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WRC, cos'ha messo in pericolo la vittoria di Neuville in Spagna?

Thierry Neuville ha dominato il Rally di Spagna, ma ha rischiato di perdere tutto a causa di un problema verificatosi prima della Power Stage. Ecco di cosa si tratta.

Thierry Neuville, Hyundai Motorsport

Thierry Neuville, Hyundai Motorsport

McKlein / Motorsport Images

Nel mondo del motorsport davvero di rado abbiamo potuto assistere a piloti che, pur avendo vinto un evento, hanno pressoché ignorato i festeggiamenti poco dopo aver tagliato il traguardo. E' accaduto parzialmente al Rally di Spagna, penultimo evento del WRC 2021, con Thierry Neuville e Martijn Wydaeghe.

Una volta tagliato il traguardo della Power Stage Riudecanyes (PS17), i due si sono stretti la mano, hanno fermato la vettura, sono saliti assieme sul tetto della loro Hyundai i20 Coupé WRC Plus ufficiale e hanno alzato le braccia. Poi, una volta sceso, ha abbracciato il padre, ha indossato la maschera e, con le vene ben visibili sul collo, ha rilasciato una dichiarazione che ha sorpreso.

Nelle sue parole non c'era la gioia di chi ha mostrato ancora una volta il suo valore in un anno per il suo team alquanto complesso, ma di chi è frustrato da una situazione che si protrae nel tempo.

"Sono sollevato che sia finita", ha detto un serio Neuville. "E' stato un weekend duro. Abbiamo spinto, siamo stati esenti da errori, e fin quasi alla fine tutto è stato perfetto. ma poi sfortunatamente abbiamo avuto un forte stress prima della Power Stage, ancora una volta. Sono molto seccato da quanto accaduto perché tutto il weekend sarebbe potuto essere perfetto e bello, ma sfortunatamente non lo è. Onestamente non so cosa dire".

Lo starter perde colpi

 

Ma cos'è successo per vedere un Neuville così scuro in volto? Per capirlo bisogna tornare indietro di qualche decina di minuti, prima della Power Stage. Poco prima di arrivare al Controllo Orario del riordino prima dell'ultima speciale, la i20 Coupé WRC Plus numero 11 non ne voleva affatto sapere di riaccendersi. Lo starter del motore della vettura coreana non funzionava. Attimi di panico per il belga e il suo navigatore, perché il rischio di pagare una penalità per essere arrivati in ritardo al Controllo Orario e perdere la prima posizione era più che concreto, così come lo era un ritiro che sarebbe stato solo l'ultima beffa in una stagione a dir poco difficile per Hyundai Motorsport.

Neuville, in quel momento, aveva un vantaggio di 21"3 su Elfyn Evans e di 36"7 sul compagno di squadra Dani Sordo, terzo. A quel punto era chiaro che non avrebbe potuto perdere più di due minuti per arrivare al Controllo Orario (ovvero prendere 20" di penalità) per poter rimanere in testa alla classifica generale. Fortunatamente, grazie al suo sforzo e a quello di Wydaeghe, la vettura è stata portata al Controllo Orario a spinta, per poi arrivare al riordino.

Ma i momenti precedenti sono stati ad alta tensione. In rete gira un ormai celebre video di Wydaeghe che spinge la i20 per aiutare Neuville a riaccendere il motore, ma dallo scarico fuoriescono fiamme che fanno allontanare velocemente il fiammingo dal posteriore della vettura. Un problema che, come ha affermato lo stesso pilota di Sankt Vith, Hyundai si porta dietro da diversi mesi.

"La mia macchina era letteralmente in fiamme, stava facendo fiamme, ma è un problema che abbiamo dovuto affrontare più volte in questa stagione e purtroppo sembra che non sia stato risolto", ha detto Thierry a fine gara e a mente più fredda rispetto alle prime dichiarazioni rilasciate al WRC+.

"A volte semplicemente la macchina si rifiuta di partire. Con un po' di fortuna a un certo punto la macchina può ripartire. Oppure no. L'unico modo per farla ripartire è spingerla e per fortuna questa volta non eravamo lontani dal riordino e dal suo Controllo Orario. Martijn (Wydaeghe, il navigatore, ndr) e io abbiamo cercato di spingere l'auto e di arrivare in tempo al riordino e ci siamo riusciti proprio negli ultimi secondi a disposizione".

Dai marshal un aiuto fondamentale

 

Al riordino della Power Stage ecco l'aiuto che si è rivelato fondamentale per prendere parte all'ultima prova e, dunque, vincere di gran carriera un rally dominato, meritato, che ha portato a 15 le vittorie nel WRC di Neuville e che lo ha portato al 14esimo posto di tutti i tempi nella classifica dei vincitori nel Mondiale Rally, al pari di Mikko Hirvonen.

Il buon numero di commissari presenti nella zona e la loro spinta ha consentito a Neuville di riaccendere il motore della i20 e di finire la gara. Lo stesso Neuville, a fine gara, ha voluto sottolineare l'aiuto dei marshal, sottolineando quanto siano stati fondamentali per raggiungere il loro obiettivo.

"A quel punto abbiamo avuto il permesso di essere aiutati dai commissari. Per fortuna, ancora una volta, c'erano abbastanza marshal per aiutarci e la macchina è partita immediatamente. E' stato per questo che siamo stati in grado di continuare. Naturalmente ora stiamo sorridendo, soprattutto dopo quanto accaduto prima della Power Stage".

"Ero abbastanza sicuro che saremmo stati in grado di far ripartire la vettura, ma siamo ancora piuttosto stressati. E poi è arrivata anche la pioggia nella prova finale. Eravamo molto stressati, ma siamo stati bravi a mantenere la calma e a fare il lavoro necessario".

Un inconveniente che non sorge nei test

 

Stando a quanto affermato da Andrea Adamo, team director di Hyundai Motorsport, a Dirtfish, lo starter non ha mai dato problemi nel corso dei test pre-evento. Il problema si è verificato sempre e solo in gara. Nel corso delle prove, il meccanismo è stato messo alla prova e non ha mai dato problematiche di alcun tipo. Dunque è un elemento che dovrà essere studiato bene in vista della prossima stagione, con l'arrivo della i20 N Rally1 ibrida.

Per concludere, questo, ciò che accade allo starter, è solo uno dei problemi che hanno colpito Hyundai Motorsport nel WRC 2021. Anche per questo sarà molto complicato vincere il terzo iride Costruttori consecutivo. Un peccato, per quanto riguarda il team di Alzenau, soprattutto dopo gli sforzi - riusciti - per rendere più competitiva la i20 anche nel suo ultimo anno d'utilizzo. Ma, avendo già potuto apprezzare le capacità di reazione della squadra, non ci si dovrà stupire di rivederli più competitivi già all'inizio della nuova era del Mondiale Rally che scatterà ufficialmente il 1 gennaio 2022.

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