Sign up for free

  • Get quick access to your favorite articles

  • Manage alerts on breaking news and favorite drivers

  • Make your voice heard with article commenting.

Edizione

Italia Italia
Ultime notizie
Formula 1 GP del Messico

F1 | Haas: un surriscaldamento ha causato l'incidente di Magnussen

Il Team Principal della Haas ha spiegato che le temperature inaspettatamente elevate dei freni hanno causato il cedimento della sospensione posteriore sinistra, che ha poi portato al pesante incidente di Kevin Magnussen nel GP del Messico. Fortunatamente il danese ne è uscito indenne, ma l'impatto contro le barriere è stato violento. Un episodio che ricorda una rottura simile che si era verificata sulla vettura di Lando Norris nel 2019 nel GP del Canada.

Kevin Magnussen, Haas VF-23

Non è stato il weekend più semplice della stagione per la Haas, che anche in Messico è tornata a casa con zeri punti a referto, scivolando così in ultima posizione nel mondiale costruttori. Da una parte, Nico Hulkenberg ha condotto un'ottima gara, rimanendo in top ten e guidando il gruppo di centro classifica per i primi ventiquattro giri, ovvero fino al momento della sosta. Nella seconda parte della corsa, il tedesco ha poi cercato di mantenere alle spalle quanto più a lungo possibile alle proprie spalle, ma l'eccessivo degrado della gomma media, uno dei punti deboli della VF-23, lo ha portato a concludere fuori dalla zona valida per i punti.

Ben più complicata, invece, la corsa del suo compagno di squadra, Kevin Magnussen, il quale è stato suo malgrado vittima di un incidente nel corso del 32° giro a causa del cedimento della sospensione posteriore sinistra. Una rottura verificatosi all'altezza della veloce curva otto, quindi in una zona che impone un alto stress sul reparto sospensivo. 

Fortunatamente Magnussen è uscito dall'auto senza la necessità di un aiuto esterno e, dopo essere stato portato al centro medico per un controllo, ha potuto fare ritorno ai box dalla propria squadra senza conseguenze. Tuttavia, i danni alle barriere hanno portato all'esposizione della bandiera rossa, in modo da dare l'opportunità ai commissari di percorso di effettuare le dovute riparazioni. 

Kevin Magnussen, Haas VF-23

Kevin Magnussen, Haas VF-23

Secondo quanto dichiarato dal team, il cedimento della sospensione posteriore sinistra sarebbe stato causato dal surriscaldamento dei freni, tanto che nei momenti successivi all'incidente si è potuto notare anche un principio d'incendio proprio in quella zona della monoposto. Sin dalle prime fasi della corsa, il team aveva chiesto a Magnussen in più occasioni di compiere del lift and coast per mantenere sotto controllo le temperature della Power Unit e dei freni, un tema sempre spinoso in Messico data l'aria rarefatta e il layout del tracciato. 

Quando ci si trova in scia a un'altra monoposto, è difficile trovare il giusto compromesso, perché da una parte non si vogliono surriscaldare i freni anteriori, ma dall'altra non si vuole nemmeno spostare troppo il bilanciamento verso il retrotreno, dato il rischio che il calore generato possa essere trasmesso alle coperture posteriori, già ampiamente sotto stress.

Nel caso specifico, le temperature dei freni sulla vettura di Magnussen avrebbero raggiunto il punto critico nel duello con Logan Sargeant. Dopo il sorpasso subito da parte dell'americano, infatti, l'ingegnere aveva suggerito al danese di "riportare le temperature dei freni sotto controllo", ma solamente pochi secondi più tardi la sua corsa si è conclusa contro le barriere. 

Kevin Magnussen, Haas F1

Photo by: Andy Hone / Motorsport Images

Kevin Magnussen, Haas F1

"Mi sento bene. La sospensione ha ceduto. La posteriore sinistra, nello specifico, ha perso molta aderenza un paio di giri prima, ho perso improvvisamente molto grip, e poi ha ceduto dopo", ha spiegato Magnussen, che pochi istanti prima dell'incidente, in effetti, si era lamentato del comportamento di quella parte della monoposto.

Durante la bandiera rossa il team ha controllato la vettura gemella di Nico Hulkenberg, ma non sono stati riscontrati i medesimi problemi e il tedesco ha potuto completare la seconda parte della gara.

"Si è trattato di un problema di surriscaldamento che ha causato un guasto alla sospensione. Era il calore dei freni. Kevin si stava difendendo. È stato solo a causa delle alte temperature qui. Dobbiamo solo gestirle meglio. La macchina di Nico era a posto", ha spiegato il Team Principal Gunther Steiner. 

 

Un episodio che, in realtà, ne ricorda un altro avvenuto qualche anno fa, più nello specifico nel weekend del Gran Premio del Canada nel 2019. In quel caso, fortunatamente, la rottura della sospensione non generò un incidente, ma costrinse comunque Lando Norris a parcheggiare la sua vettura dopo poche tornate. Dopo un'indagine dettagliata, il team aveva concluso che a causare il cedimento era stato un incendio provocato dalle alte temperature dei freni, la cui gestione è particolarmente complessa a Montréal. Dato il poco flusso d'aria per raffreddare l'impianto, le temperature avevano raggiunto livelli molto elevati, superiori a quelle che può sopportare il carbonio, portando così alla successiva rottura della sospensione.

Nonostante i danni ingenti e la perdita di un set completo del recente pacchetto di aggiornamento, Steiner afferma che il team ha a disposizione abbastanza ricambi per completare la stagione: "Siamo a posto. Non è l'ideale, ma va bene così. Alla fine della stagione è sempre meglio. Ora non si possono avere più pezzi di ricambio, anche se li si vuole".

Leggi anche:

Be part of Motorsport community

Join the conversation
Articolo precedente Video | Report Live F1: la faccia triste del GP del Max... ico
Prossimo Articolo Video F1 | Minardi: "Leclerc dalla pole alla delusione Ferrari"

Top Comments

Sign up for free

  • Get quick access to your favorite articles

  • Manage alerts on breaking news and favorite drivers

  • Make your voice heard with article commenting.

Edizione

Italia Italia