non abbiamo problemi grossi o specifici alla macchina".

"La AT04 la in sostanza le stesse cose ogni giro, curva dopo curva. E questo ha conferito a Daniel una fiducia tale da guidare in un certo modo. Sa bene che la macchina si comporterà allo stesso modo giro dopo giro. E' una macchina che dà a lui la confidenza per spingere vicino al limite. E forse questo aspetto non lo aveva quando correva per la McLaren".

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